Secondo gamesradar:
Circa dodici mesi or sono la Rete è stata invasa da una notizia perlomeno allarmante: Shinji Mikami, in quel momento produttore e supervisore di tutti i progetti Capcom dedicati a GameCube, era stato “ridimensionato”. Una volta persa la carica omnicomprensiva di cui sopra, l’idea generale (non nostra, sia chiaro) era che Capcom avesse voluto ridurre il potere nelle mani di Mikami, quale diretta conseguenza delle scarse vendite del suo P.N.03. Non era così, naturalmente: Capcom si era resa conto che Resident Evil 4 non funzionava a dovere, non rappresentava quel salto qualitativo e ideale che doveva per forze di cose rappresentare rispetto ai precedenti capitoli, da qui la necessità di richiamare alla testa del progetto il suo creatore e regista primo. Che, appena arrivato, non ha fatto altro che prendere quanto visto fino ad allora e cestinarlo. Ricordate le immagini che vi presentammo nel novembre 2002? Quello era il Resident Evil 4 che non vedrete mai più: Mikami e Kobayashi (alla testa del team di sviluppo) hanno ripensato il male dalle sue origini: consci che non si poteva evolvere, ma occorreva stravolgere.
Quando un’idea diventa abusata, occorre reinventarsi tutto, ed è questa la sensazione che si ha una volta posti di fronte alla sorprendente realtà: Resident Evil 4 è davvero qualcosa di nuovo, di radicalmente differente rispetto al passato, tanto che i forum e le community di Internet hanno già decretato che “no, questo non è Resident Evil, ci hanno tradito”. Se le discussioni su di un nuovo seguito vertono attorno all’idea di “è troppo diverso”, qualcosa sta andando per il verso giusto. Successe con Super Mario 64, più recentemente con Metroid Prime, ora con la saga orrorifica Capcom. Ma cosa c’è di tanto spiazzante in questo quarto capitolo?
C' è da preoccuparsi secondo voi?