medius
guarda, i Campioni (quelli con la C maiuscola) possono sempre chiedere uno stipendio alto: le società di solito li accontentano perchè avere un campione in squadra, oltre ad elevare il tasso tecnico, è anche un'ottima pubblicità per il merchandising (vendita di magliette, palloni e altri gadget griffati). I giocatori "normali" invece si accontentano anche di farsi ridurre lo stipendio pur di giocare: se non vogliono restare difficilmente la società li trattiene.
Ovvio che, come ho detto, alla fine si crea un circolo vizioso che va a scapito delle società e a vantaggio dei giocatori, ma sono esseri umani, avidi come tutti gli esseri umani: sono le società per prime a dover porre un freno, non i calciatori a doversi automoderare.
A questo punto anche gli stipendi dei manager sono "ingiusti" perchè non è morale che in un'azienda ci sia chi guadagna 100,000 euro al mese e chi ne prende a malapena 1,000 (gli operai ad esempio). Eppure è così: i più bravi guadagnano di più. Non vedo cosa ci sia di sbagliato.
Ah, anche nel cinema, nella televisione e nella musica avviene la stessa identica cosa: gli artisti più bravi guadagnano fior di miliardi, quelli più scarsi si arrangiano. Eppure nessuno fa discorsi moralisti sui contratti miliardari di attori, cantanti e presentatori. Perchè?