Visto che dei nostri non si puo piu parlare, allora si parla dei motorini che usano per le competizioni su pista, credo si possa fare, no?
intanto beccateve sta recensione dello Zip SP 2004 Kit MalossiPiaggio ZIP Sp
La storia di Piaggio Zip SP e quella delle competizioni per scooter si incrociano furiosamente. Lo Zip SP della vecchia generazione, appena sbarcato sulle piste, ha iniziato a bastonare tutti, tanto da trasformare i vari trofei in veri e propri monomarca Zip.
A partire dal 1996 la belvetta Piaggio ha registrato record di presenze nei Trofei monomarca ed ha riportato ininterrotte vittorie nei Trofei plurimarca in Italia e all'estero. Ha conquistato, tra l'altro, le ultime 4 edizioni dell'International Scooter Cup in Belgio, 4 campionati nazionali consecutivi in Francia (nelle categorie 50 e 70cc) e le ultime 4 edizioni del campionato scooter in Olanda e in Belgio. Nelle prime uscite il nuovo Zip SP ha già iniziato a vincere conquistando il primo posto all'International Scooter Cup sul circuito belga di Spa-Francochamps e trionfando (proprio davanti alla precedente versione di Zip SP) nel Trofeo Nazionale Scooter in Italia.
PROFESSIONISTI Tra i preparatori la lotta è sempre stata tra Polini e Malossi. A quest’ultimo va anche il merito di aver sostenuto e organizzati i vari Trofei per scooter, portando queste gare ad un incredibile livello di popolarità.
Le gare per scooter sono sempre state un buon trampolino di lancio, una scuola per iniziare a correre con poca spesa. Tra i tanti piloti citiamo Simone Sanna e Mauro Sanchini, che oggi milita nel Mondiale SBK. Sanchini ad un certo punto era diventato imbattibile, un vero e proprio reuccio degli scooter da gara. Il suo Piaggio Zip SP "ufficiale" Malossi era curato addirittura da Jorg Moeller, tecnico di fama mondiale e famoso negli Anni Ottanta almeno quanto Jan Wittewen.
BRIVIDI Ricordiamo di aver provato in quegli anni uno ZIP SP preparato per le gare di scooter: con i suoi 70 cc sfoderava più di 20 cavalli, così tenere aperto in rettilineo non era proprio un’operazione semplice, un po’ perché in accelerazione la ruota davanti non rimaneva giù, un po’ perché filare a 140 sulle ruotine da 10" non ci ispirava troppo. Ci divertimmo un sacco ma rimanemmo anche sorpresi da tutte le cure di cui necessitavano questi mostriciattoli. Prima di partire bisognava scaldare da fermo la cinghia della trasmissione, pena un’inesorabile rottura…
Alla presentazione del nuovo Zip SP abbiamo subito notato in un angolo la versione racing "kittata" da Malossi, che tra l’altro è già scesa con successo in pista. Gira e rigira siamo riusciti a metterci su il sedere. L’assetto è rigido da morire e permette pieghe ancora più da paura, però lo Zip da corsa è molto meno intuitivo, è più difficile da inserire in curva. L’accelerazione è come ce la ricordavamo: formidabile agli alti regimi, con quell’entrata in coppia un po’ scorbutica. Il difficile è partire da fermo, il variatore "attacca" solo attorno ai 7000 giri con un’azione non proprio morbida.
LA RICETTA Gli scooter da gara sono qualcosa di assolutamente efficace, ricordiamo che in una pista medio-lenta come Varano de’ Melegari possono girare sugli stessi tempi delle moto 125 SP.
Ecco la ricetta di Malossi per il Piaggio Zip SP da gara: gruppo termico speciale (con canna riportata in nichel carburi di silicio), pistone speciale con monofascia cromata, cilindrata 69,9 cc, rapporto di compressione 15, 3 a 1, carburatore da 19 mm, scarico ad espansione, albero motore in acciaio K2D cementato temprato, accensione a rotore interno. Particolare attenzione merita la trasmissione, di fondamentale importanza: variatore a corsa maggiorata con possibilità di molteplici regolazioni, correttore di coppia, cinghia dentata in kevlar, frizione racing. Le sospensioni sono Malossi/Paioli RS 24710 con ammortizzatori a serbatoio separato completamente regolabili.
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recensione trovata su www.motorbox.com , a cura di Lorenzo Cascioli