Via libera definitivo al provvedimento che porta il nome di Frattini
Conflitto di interessi, il Parlamento vara la legge
I sì sono stati 268, i no 221, 2 gli astenuti: il premier potrà essere proprietario di aziende ma non gestirle direttamente
ROMA - Ok definitivo del Parlamento alla legge Frattini sul conflitto di interessi che portà il nome dell'allora ministro della Funzione Pubblica, oggi responsabile degli Affari Esteri. Nucleo della legge è il controllo dell'Autorità Antitrust sugli atti del Premier e dei singoli ministri e sottosegretari per vagliare che i loro comportamenti governativi non vadano ad incidere sugli interessi patrimoniali. I sì sono stati 268, i no 221, 2 gli astenuti. «Berlusconi si era impegnato risolvere il problema nei primi 100 giorni, ma finalmente è arrivato, anche se dopo 1153 giorni dall'inzio della legislatura».
GLI EFFETTI SUL PREMIER - Silvio Berlusconi potrà continuare a fare il premier e ad essere al contempo il proprietario di Mediaset e delle altre aziende, purché non le gestisca in prima persona. È questo l'effetto della legge sul conflitto di interessi approvata in via definitiva alla Camera. Il premier potrà anche mantenere la carica di presidente del Milan, visto che il provvedimento in materia di sport non dice nulla. In base alla legge, chi ha responsabilità di Governo non sarà obbligato a vendere, ma dovrà ritirarsi dalla gestione degli affari, rinunciando ad ogni carica operativa.
AUTORITA' ANTITRUST - La legge affida all'Autorità Antitrust il compito di vigilare sull'operato dei ministri per controllare che non compiano atti in favore delle loro aziende. Previsto anche un ruolo per il Parlamento, che potrà emanare un verdetto di censura politica contro i membri del Governo che non rispetteranno le regole. Le opposizioni chiedevano l'opposto, sul modello americano: cioè un regime di incompatibilità tra carica di governo e proprietà delle aziende, con l'obbligo di vendita delle imprese entro 90 giorni nonché l'affidamento a un «blind trust» dei beni immobili.
IL COMMENTO DELL'OPPOSIZIONE - Questo il commento del capogruppo della Margherita alla Camera, Pierluigi Castagnetti, dopo l'approvazione dell'Aula di Montecitorio del ddl sul conflitto di interessi. «Nel frattempo - aggiunge - quante leggi sono state approvate, quanti interessi privati sono stati protetti....non volevano approvarlo neanche oggi ma questa credo che sia l'unica conclusione di queste due nottate di questo spettacolo penoso del teatrone della politica politicante che è diventato Palazzo Chigi».
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A voi la parola..