Notizie dal fronte orientale

Ore 13:45. Il signor Luca De Luca, residente della Carnia, un territorio del nord-est italiano ricoperto al 97% da boschi di conifere, stava presumibilmente osservando la diga di Sauris, l’ultima opera costruita
nel 1948 dai famosi castori saurani, oggi considerati una specie in via di estinzione, quando, improvvisamente, alcune particelle di polvere a temperatura vicina a dieci gradi sotto zero sono entrate nella sua cavità nasale.

Il signor De Luca si è liberato emettendo un potente starnuto. Questo starnuto è stato registrato dai sismografi di tutto il mondo ed è stato immediatamente diramato un segnale di allerta.

Subito dopo il devastante incidente, il presidente del Madagascar ha chiuso tutti i porti e gli aeroporti dell’isola, mettendo gli ospedali e le cliniche private in stato di emergenza.

Abbiamo chiesto una dichiarazione al presidente madagascar…iano madagascar…ese, madagascar…qualcosa e lui ha risposto: "Noi, la repubblica del Madagascar, ci prendiamo cura della nostra gente. Sì, ci prendiamo tanta cura della nostra gente. Tutti i porti e gli aeroporti resteranno chiusi fino a quando non verranno condotte ulteriori indagini sullo starnuto e mi verranno mostrati, rapporti scientifici alla mano, che lo starnuto non causerà una nuova pandemia. Perché, se è vero che un battito d’ali di una farfalla in Australia può scatenare uno tsunami a New Orleans, è altresì vero che uno starnuto a Sauris può scatenare un’epidemia mortale qui in Madagascar.”

La nostra inviata in Carnia è riuscita ad ottenere un’intervista esclusiva con un giovane residente di Sauris. Ascoltiamo le sue parole su questo argomento.



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