Sono commosso anch'io,ma soprattutto x 2 motivi: TURRICAN e TURRICAN 2. Basterebbero questi 2 titoli a dare la m**** alla maggior parte delle c****** che girano su console adesso... Leggetevi la recensione di T2 su retrogaming.it e ditemi se non vi vengono le lacrime agli occhi... Oggi non c'è quasi più nessuno che programma con >VERA< passione, certo i titoli importanti e imperdibili ci sono ancora, ma per Amiga la quantità di motivi x comprarne una era spropositata, quasi ogni gioco era un'opera d'arte,ogni sviluppatore un innovatore, ogni soldo speso, era ben speso. Ma basta parlare. guardate qua:
TURRICAN IIChe dire. Siamo alla summa di tutte le nostre ideologie ludiche. Siamo consapevoli del fatto che tutta la nostra presunzione di navigati videoplayers si abbatterà solenne nel principio anarchico di un sistema. E sappiamo bene che Manfred Trenz sia un punto di riferimento biblico supremo, per tutti i neofiti che giocano su Playstation credendosi fautori di qualcosa. Siamo meno che zero rispetto a un uomo che creò La Saga che avrebbe decretato le sorti del panorama videoludico attuale, secondo cui Metroid Prime venga all'unanimità considerato un capolavoro assoluto. Siamo solo di passaggio in una era del videogioco che ha plasmato una intera generazione beffandosi di essa. Siamo niente rispetto a Chirs Huelsbeck che forse il giorno in cui realizzò le musiche di Turrican II sognava l'eterno. Allora volgiamo lo sguardo indietro, giacchè prima ancora di Super Metroid vi era un Turrican II che spazzava via tutto. Che nullificava l'umanità biologica trasformandola in umanità biomeccanica. Che rendeva superflue quasi tutte le restanti fisionomie del videogioco per inglobare in un piccolo disco da 720 Kbytes tutta la grandiosità metafisica dell'esistenza.
Turrican II è dettaglio. Un dettaglio di mostri di fine e metà livello che si amalgama con lo stile grafico fisiologico; le scelte dei colori ricadranno sulla fusione di due elementi congruenti. Il tutto era reso in maniera compiacente agli scenari, costruiti con dedizione paradossale. Ma cerchiamo di comprendere quanto Turrican 2 sia da considerarsi "sequel" e se i due episodi si intreccino in un "tutto" coreografico indipendente. E in effetti Turrican 2 va quasi a completare l'immensità del primo, così come il primo Turrican sia direttamente correlato non solo per la somiglianza strutturale, ma anche e soprattutto per una evoluzione /involuzione che esclude, in primo luogo, rivoluzioni sulla filosofia progressiva dei livelli. Se allora in Turrican la fissità dello sfondo è illuminata da scosse elettrostatiche, in Turrican 2 il fondale si evolverà in parallasse copperizzato, per assorbire una scena più colorata e meno "grigia" che in precedenza. Naturali migliorie grafiche sembrerebbe, ma in realtà non è così. E' una diversificazione alterata dal soggetto, che cerca in ogni caso di evolversi, di ingrandirsi, di assumere prospettive ancora più radicali. Si sarebbe potuto cambiare la grafica senza intaccare l'ampiezza del prequel, ma di fatto la grandezza del primo episodio è qui raddoppiata, incredibilmente, producendo costernazione laddove il platform incontra la scrupolosa disposizione delle scene grafiche: i boss di fine livello fanno male, non tanto "fisicamente", quanto inconsciamente.
I boss rappresentano le nostre paure adolescenziali più recondite, e più sono grandi, più la paura si fonde alla esaltazione finale, quando il mostrone cade in pezzi e il livello successivo appare mostrando nuovi incredibili scenari. Se quindi in Turrican l'ampiezza dei livelli era "pericolosamente" estesa, in Turrican 2 ci ritroviamo con una successione enorme, smisurata, pachidermica. Perdersi all'interno degli ambienti bidimensionali di Turrican 2 è un fatto usuale, è un atto voluto dai realizzatori per incidere sulla psiche ludica dell'utente, in modo che il videogioco stesso prenda il sopravvento succhiandone, poco per volta, linfa vitale. Perdersi per scoprire la profondità immane del tutto, per carpire il massimo da una struttura radicalmente protesa alla grandezza. Una grandezza fisica più che dinamica, costruita sulla necessità di trasformarsi in sfera con l'intento di introfolarsi in strettoie inaccessibili, e scoprire così tutto un mondo sotterraneo nascosto, privo di vita ma vivente negli scenari criptici, nei pripistrelli bionici, negli strani esseri che incontreremo sovente. Ci perderemo allorquando cadremo negli sterminati baratri oltre i pianeti, avremo timore di Dio quando scopriremo l'oscurità alienante dei passaggi segreti, e saremo al culmine della esaltazione quando, allo stremo delle forze, avremo l'impulso di proseguire ancora nella speranza di trovare bonus o vite aggiuntive: toccheremo il cielo con un dito a bordo di una magnifica astronave per un momento di distruzione inatteso. E Siamo qui per affermare che, se davvero il primo Turrican ha scritto la storia, allora Turrican II è il più grande videogioco della storia.
COVER
94 PRO
GRAFICA 95 Spaziosità idilliaca
SONORO 95 Musiche leggendarie
GIOCABILITA' 97 Indecifrabile atmosfera
LONGEVITA' 98 CONTRO
INNOVAZIONE 95 Chris Huelsbeck non ha ancora
ATMOSFERA 98 vinto il Nobel
GLOBALE 96