Il parere più approfondito arriva settimana prossima a stagione conclusa, ma dopo 7 episodi di Killing Eve posso dire che è facilmente la miglior novità dell'anno solare, nonché tra le migliori serie drammatiche in generale (tipo top 3).
Questa seconda stagione di handmaid's tale non mi sta entusiasmando come la prima. Secondo me 12 episodi sono anche troppi
Viste le prime due di The Marvelous Mrs Maisel che mi andava di seguire una serie su Amaozn Prime. In teoria non dovrebbe piacermi, nel senso che sulla carta non è il mio genere e invece è proprio sfiziosetta, scritta benissimo. La finirò sicuramente, qualcun'altro l'ha vista?
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Il finale della S2 di the good fight è stato magistraleSpoiler:
La Martindale comunque la sto odiando, ormai fa parti “antagoniste” che portano a odiarla
Ultima modifica di DanteSparda; 29-05-2018 alle 23:30:45
Finita la S1 di The Marvelous Mrs Maisel, me la sono praticamente divorata, leggera e piacevole. Dateci un occhio senza pregiudizi che magari vi stupisce in positivo
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Questa settimana è finita Killing Eve S1, e come ho fatto capire settimana scorsa, mi è piaciuta tanto tanto tanto. La premessa della serie è molto semplice, non dissimile da decine di altri prodotti spionistici, ma la genialità del writing di Phoebe Waller-Bridge riesce a trasformarla in una serie assolutamente unica nella sua, non tanto commistione di generi, ma per quanto riesca a far apparire umoristica e divertente anche la più truce delle morti o l'ennesimo momento da sociopatica di Villanelle. Una storia intrigante (pur appunto non sfuggendo ai trope del genere), che avanza a gran ritmo di settimana in settimana, con episodi brevi (40 minuti), densi e mai noiosi. Production values non altissimi (chiaramente BBC America non si può permettere i budget di Netflix o HBO) che però è compensata da un cast strepitoso, che si adatta perfettamente e a volte persino eleva i copioni di Phoebe. A partire da Sandra Oh la protagonista, ma sopratutto la molto meno nota Jodie Comer, la sua antagonista, passando per i personaggi di contorno come Fiona Shaw, Kim Bodnia, David Haig.
Insomma una serie stupenda che consiglierei a chiunque. Si vede in un weekend e funziona su talmente tanti livelli e talmente bene che ha un campo sterminato di potenziali estimatori. Per quanto mi riguarda la miglior novità dell'anno, e seconda solo a The Americans nella mia parziale classifica di gradimento delle serie drammatiche nel 2018.
La stagione finisce con un mini cliffhanger, ma non c'è da preoccuparsi, è stata rinnovata da un pezzo e per i canoni di BBC America è un grandissimo successo.
Scrivo due parole anche su Trust S1, che ho recuperato in fretta e furia giusto in tempo per vedere il Finale in contemporanea. Il mio interesse iniziale derivava non dalla storia dei Getty e del rapimento di John Paul Getty III, bensì dal coinvolgimento di Danny Boyle, che ha diretto i primi 3 episodi ed ha effettivamente contribuito alla realizzazione di una serie che dal punto di vista registico è una delle cose più belle che abbia mai visto. Uno stile e un gusto che in ambito televisivo si vede poco, e che episodio dopo episodio regalava grandi chicche, anche quando il posto di Boyle dietro la cinepresa viene preso da altri. Il resto della serie non è all'altezza del lato estetico, sebbene sia comunque un buon prodotto. Lato intreccio non c'è molta carne sul fuoco, non abbastanza da riempire le oltre 10 ore della serie. Se la prima parte viaggia abbastanza spedita, nella parte centrale e nella conclusione della stagione si lascia invece andare a derive non particolarmente interessante e che a tratti risultano anche un po' noiose. Il Cast è di primo livello e si vede, Brendan Fraser il mio preferito, ma anche Donald Sutherland è assolutamente perfetto nella ricreazione di John Paul Getty.
Un aspetto da non sottovalutare (e che rende l'idea di quanto la serie sia stata messa insieme con cura) è la qualità, assolutamente stellare nell'ambito delle serie statunitensi, della recitazione del cast di origine italiana. Una gran parte della serie (quasi il 50% probabilmente) è ambientata in Italia e recitata in italiano. Ma se in altre serie eravamo abituati ai classici Italo americani con pronunce improbabili e recitazione mediocre, qua tutti gli attori coinvolti sono italiani davvero e alcuni pure bravi. Ovviamente è stato tutto girato on location, e la regia fa un gran lavoro nel mettere in luce la bellezza di Roma in versione Anni 70 o della Sila e delle sue campagne.
Una buona serie, che non esprime tutto il suo potenziale, ma che è comunque meritevole nell'ambito dei family drama, e unico nel suo lato tecnico/estetico.
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Qualcuno ha visto Trapped?
Mi rispondo e quoto da sola
Ho visto la prima puntata, un ottimo thriller ambientato in Islanda.
Adoro l'isola e le sue atmosfere innevate e nebbiose. Convincenti gli attori. Un bell'omicidio, anche abbastanza raccapricciante. Sembra una versione sana di Fargo, senza la sua follia intrinseca. Vediamo come procede.