beh nelle storie mitologike un po' tutti gli eroi sn egocentrici...
beh nelle storie mitologike un po' tutti gli eroi sn egocentrici...
Ehm..attenti....penso che l'Achille di cui state parlando sia quello del film, giusto?...Ecco..l'Achille dell'Iliade è "leggermente" diverso, ne avevamo giusto parlato in agoràcaffè:
1) Achille non parte felice sapendo di morire, tanto è vero che cerca di non andarci travestendosi da ancella
2) Il fatto che dovesse morire, non era una cosa che lui sapesse a priori, ma è un'oracolo che gli ha detto sua madre
3) Achille è un bambinetto...appena ha qualche problema lascia le armi e corre a farsi compiangere dalla madre, mandando così a morte Patroclo. Da qui deriva la sua famosa Ira
4) Achille è un sanguinario..non ha rispetto per i morti in battaglia, tanto è vero che ucciso Ettore, ne fa scempio del cadavere...cosa che un guerriero con Onore non avrebbe mai fatto.
Conclusione...l'Achille di Troy è un poco "americanizzato"...secondo me
Ciao
Nicola
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci"
"Non lasciare mai che la morale ti impedisca di fare la cosa giusta"
"La disumanità del computer sta nel fatto che, una volta programmato e messo in funzione, si comporta in maniera perfettamente onesta."
"fare molte cose alla volta significa non farne bene nessuna"
io personalmente non ho mai visto il film, mentre ho letto e riletto l'iliade, ed è quello l'achille ke conosco.
si, lo so, ma allo stesso modo ulisse si finse pazzo...nicjedi
...si, infatti come ho già detto lui non sapeva ke sarebbe morto in quella battaglia... la madre gli aveva però rivelato la sua precoce morte se non sbaglio quando lui aveva 8 anni2) Il fatto che dovesse morire, non era una cosa che lui sapesse a priori, ma è un'oracolo che gli ha detto sua madre
ognuno ha i suoi punti deboli3) Achille è un bambinetto...appena ha qualche problema lascia le armi e corre a farsi compiangere dalla madre, mandando così a morte Patroclo. Da qui deriva la sua famosa Ira
lo so e questo è quello ke io adoro di achille. non è questione di onore... è questione di rabbia... e quando c'è la rabbia, ki se ne frega dell'onore... e poi come ho già detto la sua cattiveria è una delle cose della sua personalità ke + mi piace4) Achille è un sanguinario..non ha rispetto per i morti in battaglia, tanto è vero che ucciso Ettore, ne fa scempio del cadavere...cosa che un guerriero con Onore non avrebbe mai fatto.
Contenta teShiva
Ciao
Nicola
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci"
"Non lasciare mai che la morale ti impedisca di fare la cosa giusta"
"La disumanità del computer sta nel fatto che, una volta programmato e messo in funzione, si comporta in maniera perfettamente onesta."
"fare molte cose alla volta significa non farne bene nessuna"
Io adoro Ettore, perchè penso che sia l'eroe per antonomasia, altro che Achille (che in quanto a forza e a origini poteva essere considerato eroe, ma no inquanto a comportamento, questo vale anche per Enea, che non era un buon oratore e Ulisse, che tradisce la moglie)...
Come ha già detto nic, nelle discussioni in chat, ho sempre sostenuto come eroe Ettore, che lotta per la sua gente, per la famiglia, per l'onore.
Achille è un bambino, è presuntuoso, crede che tutti i soldati siano con lui, mentre in realtà sono dalla parte di Agamennone. Non dà ascolto ai consigli di un mortale ( il saggio Nestore ) e dà ascolto solo a quelli di una dea ( Atena ).
Anche Enea, è un eroe. Nonostante appunto, non sia bravo a discutere ( non conosola Didone appropriatamente, tantè che s'ammazza ) ma è un uomo pio, che accetta il destino, combatte finchè può pur di fondare Albalonga, crede nella pìetas. E' un eroe.
Ma perchè non possiede le doti di Ulisse, non signifa che sia meno un eroe. Ed oltretutto, Ulisse tradisce la moglie con Circe, non perchè voleva, ma per liberare i suoi compagni di viaggio dall'incantesimo, e quindi, non pensa solo a se stesso. Anche perchè, ha avuto sempre e solo la moglie Penelope ed il figlio Telemaco nella testa. Poteva benissimo tradirli con Calipso, perfetta, una ninfa. Ma non lo ha fatto. Ha voluto rimanere con la sua famiglia, e soprattutto, accetta di essere un mortale, e vive da mortale, non aspira a diventare semidio.
se è quello che penso io, credo che abbiamo la stessa concezione di eroe....Rika78
Per prima cosa però bisogna considerare che nella Grecia antica un uomo di grande animo era un grande guerriero, perchè si considerava la "mens sana in corpore sano". Ciò vuol dire che si dava più importanta all'aspetto bellico che a quello puramente interiore. Per gli Spartani, ad esempio, la vita era la guerra, e chiunque, per essere considerato uomo, doveva essere un guerriero....per loro l'eroe dunque era un grande guerriero.
Per Atene non ci fu molta differenza fino a che non si arrivò nel periodo Classico, dove finalmente iniziarono a prevalere anche gli aspetti interiori.
Ma l'eroe, per i greci, che, si ricordi, erano profondamente religiosi, era colui che si identificava maggiormente in una divinità, e chi poteva farlo meglio se non un guerriero?
(ps: Tra l'altro, anche per i barbari e per tutto il Mediovo l'Eroe fu sempre un grande guerriero, o cavaliere che sia.)
Si può però considerare Achille un eroe? Per la mentalità greca, si, per la nostra, no. Eroe, infatti, non è colui che compie un grande azione(che il più delle volte ha un fine personale), ma chi si identifica con la comunità e con i suoi utili. Per fare un esempio, anche andando oltre il discorso puramente omerico, Gandhi è un eroe.
Ritornando in topic, anche Ulisse è un eroe, perchè incarna i fini dell'Uomo, quello ciò della voglia infinita di scoprire e dell'astuzia.
Per Enea la definizione si fa più complessa, mentre per Ettore personalmente non gli affibierei l'etichetta di eroe.
-Nio,portatore dell'iNioranza.
-Quello che è giusto è sbagliato, quello che è arrivato se nè andato, quello che è chiaro e luminoso non è così sicuro. Tutte le promesse diventano menzogna. Tutto ciò che è benevolo si corrompe nel tempo(Graffin, Bad Religion)
-Gli uomini non impareranno mai dai loro sbagli, finchè non si faranno del male da soli.
- "L'uomo non crede più in Dio. Perchè l'uomo si sente sicuro, nel suo cuore ci sono altri valori che non sono quelli dell'amore, della giustizia e della fraternità. L'uomo pensa di essere Dio stesso".
avrai un mondo bellissimo, in cui potrai fare tutto ciò che vuoi, perchè tu sei libero, come un passerrotto. ma quando ti sveglierai dal sonno, vedrai un contorno atroce e violento in quella cornice che sembrava tanto bella e perfetta.
"Dio offre il destino, ma è l'Uomo a sceglierlo"(Miura, Berserk)
Punk nella TESTA, non nella CRESTA
Recita il vocabolario Zingarelli ( )significato di eroe
1-Essere intermedio tra gli uomini e gli dei che interviene nel mondo
2-Chi sa lottare con eccezionale coraggio e generosità, fino al proprio sacrificio, per ideali ritenuti giusti
3-Personaggio principale
Si vive per scoprire nuova bellezza, di solito tanta quanta se ne dimentica.
- Half Devil -
Come già detto, per me i veri eroi sono Achille ed Ettore.
io sto facendo la tesina di maturità sull'eroe nella cultura europea...
magari quando la finirò la posto...
Acclamazioni, adulazioni, servitù volontarie, spergiuri, rapide conversioni di accesi democratici, che sarebbero state comiche se non fossero state umilianti, restrizioni mentali, accomodamenti, e timori e terrori e abbandoni di amici e viltà di denunzia, insensibilità per la violata giustizia e pei quotidiani soprusi, infingimenti di non vedere e non sapere quel che ben si vedeva e si sapeva per acchetare così i rimproveri della coscienza, ignoranza circa l'andamento dei pubblici affari con congiunto e incessante bisbigliare di scandali, supino plauso di ogni detto o asserzione che venisse dall'alto e insieme incredulità per ogni notizia di carattere ufficiale; e, in mezzo a questo generale tremore, audacia degli audaci nel dare l'assalto alla fortuna, e prontezza a cogliere privati vantaggi o a soddisfare odi privati con sembianze di politico zelo, senza che alcuno osasse opporsi o protestare; tutte queste cose, insomma, che, praticate talvolta anche da uomini ai quali la società non rifiuta la sua stima, fecero esclamare al romanziere che dipinse quei tempi: "Che canaglia, la gente onesta". B. Croce
Moderazione in rosso e grassetto. Chiarimenti in privato o su MSN.
» Odysseus «
Bisogni che lo afferri fortemente
che, certo, non appartenevo al mare
anche se Dei d’Olimpo e umana gente
mi spinsero un giorno a navigare
e se guardavo l’isola petrosa
ulivi e armenti sopra a ogni collina
c’era il mio cuore al sommo d’ogni cosa
c’era l’anima mia che è contadina;
un’isola d’aratro e di frumento
senza vele, senza pescatori,
il sudore e la terra erano argento
il vino e l’olio erano i miei ori.
Ma se tu guardi un monte che hai di faccia
senti che ti sospinge a un altro monte,
un’isola col mare che l’abbraccia
ti chiama a un’altra isola di fronte
e diedi un volto a quelle chimere
le navi costruii di forma ardita,
concavi navi dalle vele nere
e nel mare cambiò quella mia vita
ma il mare trascurato mi travolse:
sentii che il mio futuro era sul mare
con un dubbio che però non si sciolse
senza futuro era il mio navigare
Ma nel futuro trame di passato
si uniscono a brandelli di presente,
ti esalta l’acqua e al gusto del salato
brucia la mente
e ad ogni viaggio reinventarsi un mito
a ogni incontro ridisegnare il mondo
e perdersi nel gusto del proibito
sempre più in fondo
E andare in giorni bianchi come arsura,
soffio di vento e forza delle braccia,
mano al timone e sguardo nella pura
schiuma che lascia effimera una traccia;
andare nella notte che ti avvolge
scrutando delle stelle il tremolare
in alto l’Orsa è un segno che ti volge
diritta verso il nord della Polare.
E andare come spinto dal destino
verso una guerra, verso l’avventura
e tornare contro ogni vaticino
contro gli Dei e contro la paura.
E andare verso isole incantate,
verso altri amori, verso forze arcane,
compagni persi e navi naufragati;
per mesi, anni, o soltanto settimane?
La memoria confonde e dà l’oblio,
chi era Nausicaa, e dove le sirene?
Circe e Calypso perse nel brusio
di voci che non so legare assieme.
Mi sfuggono il timone, vela e remo,
la frattura fra inizio ed il finire,
l’urlo dell’accecato Poliremo
ed il mio navigare per fuggire.
E fuggendo si muore e la morte
sento vicina quando tutto tace
sul mare, e maledico la mia sorte
non trovo pace
forse perché sono rimasto solo
ma allora non tremava la mia mano
e i remi mutai in ali al folle volo
oltre l’umano.
La vita del mare segna false rotte,
ingannevole in mare ogni tracciato,
solo leggende perse nella notte
perenne di chi un giorno mi ha cantato
donandomi però un’eterna vita
racchiusa in versi, in ritmi, in una rima,
dandomi ancora la gioia infinita
di entrare in porti sconosciuti prima
Ultima modifica di Cetra; 28-05-2004 alle 19:35:25
Uno stato che proibisce la libera circolazione di idee è uno stato fragilissimo e dovrà quindi provvedere ad un controllo esasperato dei cittadini per ottenere quanto desidera.
Veramente forte è lo stato che persegue la felicità dei cittadini e che, in primo luogo, concede libertà di pensiero e di critica anche delle stesse istituzione politiche.
Un cittadino che argomenta contro una legge che ritiene ingiusta non diverrà mai un cospiratore: la libertà è il miglior antidoto contro la sovversione.
B. Spinoza
beh...io la vedo una cosa sensata...voglio dire, magari sarà un atteggiamento presuntuoso, ma anke io darei retta a una dea piuttosto ke a un saggio umano, x quanto saggio possa essere... magari ascolterei i suoi consigli mapreferirei quelli della deapasquale7bellezze
cavoli mi è venuta un'idea...e se come argomento di tesina di maturità (l'anno prossimo) facessi questo? "la mitologia"... azz mi piacerebbe!Falco Bianco
"Ulisse [...] è l'unico vero uomo dei poemi omerici. Gli altri, diciamoci la verità, erano solo dei Rambo, esaltati più per la prestanza fisica che non per quello che pensavano. Gli Achille e gli Aiace,tanto per fare dei nomi, erano bravi solo a menare mazzate e, in una società dove le mazzate contavano moltissimo, finivano con l'essere considerati simili a dei. Ulisse, invece, aveva tutti i difetti e tutti i pregi che un uomo deve avere: era coraggioso, bugiardo, amante dell'avventura, attaccato alla famiglia, e allo stesso tempo traditore, curioso,imbroglione, astuto, farabutto,intelligente, e, come dicono i milanesi, cacciaballe." (Luciano De Crescenzo)
Concordo con questo passo, e dico che IMO l'unico vero eroe è Ettore (anche perchè io ho sempre tenuto per i Troiani...), pronto a morire non perchè gli piaccia la guerra, ma perchè la sua patria è in pericolo. Non è partito in cerca di gloria, difende solo i suoi cari.
Fra
3 sono i Re, il 3° era chiamato non ti scordar di me, perchè metteva foto giganti del suo viso: rimase incastrato nel suo proprio sorriso...
Non sono d'accordo. Nestore è un uomo saggio, molti eroi lo hanno sempre ascoltato, perchè ha saputo sempre dare consigli utili, e non dargli ascolto, sarebbe come umiliare anche tutti gli altri eroi che hanno combattuto per la stessa terra, e soprattutto, umiliare un uomo anziano, mortale, che ha visto molte più cose di un semi-dio, come Achille.Shiva