Oggi, visto che non ho niente di meglio da fare vi scrivo una bella (o brutta, fate voi...) recensione di un gioco che ha sul groppone parecchi anni ma che tuttora è uno dei giochi più amati dagli appassionati di j-rpg e non solo.
Si tratta della sesta fantasia finale, un mostro sacro nel suo genere, nonchè uno dei giochi da me più amati.
Per me la serie di Final Fantasy ha sempre rappresentato qualcosa di diverso da un "semplice" videogioco, è un qualcosa che faccio fatica a descrivere con un termine, la chiamo avventura, fiabba, poesia, ma non riesco a trovare un modo per descrivere per bene quello che per me rappresenta questa serie. Giocare un FF per me significa vivere un' esperienza unica, e ogni FF è unico perchè ogni capitolo di questa serie è diverso dall'altro (perfavore, non fatemi pensare a FFX-2....Grazie.), sia per le ambientazioni che per i personaggi. Anche le emozioni che riescono a dare cambiano da un FF ad un altro.
Questo marchio ha avuto così tanto successo che ormai siamo quasi giunti al dodiciesimo capitolo, ma i fan, quelli di vecchia data, non potranno mai dimenticare l'ultima fantasia finale che ha avuto i natali nella mitica console a 16 bit della nintendo,l' snes.
Ma FF6 è un gioco in grado di fare breccia anche nei cuori dei nuovi giocatori, perchè il suo fascino rimane inalterato nel tempo, e ha così tante chicche che si sono perdute nella serie dopo di lui che i nuovi giocatori potrebbero rimanere stupiti di come un gioco così datato riesca a risultare così sorprendente.
Dirvi come faccia FF6 a essere così eccezionale sarà un'impresa impossibile, solo giocandolo si potrà capire.
Per prima cosa inizierò a introdurvi la trama, un elemento fondamentale di un qualsiasi j-gdr, e la trama di FF6 è tanto banale alle apparenze quanto profonda e poetica ai fatti.
Per non rovinarvi la sorpresa mi limitero a descrivervi l'antefatto.
Siamo in un mondo fantastico dominato dalla tecnologia, e sono passati diversi anni da quando l'umanità ha dato vita a una guerra tramenda che ha scoinvolto il mondo e cambiato il suo destino, fù la cosidetta guerra dei Magi, caratterizzata dall'uso di un potere leggendario conosciuto come magia. E l'impero brama di impossessarsi di questo potere per sottomettere il mondo intero.
Detta così potrebbe sembrare la solita solfa; niente di più sbagliato, la trama di FF6 è ricchissima di colpi di scena e di intrecci, basti pensare che ogni personaggio ha la propia storia, dei sentimenti che lo caratterizzano e ne determinano il modo di comportarsi e di rapportarsi con gli altri.
Uno dei punti forti di questo gioco sono propio i personaggi, tanti e splendidamente caratterizati. In nessun altro j-rpg ho visto tanti personaggi dotati di un backgraund narrativo così complesso, e sono tutti così carismatici che faticherete a trovare il protagonista. Ebbene si, FF6 non ha un vero e propio personaggio principale, ma una decina di protagonisti, tanto e vero che nelle fasi avanzate di gioco avrete la possibilita di scegliere il vostro party, non c'è un "capo" come negli altri FF, e non ci sono dei comprimari tra i personaggi che potrete controllare.
Anche i pg non giocanti sono caratterizzati divinamente, e un capitolo a parte meriterebbe l'antagonista del gioco, in grado di farsi odiare con tutto il nostro cuore, ma anche di divertirci, per la sua schizzofrenia e per il suo comportamento.
La trama, per quanto ottima, non basterebbe da sola a farci emozionare così tanto se non fosse per la splendida colonna sonora di questo gioco. Nobuo Uematsu, il compositore di tutti i brani di questo FF è riuscito a superarsi tirando fuori dal cilindro una colonna sonora di rara bellezza, sentire "l'aria di mezzo carattere" nella scena dell'opera house mette i brividi. L'atmosfera rarefatta e magica di questo gioco e dovuta in gran parte alle musiche, che sottolineano stupendamente tutte le fasi del gioco.
Adesso analiziamo la giocabilità. Innanzi tutto va detto che siamo di fronte al più classico dei jgdr, quindi ritroveremo tutti quegli elementi tipici di questo genere, il che significa che i combattimenti casuali sono all'ordine del giorno, e avremo la possibilita di controllare quattro personaggi a turno durante gli scontri. Le meccaniche di gioco non sono molto diverse da quelle dei capitoli più recenti: all'inizio della battaglia il nostro party composto da quattro elementi si disporrà lungo una fila nella parte destra (o sinistra) dello schermo, dall'altra parte vedremo i nostri nemici, che appariranno come delle figure statiche. Iniziata la battaglia dovremo aspettare che le barre del tempo dei quattro personaggi si riempa, allorchè possiamo scegliere da un semplice menu di gioco che azione intraprendere: le azioni comuni sono "item" con il quale potreme usare un'oggetto a scelta tra quelli del nostro inventorio, "Attack" per effettuare un semplice attacco e più in la nel gioco potremo disporre dell'opzione "Magic" che ci permettera di lanciare un' incantesimo. Inoltre ogni personaggio disporra di un opzione propia, per esempio Sabin potrà usare il Blitz delle tecniche speciali di lotta corpo a corpo, mentre Locke avra a disposizione il comando "Steal" (ruba).
Come nella maggior parte dei gdr avremo la possibilita di sviluppare le caratteristiche dei nostri eroi, e di imparere nuove abilità nel corso dell'avventura. In FF6 i personaggi impareranno l'uso delle magie tramite gli esper (le summon del 7, e le G.F. dell'8), una volta che avrete "connesso" un esper a un pg questi apprenderanno nuove magie aquisendo punti abilita dalle battaglie. Ma non solo: ogni esper attribuirà al personaggio a cui è legato un bonus sulle sue statistiche ad ogni livel up.
Rispetto ai più recenti FF6 la difficoltà generale degli scontri è superiore, ma mai frustante.
FF6 brilla soprattutto per via delle numerosissime side-quest, molte delle quali sono legate con la storia dei personaggi, inoltre nella parte finale avrete la possibilità di scegliere come andare avanti nella storia, ma qui mi mantengo sul vago per non spoilerarvi la storia del gioco.
L'aspetto più debole di FF6 è logicamente la grafica, a suo tempo straordinaria, che cmq riesce bene nell'intento di dar vita a delle ambientazioni di ottimo livello, più di tutti ne risente la world map dei 16 bit, ma dopo un po di tempo si ci fa l'abitudine.
Insomma, la grafica è l'unico punto debole di FF6, che nonostante questo, che io definirei un pelo nell'uovo, rimane uno dei giochi più coinvolgenti di sempre. Imperdibile per gli amanti del genere, e assolutamente da provare per tutti gli altri.