Prosegue la lettura si "Da sola" di Gerlinde Kaltenbrunner.
A paragone con Nives Meroi ha forse meno capacità evocative e suggestive, ma le sue scalate sono comunque formidabili imprese di tenacia e capacità.
Non mancano nemmeno i momenti drammatici che mi piacciono tanto
A vedere questo video si capisce perché in quota ognuno pensa per sé
https://www.instagram.com/reel/C2y4AnGMGHe/?igsh=MTU0ZXE2OXYxbG8xbw==
Quello che mi viene da dire è poveri sherpa che spesso si ritrovano a dover trascinare giù persone ridotte in quello stato per la troppa testardaggine.
Poco fa ho scoperto l'esistenza di Yasushi Yamanoi, lascio il link all'articolo perchè secondo me merita di essere conosciuto:
https://www.montagna.tv/192095/yasushi-yamanoi/
Perché è un cliente immagino.
Se si sente male non possono fare finta di nulla, almeno penso che ci debbano provare.
Ho finito il libro di Gerlinde e ora sento un vuoto dentro.
Dopo gli inizi poco intriganti sui suoi primi passi nel mondo dell' alpinismo, il libro descrive una marea di tentativi, successi e insuccessi, su quasi tutti i suoi 8.000.
Scopro così, che è lei che ha tolto (meritatamente direi, ma entrambe avrebbero meritato di salirci assieme) il trono di regina degli ottomila a Nives Meroi.
Spesso non riuscivo a credere ai miei occhi di fronte a tanta forza, stipata in 53 chilogrammi di peso di donna, tanta caparbietà, spirito di sacrificio, coraggio, mostruosa fiducia nel propri mezzi tecnici e di tenuta mentale.
Un mostro, in senso buono.
Battere la traccia davanti agli uomini, proseguire da sola tranquillamente, affrontare ogni tipo di paura, morte, difficoltà.
Una leggenda a pieno titolo.
Nirmal suca