La cosa che mi é rimasta più impressa a distanza di dodici ore é il senso di maestosità che Villeneuve trasmette allo spettatore grazie al deserto di Arrakis. La spietatezza e la maestosità che si provano in alcune scene sono incredibili. Per esempio, mi viene in mente la navicella che si schianta al suolo con il maestro di spada che avanza per andare a combattere i Fremen : spesso i personaggi devono coprire della distanza per arrivare a incrociarsi o per raggiungere un posto, e per quanto può sembrare un'idiozia mi ha colpito molto questo riuscire a risultare realistico dello spazio utilizzato nella scena)
Le interpretazioni attoriali mi sono piaciute tutte, e forse hanno raggiunto l'apice nelle sequenze in cui si parlava la lingua dei Fremen. I richiami alle culture arabe non erano semplici da trasporre, ma persino il linguaggio del corpo é stato curato (per quanto posso saperne io, non ho studiato molto quelle culture ma mi ci sono approcciato leggermente
)
I combattimenti, tranne l'ultimo, non risultano mai tragicamente allungati per risultare teatrali e appagare lo spettatore. Anzi, la velocità con cui Glossu Rabban si leva di torno mi ha sorpreso molto, ed é meraviglioso la guerriglia sporca che viene mostrata spesso durante la il film.
Il finale mi ha ricordato ancora che Dune é il progenitore della fantascienza odierna, e ho imprecato perché il twist nonno - nipote mi ha riportato alla mente Star Wars 9.
FORSE avrei voluto qualche spiegazione in più sul perché le Bene Gesserit spingono sulla comparsa di questo messia. Si capisce, per carità, ma c'era anche altro che sarebbe stato carino inserire.
C'è una sola cosa che non ho capito : perché i soldati Harkonnen non avevano gli scudi nella scene del deserto?
Non mi porrei il problema se non esistesse una linea di dialogo all'inizio che recita tipo "attiviamo gli scudi!" "No!"