Essendo un grande fan della serie ecco la recensione dell'ultimo episodio della saga Myst

L'avventura comincia qualche anno dopo gli avvenimenti del precedente capitolo Riven. Siamo stati chiamati nuovamente da Atrus per farci mostrare la sua ultima fatica: l' era di Relishan dove si è stabilito il suo popolo: i D'ni. Per chi non ha familiarità con la serie deve sapere che le ere sono dei mondi creati attraverso la scrittura di particolari libri, alle quali si può accedere tramite altri libri detti di collegamento. All' improvviso fa la sua apparizione Saavedro che spinto da un desiderio di vendetta, ruba Relishan e fugge nell' era di J'Nanin. A questo punto tocca noi seguirlo attraverso le varie ere nel tentativo di recuperare il prezioso testo. La storia ha molti richiami al primo episodio sentiremo quindi parlare ancora dei "cari" vecchi figli di Atrus e man mano che proseguiamo capiremo meglio chi è il nostro antagonista e alla fine a seconda di come agiremo avremo diversi finali a disposizione.
La prima cosa da chiarire è che questa è un avventura basata esclusivamente sugli enigmi e puzzle da risolvere, per cui a parte l'inizio e il finale non troveremo mai altri personaggi con cui parlare e interagire. In effetti la prospettiva di vagare soli in mezzo al nulla (si fa per dire) può non essere allettante per chi è abituato alle arene di Quake ma gli avventurieri la troveranno una vera sfida. Si perchè gli enigmi non sono per nulla facili e sebbene (almeno secondo me) siano strutturati in maniera più semplice e meno oscura rispetto al passato i neofiti si ritroveranno praticamente bloccati da subito. La difficoltà è accentuata dal fatto che poi a differenza della maggiorparte delle avventure non avremo a disposizione un inventario, quindi se ci troviamo davanti ad una porta chiusa è inutile analizzare le schermate per cercare una ipotetica chiave nascosta. Il massimo che possiamo raccogliere sono delle pagine di diario (molto lunghe ma a volte indispensabili da leggere ) che fanno luce su alcuni aspetti della vicenda e danno qualche indizio su come proseguire. La difficoltà elevata comunque non è che sia necessariamente un difetto, dipende un po' dal giocatore e per quanto mi riguarda la considero il punto forte di Exile.

Graficamente Exile si dimostra un degno successore di Riven. Come per tutta la serie il gioco e fatto di schermate 2D prerenderizzate con l'aggiunta di poter muovere lo sguardo a 360° e su questo non c'è alcun dubbio Exile presenta la grafica in assoluto più bella tra le avventure (e non solo) in circolazione finora. Poco importa che il tutto sia statico, ogni schermata toglie il fiato per il suo dettaglio. Le varie ere sono uno spettacolo per occhi, in particolare quella che più mi ha colpito è Edanna costituita da un gigantesco albero all'interno del quale vi è una fitta vegetazione riprodotta in maniera veramente perfetta. Anche i filmati di transizione sono di grande qualità (la scena delle montagne russe e da vedere assolutamente ). Purtroppo il tutto ha un prezzo, la relativa staticità degli ambienti e una bassa libertà di movimento (non potremo andare dove ci pare come in uno sparatutto 3D). Le ere che dovremo esplorare sono 5 più quella iniziale che è solo introduttiva. Ciascuna era è ben caratterizzata ed ha per così dire un suo preciso tema (Edanna ad esempio è l'era "naturale") inoltre potremo sceglierle di affrontarle (una volta trovati i rispettivi libri di collegamento) nell'ordine che vogliamo, cosicchè nel caso rimanessimo bloccati troppo a lungo in un' era potremo sempre decidere di passare ad un' altra.
Il sonoro al pari della grafica è di altissima qualità (purtroppo però non fa uso dell' audio 3d ambientale :-( ed è accompagnato da una colonna di accompagnamento veramente evocatica (di meglio ci sono solo Final Fantasy 6/7 ). Infine i requisiti di sistema sono abbordabili per qualunque computer, è possibile giocare anche senza una scheda video 3d senza la quale perderemo soltanto la profondità di colore a 32bit (questo vale anche per i possessori di schede voodoo 1-2-3).

Concludendo direi che provando Exile sembra più di viaggiare piuttosto che di giocare, sicuramente i fan dell'azione saranno disgustati da questo tipo di vdg, ma per gli appassionati avventurieri si tratta di un titolo veramente da provare (insieme ai precedenti capitoli se si vuole conoscere a fondo la storia). Alla fine o lo amerete alla follia, o lo odierete con tutte le vostre forze (per myst non c'è una via di mezzo ).
Il gioco è disponibile per PC e PS2

Grafica: 10
Sonoro: 9
Giocabilità: 7
Longevità: 7
Globale: 8