El Gugliauser
Permettimi una considerazione. Mettiamo che i Sioux decidessero di attaccare e ammazzare gli Apache per prendere le loro terre. E' un esempio di fantasia ma comunque ci sono stati casi di guerre fra tribù indiane, anche piuttosto sanguinarie. Nessuno ha mai criticato questo, nessuno si è mai sognato di dire "Sioux macellai, Apache vittime innocenti". No, si dice "evabbè, normale evoluzione della specie, normale sopravvivenza del più forte, vittoria del guerriero migliore e propagazione darwiniana dei geni del vincitore".
Sul fatto che invece i bianchi hanno fatto la stessa cosa generalizzata (ovvero, attacchiamo e ammazziamo gli indiani per prendergli le terre), si levano proteste e strali di condanna da parte dei soliti buonisti sinistrorsi.
Eppure mi pare che, scala della guerra a parte, il concetto di base sia lo stesso: uccidere qualcun altro per prenderne le terre.
Ora, qualcuno è così gentile da spiegarmi perchè se una tribù indiana uccide un'altra tribù per prenderne le terre è normale legge della sopravvivenza del più forte, mentre se i bianchi uccidono gli indiani per prenderne le terre è strage meschina e vergognosa? E non si giustifica il tutto con la "normale sopravvivenza del più forte, vittoria del guerriero migliore e propagazione darwiniana dei geni del vincitore"?
Non sa anche a voi del solito discorso molto di tendenza che fa figo e non impegna, per la serie "diamo contro all'occidente e ai bianchi colonizzatori?"