Episodio durante la quale ho costantemente avvertito una tensione palpabile, nonostante non sia successo nulla di drammatico c'era la costante sensazione che stesse tutto per andare a rotoli. Davvero un masterclass in build-up.
Mi ha stupito che Phil abbia svelato le sue carte in merito a Kimmy subito, in apertura, svolta che ha portato ad un costante atteggiamento di guerra fredda tra i coniugi Jennings lungo tutto l'episodio, e che ha fatto un pò da collante a tutte le scene di "normalità" di cui è composto l'episodio, viste nell'ottica (già di per sé anomala, ma ora ancora di più) di quello che sta succedendo nel dietro le quinte.
Il tema apocalittico che ci accompagna sin da inizio stagione continua a farsi strada, con Stan e l'FBI sulle tracce di uno di loro, uno degli Illegals, e quella cazzo di cena a casa di Stan...
Un grandissimo esempio della tensione di cui parlavo prima.
La scena finale l'ho interpretata come Phillip che, per l'ennesima volta, mette la sua famiglia sopra tutto e tutti. La conversazione con Henry in merito a Elizabeth l'aveva messo in guardia, non vuole che i suoi figli crescano senza una madre, e pur essendo ormai in un atteggiamento di aperta ostilità contro la madre patria e i loro modi di fare, è disposto a mettere da parte i suoi ideali per il bene di Elizabeth e della sua famiglia. Ci ha provato, per l'ennesima volta, a farle capire quanto fosse stupido quello che stava facendo, ma in assenza di alternativa, è disposto ad essere lui quello che si sacrifica. Ancora una volta Phillip Jennings si dimostra uno dei personaggi più stratificati e complessi e ben caratterizzati che ho mai visto, quando tutto sarà
said and done, ovvero tra (sigh) quattro settimane, per me entrerà dritto nel pantheon, lo stesso pantheon di Walter White, Tony Soprano, Don Draper etc.