Decreto Urbani
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Discussione: Decreto Urbani

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  1. #1
    Utente L'avatar di Eko the Best
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    Decreto Urbani

    Ciao a tutti. Volevo sapere:
    Ultimamente gira voce nel web che sta per essere approvato un decreto per il quale tutti i video, gli Mp3 e comunque il materiale multimediale riguardante un gioco (es. Final Fantasy) non potrà più essere messo su un sito. Pena: chiusura del sito!
    Questo sarebbe il fallimento per molti webmaster che magari, davanti ad un sito non molto ricco di contenuti, cercano di arricchire il proprio "Multimedia Center" con video, colonne sonore, trailer ecc... (sempre riferito alla saga Square).
    Con questo topic volevo capire cosa realmente è accaduto e cosa succederà in futuro cn l'approvazione di questo decreto.
    Non so se magari sono OT, oppure l'argomento non è adatto da essere intromesso in un forum o che...
    Spero solo di avere risposte chiare su questa faccenda, magari via e-mail.
    Grazie della collaborazione
    Live to be...not to got....

  2. #2
    101 Airborne L'avatar di maverick84
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    DL Urbani, interviene BSA

    L'alleanza dei produttori di software proprietario si scaglia contro gli emendamenti che prevedono l'informativa da associare ad ogni file protetto in giro sulla rete nonché l'estensione del compenso per la copia privata

    22/04/04 - News - Roma - Mentre a Montecitorio ieri è iniziato il dibattito sul provvedimento di conversione del decreto legge Urbani su cinema e pirateria con la discussione di alcuni dei numerosi emendamenti al testo, sulla questione interviene la Business Software Alliance (BSA), l'associazione che raccoglie i produttori di software proprietario.

    BSA ha espresso "la più ferma opposizione" a quegli emendamenti che porterebbero all'introduzione di quello che viene definito un bollino virtuale su ogni opera dell'ingegno circolante in rete, cioè la "nota informativa" su cui puntano i promotori del provvedimento. Medesima opposizione viene espressa contro l'estensione del compenso per la copia privata.

    Da quest'ultimo punto di vista, BSA ha spiegato in una nota che, se passasse questa visione, "l'utente verrebbe "tassato" quattro volte solo per disporre della possibilità (teorica) di realizzare col suo computer una copia privata di un file digitale: infatti SIAE raccoglie compensi sul prezzo d'acquisto dell'hardware (il computer stesso), del software per masterizzare la copia, del supporto (il CD vergine su cui si copia l'originale) e del prodotto originale (quello che s'intende copiare), non di rado peraltro protetto da meccanismi anti-copia".

    Secondo BSA in Europa la delicata materia è già regolamentata mentre la regolamentazione nazionale "che non trova corrispondenti in nessun altro Paese al mondo, viola il principio della consultazione delle parti, senza altresì introdurre una valutazione del reale impatto economico della copia privata e delle misure tecniche di protezione".

    BSA fa anche notare come il DL Urbani era pensato contro la pirateria e il P2P illecito e che "la copia privata non ha nulla a che fare con la pirateria: è lecita, in quanto si copia un originale regolarmente acquistato. Ciò cui dunque mira l'emendamento è coprire i mancati introiti per diritti d'autore dovuti al fenomeno della pirateria informatica e del P2P con i proventi riscossi per la copia privata". "Chiaramente - afferma BSA - un principio del tutto scorretto".

    Per quanto riguarda l'introduzione del bollino virtuale, BSA ritiene che l'emendamento produrrebbe come unico risultato quello di "limitare significativamente la disponibilità di contenuti on-line, violando inoltre le norme internazionali in materia di proprietà intellettuale".

    "Oltre a essere impossibile da gestire - continua BSA - l'emendamento proposto è anche controproducente: anziché sostenere le attività di contrasto alla pirateria, il bollino virtuale creerebbe infatti un aggravio aggiuntivo ai danni di coloro che intendano rendere disponibili le proprie opere on-line, in completa contraddizione con gli scopi del decreto legge in discussione".

    Per questi motivi "BSA chiede con la massima urgenza che i commi 1 e 8 dell'art. 1 del Decreto Legge vengano stralciati per diventare oggetto di un disegno di legge ad hoc, finalizzato a regolare la materia nei tempi e nei modi più adeguati".

    L'Ordine del giorno della Camera di oggi prevede la prosecuzione dell'esame del provvedimento (qui il testo presentato ieri alla Camera a cui, però, devono ancora essere integrati gli emendamenti, sui quali oggi dovrebbe chiudersi la votazione).
    "I fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti"
    Ennio Flaiano


  3. #3
    101 Airborne L'avatar di maverick84
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    Approvato poi il testo (con le modifiche) che passa al Senato
    Legge antipirateria: governo battuto in aula

    Passa emendamento dell'opposizione che elimina comma che trasformava provider in «poliziotti della rete»

    ROMA - Governo bocciato alla Camera sul decreto Urbani quello che regolamenta le norme sul diritto d'autore relativamente al web. L'aula della Camera, a sorpresa, ha infatti approvato un emendamento dell'opposizione presentato da Verdi e sinistra Ds, sul quale il governo aveva espresso voto contrario.
    Sull'emendamento Bulgarelli-Folena al decreto Urbani, il governo è stato battuto alla Camera per sette voti: la modifica al testo, su cui governo e commissione avevano reso parere contrario, è stata infatti approvata con 179 sì e 172 no. Scorrendo i tabulati della votazione, si nota che la sconfitta della maggioranza è stata dovuta prevalentemente alle assenze nei suoi banchi. l'Udc era presente al 36%, An al 38%, Fi al 59% e la Lega al 58%; di contro, nel centrosinistra erano presenti il 72% dei deputati Ds e il 68% della Margherita. Nella maggioranza hanno votato contro il governo Dorina Bianchi e Erminia Mazzoni dell'Udc.
    Successivamente l'aula di Montecitorio ha approvato la conversione del decreto con le modifiche apportate dall'emendamento dell'opposizione. Il testo ora passa al Senato.

    L'EMENDAMENTO - L'emendamento approvato dall'Assemblea di Montecitorio sopprime l'intero comma 7 dell'articolo 1 del decreto Urbani. In particolare, il comma cassato prevede l'obbligo per «i prestatori di servizi della società dell'informazione che siano venuti a conoscenza della presenza di contenuti idonei ad integrare le violazioni commesse per via telematica», a «informarne con immediatezza il Dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell'Interno o l'autorità giudiziaria». In pratica è saltata una delle proposte più osteggiate dai provider, vale a dire quella di trasformarsi in «poliziotti del web» per conto dell'autorità giudiziaria.
    "I fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti"
    Ennio Flaiano


  4. #4
    Utente L'avatar di Eko the Best
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    Grazie maverick
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