Ambizione e intelligenza
Parecchi mesi fa fu rilasciata la prima immagine di questo titolo, null’altro che un artwork raffigurante un quartiere dall’atmosfera surreale dove i personaggi in primo piano sono avvolti da un alone fantasy – futuristico e di mistero.
Ciò fu sufficiente per dare il via a quel lento ma inesorabile e rigoroso processo di costruzione di un hype senza precedenti. Fantasie ed illazioni, più o meno fondate, si sono accavallate ma nessuno poteva sospettare che avevamo già tra le mani il mondo di Final Fantasy XII, anche se bidimensionale, sul portatile Nintendo. Molti aspetti e caratteristiche di FF: Tactics Advance saranno infatti riproposti, a partire dall’ambientazione, Ivalice, sconvolta dalle guerre tra gli imperi di Arcadia, Rosarai, e le resistenze.
Ma facciamo un passo indietro.
Uno degli aspetti più impressionanti di questo JRPG è il cast, ma non mi riferisco alle personalità interne al gioco, bensì quelle esterne, i padri di questo ambizioso progetto. Square Enix e il Signor Sakaguchi non hanno badato a spese; oltre ai soliti noti come Nobuo Uematsu sono stati arruolati artisti del Game Design raccolti e scelti minuziosamente dai grandi successi del passato. L’obiettivo e’ un nuovo standard qualitativo che unisca giocabilità a coinvolgimento.
Già ad una prima occhiata si può intuire un grande influsso di titoli come Vagrant Story, Tactics Ogre o il sempreverde Final Fantasy Tactics. Game Designer e Music Composer sono gli stessi dei capolavori per PSOne succitati.
La base da cui partire per comprendere il dodicesimo capitolo restano comunque l’undicesimo e il suo fratellino minore per Game Boy Advance. Sappiamo infatti che il mondo di Ivalice sarà ancora una volta abitato da Hume, Viera, Bangaa e Nou Mu, corrispettivi diretti di Umani, Mithra, Galka e Tarutaru.
Aggirandosi per le strade o ispezionando le architetture e gli ambienti di Ivalice sarà facile riconoscere la matita di Isamu Kamikokuryou, designer degli splendidi fondali di FFVIII.
Square ha cercato di attuare un’opera di isolamento degli aspetti migliori, vincenti e più incisivi dei capitoli precedenti, anche esterni alla Saga, e di ripescare i loro creatori in vista di uno dei team di sviluppo più ampi a qualificati di sempre, per sopportare al meglio il direttore del progetto, la mente, Yasumi Matsuno, personaggio di spicco del gruppo Square Enix.
…Ivalice!
Nonostante l’ambientazione resti Ivalice, il tempo e i personaggi sono differenti.
Il protagonista è Vaan, un ragazzo fortemente passionale e sognatore, antitesi del Lupo Solitario Squall Leonheart. Per la prima volta l’eroe della vicenda è seguito fin dai primi passi dalla sua compagna, di cui e’ fortemente innamorato. La trama non sarà dunque più caratterizzata dal lungo flirt tra il protagonista e l’eroina, che si interpone tra la nascita di questo amore e l’inesorabile lieto fine. Penelo è la donna di Vaan, una ragazza dalla psicologia complicata, profondamente segnata da un passato colmo di dolori e lutti; la ragazza si presenta dal punto di vista del puro gameplay come un incrocio tra un bardo e un abile guerriero. Fran è un’altra figura femminile che ben presto si unirà all’avventura e la sua caratteristica è l’estrema abilità nell’uso di arco e frecce. Non può mancare nemmeno l’Auron di turno, l’uomo forte e senza timori, un pirata alla costante ricerca di avventura e sprezzante del pericolo: Belthier.
Tutto ciò potrebbe ricordare alcune situazioni e personaggi del celeberrimo Skies of Arcadia, RPG nato su Dreamcast e recentemente riproposto su Gamecube. Nel gioco di ruolo Sega l’impero malvagio e prepotente era quello di Valua, e il giovane eroe che sognava di possedere un galeone volante era molto simile a Vaan. Anche Vaan infatti lotterà contro i soprusi di Arcadia e i limiti della condizione umana con le sue armi migliori, la passionalità e il fuoco che arde nelle vene di un giovane ragazzo che ama la vita e cerca di ottenere il meglio da ogni attimo che gli viene concesso.
Dalmasca è uno dei pochi regni ancora non assoggettati dalle Truppe Imperiali, e Ashe, giovane ragazza che si unirà al gruppo, ne è la principessa.
Nel dettaglio…
Una delle più grandi innovazioni di questo episodio e’ il metodo di combattimento. Innanzitutto sarà possibile ruotare a proprio piacimento la telecamera cambiandone l’angolazione qualora ritenuta scomoda o poco efficiente per la situazione che si sta vivendo.
In battaglia, per ottenere il successo e risultati migliori sarà necessaria strategia e raffinatezza tattica. Sarà importante saper sfruttare le carettistiche migliori di ogni personaggio come ad esempio le grandi qualità da ranger di Fran. A detta di Matsuno infatti, il combattimento non sarà più statico come in passato, ma il giocatore potrà sfruttare le posizioni dei membri del proprio party per attuare combo o attacchi speciali, similmente a quanto accade sul battlefield di FFXI. Quello che a prima vista potrebbe aiutare solo a rendere meno noiose le battaglie può invece rivelarsi come un’innovazione importantissima ai fini di alzare difficoltà e quindi longevità, evitando comunque al giocatore inutili frustrazioni. Sappiamo per certo che saranno presenti oltre 100 razze di mostri che i nostri eroi dovranno affrontare durante l’avventura, e questo numero è da moltiplicare ulteriormente se si considera che per ogni razza ci sono almeno 3 o 4 varianti per livello o abilità. I nuovi oggetti e armi che si potranno acquistare o ottenere durante l’avventura saranno riconoscibili una volta equipaggiati.
Graficamente FXII sembra eclissare qualsiasi produzione a 128 bit, ma questa è quasi una costante a cui Squaresoft ci ha abituati negli anni. Ciò che sembra nuovo è che il motore grafico non è stato rinnovato completamente ma molto è stato ripreso dal decimo capitolo, soprattutto alcune textures dei personaggi. Nonostante ciò l’impatto complessivo è molto forte e rischia di lasciare stupefatti.
Per quanto concerne le colonne sonore non ho nulla da aggiungere, se non riportare il nome del maestro Nobuo Uematsu, autore di canzoni come Eyes on Me o Liberi Fatali, coadiuvato dal music composer di Vagrant Story, Itoshi Sakimoto. Non resta quindi che attendere la release ufficiale per poter ascoltare di persona.
Eco dal passato… standard per il futuro
Probabilmente alcuni pensano a FFXII come il solito gdr che esce puntualmente ogni 2 o 3 anni. Io non la vedo così. Io credo che Final Fantasy XII sarà una svolta, non una rivoluzione, ma comunque qualcosa in grado di stupire. Tutti gli elementi migliori dei capitoli precedenti sono stati vagliati e di carne al fuoco ce n’è davvero tanta. Per questo noi seguiremo le varie tappe che porteranno questo annunciato capolavoro in Europa .