Cosa ne Pensate? - Pag 3
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Discussione: Cosa ne Pensate?

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  1. #31
    Utente L'avatar di NamelessOne
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    Citazione Zì Palu
    A proposito dove è finito Nameless?
    Eccomi

    Citazione Zì Palu
    Riguardo alle esperienze negative direi che costituiscono una parte essenziale della nostra vita, anche quando nn ce le andiamo a cercare, perchè ogni nostro difetto esce a galla, prima o poi, e ci troviamo a dover cambiare per fare fronte alle nuove situazioni che ci si pongono davanti...Per diventare uomo bisogna dunque essere pronti a cambiare, credo, il che serve come evoluzione anche di tutta la specie, perchè nn dimentichiamo che un giorno trasferiremo ai nostri figli tutto ciò che è stato il nostro "cammino", in modo subliminale tramite l' educazione che daremo loro, perchè questi continiuno a svilupparlo.
    Mi sa che sei uscito fuori traccia in questo caso…
    La domanda non era “Le esperienze negative costituiscono una parte fondamentale della nostra vita?”, ma “Le cattive esperienze è meglio viverle perchè aiutano a crescere e a capire come gira il mondo, o è preferibile non provarle affatto perchè comunque causa di dolorosi ricordi che resteranno comunque sempre vividi nella nostra memoria? Dove sta la linea che separa una esperienza-edificante da una esperienza-disfattista?"…
    Te la ripropongo in chiave diversa: “Preferiresti veder morire domani mattina quando esci per strada un bambino schiacciato da un tir per crescere e capire che la morte arriva spesso indipendentemente dalla tua volontà e che forse il Dio che preghiamo non ha pietà, o preferisci non vedere nulla perché così eviterai di svegliarti nel pieno della notte per i prossimi tre mesi tremando come una foglia?”…e la seconda parte: “Dal tuo punto di vista, quant’è alta la soglia del dolore che devi provare per decidere se continuare a guardare ed imparare, o distogliere lo sguardo per non spezzarti il cuore?
    Magari ho capito male io le righe che hai scritto, comunque a te la parola


    Citazione GUNLUCKY
    giusto anche perchè vorrei mi si spegasse il senso di questa discussione. Non ho ancora ben capito quale sia la domanda fondamentale.
    Una sera discutevo con un mio amico esattamente di questi “trip” psicologici, e mi è scattata la molla: perché non dare forma scritta alle mie peregrinazioni “esistenziali”? Così almeno avrei potuto discuterne con altre persone più reali di quelle che trovi trasfigurate nei libri – ovviamente mi riferisco agli autori, coi quali appunto non posso avere una presa diretta perché defunti o infinitamente distanti, sia fisicamente che intellettualmente…

    La domanda fondamentale? LA VITA.

    Questo thread non è come gli altri, dove si entra, si legge “ti piace la marmellata?”, “favorevole o contrario al fumo?”, “quante volte vai al cesso al giorno?” e così via, e poi si dà una risposta semplice, precisa e coincisa…
    La cosa qui è un po’ più indefinita...non si nota?
    Un esempio è la domanda di D@rK-SePHiRoTH-a questo punto è meglio vivere senza pensare, in una routine senza senso, alla ricerca prima di una cosa poi di un'altra, in una vita che finisce senza dare nessuna risposta...?”: rispondere in maniera chiara ed esaustiva a questa domanda significa rispondere un po’ a “cos’è la vita?”…

    Non sono stato completamente chiaro? Non fa niente, dal mio punto di vista è giusto che sia così…Non c’è un solo punto al centro di questa discussione, ma un’infinità di punti, che tutti assieme formano esattamente un altro punto, ossia LA VITA…e data la complessità della sua definizione, non ci si può arrivare semplicemente con un paio di righe di aforismi o massime sentite dire in giro…bisogna specularci un po’ sopra…
    Poi liberissimi di prendere le vostre posizioni: se non ne avete voglia nessuno vi trattiene, anche se sareste comunque estremamente graditi e di fondamentale importanza…

    Comunque, se volessi chiarirti il concetto con parole altrui, userei quelle di Zì Palu, che afferma: “Credo di averla già sintetizzata nella pag. prima cmq lo rispiego: suppongo ke Nameless in un certo senso ci stia chiedendo come abbiamo vissuto le nostre esperienze adolescenziali ed a che conclusioni ci hanno portato, lui intanto ha esposto le sue...
    Infatti è proprio su queste “esperienze adolescenziali” (anche se sarebbe meglio dire “esistenziali”, perché gli eventi chiave della nostra vita non si verificano solo nell’adolescenza) che mi piacerebbe discutere, ed in parte lo stiamo già facendo:

    - Io ho accennato all’importanza che credo si debba dare al “SENSO CRITICO” e sto cercando di avviare un bel ragionamento sulle “ESPERIENZE CATTIVE”;

    - Falco Bianco ha dato un importante spunto per rileggere in chiave più “filosofica” i nostri problemi, chiamando in causa autori quali Schopenhauer, Fitche e Nietzsche;

    - Melchior ha dato un ottimo spunto sulla “CONDIZIONE SCOLASTICA”, al quale io ho risposto e spero altri facciano lo stesso esponendo le proprie idee in merito;

    - D@rK-SePHiRoTH- ci ha coraggiosamente illustrato il suo modo di vivere, e devo ammettere che è colmo di spunti, quali ad esempio l’utilità o meno del “VIVERE SENZA PENSARE”;

    - BigBoss-[TheOne] ha sollevato il problema dell’”UNICITA DI OGNUNO DI NOI”, infatti non è così scontato che sia vero, e quindi se sia giusto per alcuni isolarsi, visto che a detta di alcuni l’uomo non è fatto per stare solo;

    - jim d ci ha fatto notare come i nostri ragionamenti sembrino inutili, visto che sembra si riesca a vivere anche senza chiedersi mai nulla, questione forse essenzialmente nata da D@rK;

    - Zì Palu, con mio sommo stupore visto che in genere appunto si scrivono due o tre post e poi si va da un’altra parte a postare, sta rispondendo un po’ a tutto, quindi per elencare i problemi che ha esposto lui dovrei fare un copia/incolla delle righe poco sopra;

    - GUNLUCKY invece è la causa dell’amletico questito sul “SENSO DEL THREAD” che siccome non mi illudo di averci dato una risposta sufficiente, lo ritengo ancora aperto;

    [p.s. questa scaletta che ho appena completato potrebbe essere un esempio di “RIORDINAMENTO” di quello che siamo andati a toccare, sulla quale potremo esercitare il nostro neo-nato “SENSO CRITICO” per dare delle risposte il più possibile aderenti al nostro vero *io* ]

    Non voglio dilungarmi troppo, quindi se non hai capito qualcosa chiedi (sempre che tu lo voglia ) e proverò a rispondere…

    Citazione D@rK-SePHiRoTH-
    allora, se vuoi una risposta personale, ti diro':
    vivo in due mondi separati.
    […]
    mah, probabilmente sono strano io, e l'idea di postare cose cosi' personali sul forum nemmeno mi piace...
    pero' vorrei saperne di piu
    Anche a me capita, però più che due soli “modi”, ne vivo parecchi di più…
    Non li separa una linea netta, ma questi che hai descritto sono semplicemente a mio avviso i due estremi, il piano terra e l’ultimo piano di un palazzo, tra i quali ci sono un’infinità di gradini…
    Anche a me piacerebbe davvero saperne di più, immensamente di più, però per ora le cose che ho davvero capito sono (magari sono cose che già sai, però queste ho per tentare di assecondare la tua sete di conoscenza):
    - La solitudine è tristezza;
    - Alle gente piace attorniarsi solo di persone felici, quindi se non vuoi essere solo, cerca di vedere (nei limiti del possibile) anche il lato positivo delle cose;
    - Certe volte il lato positivo delle cose non è “evidente”, bisogna analizzarle le cose, quindi il pensiero può essere un favoloso alleato per conseguire la tua felicità;
    - Dai un ordine alle tue idee, altrimenti non verrai a capo di nulla: anche qui il pensiero è un grande alleato;
    - Non farti illusioni inutili: cerca sempre di capire cosa EFFETTIVAMENTE succede, non dare troppa corda alla fantasia (siccome questo è un po’ complesso da capire, ti faccio un esempio: se una ragazza ti dà il suo numero dopo che ci hai parlato mezz’oretta, non vuol dire che ci starà con te; hai solo il suo numero, magari vuole solo sentirti ogni tanto perché gli vai a genio, o addirittura lo sta facendo perché crede sia una cosa dovuta, o ancora perché vuole farsi bella davanti alle sue amiche e dimostrare che gli vanno dietro un sacco di ragazzi, e così via);
    - Gli istinti sono dei pensieri come gli altri, quindi della stessa “nobiltà”: non vanno ignorati solo perché ritenuti di “serie B”;
    -Mai abbattersi, domani è un altro giorno e, per quanto riguarda il lato esclusivamente positivo, non sappiamo le cose belle che ci potranno capitare;

    Cosa ne pensate? Cos’è invece che Voi avete capito dalla vita per ora?

    Altro per ora non ho, se non considerazioni sul rapporto uomo/donna…e a meno che qualcuno non me lo venga a chiedere, non è mia intenzione sprecare byte per nulla…

    Citazione GUNLUCKY
    se la domanda è questa una risposta ce l'avrei: le ho vissute in prima persona e non mi hanno portato a nessuna conclusione anche se avrei voluto per un certo periodo.
    Per me le conclusioni ci sono state, ma ora mi resta solo il ricordo, e sapere quanto stavo bene prima e quanto è diverso ora, devo ammettere che m’intristisce un po’…vabbè…
    Riguardo a te credo che anche il fatto che non ci siano state conclusioni ti abbia insegnato qualcosa: perché se ci fossero state saresti diverso da quello che sei…mi spiego: il solo fatto che non ci sia stato niente ti ha condizionato (o sbaglio?)...e se è come ho detto io, cosa hai imparato?

  2. #32
    Bannato L'avatar di GUNLUCKY
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    Citazione NamelessOne
    Eccomi

    Per me le conclusioni ci sono state, ma ora mi resta solo il ricordo, e sapere quanto stavo bene prima e quanto è diverso ora, devo ammettere che m’intristisce un po’…vabbè…
    Riguardo a te credo che anche il fatto che non ci siano state conclusioni ti abbia insegnato qualcosa: perché se ci fossero state saresti diverso da quello che sei…mi spiego: il solo fatto che non ci sia stato niente ti ha condizionato (o sbaglio?)...e se è come ho detto io, cosa hai imparato?
    Eccoti : D

    Abbiamo due concezioni diverse di conclusione. Per me l'unica conclusione è la morte, un colpo in testa magari. Si è fortunati ad avere dei ricordi ma bisogna saperli anche vedere, sentire con serenità altrimenti ci si lascia logorare dalla nostalgia(sempre presente in ognuno di noi, nessuno escluso) e da tutto ciò che essa porta con se di problematico.
    Riguardo a me, tu non sai ciò che sono, mi spiego: il semplice fatto che io abbia avuto esperienze che mi hanno portato a provare sulla pelle determinate emozioni, sensazioni, riflessioni non determina una mia scelta di vita arbitraria . Per dare una parvenza di risposta: sinteticamente posso dire che non mi creo corazze intorno. La vita l'ho vissuta attimo per attimo e, anche ora, la vivo nel presente.

    Spero di aver dato una risposta che possa apparirti coerente; spero perché ad essere sincero non ho ancora ben capito il senso di 'sto thread. Ma ci provo

  3. #33
    Hohenheim della Luce L'avatar di BigBoss-[TheOne]
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    Per quanto riguarda l'unicità della persona, io kredo ke ogni individuo è uniko in se, però in questo periodo si sta perdendo questo prezioso valore, al di là delle caratteristike ke assimiliamo dalla gente ke ci sta attorno o dalle persone ke stimiamo, kon la moda e la globalizzazione , sembra ke molti dei valori per così dire "tradizionali" e individuali si stiano perdendo.
    In fondo ognuno di noi è legato agli altri, è inevitabile, sin dalle nostre origini ke dal mondo in kui viviamo, siamo partecipi a metterci in comune con gli altri, se la globalizzazione cancellasse anke le nostre origini, riskieremo di essere tutti burattini dei mass media....
    A questo punto mi kiedo, se il nostro io dipende dalla naura e dai contatti ke abbiamo, allora ognuno di noi è in fondo parte di altri, e dato ke tutti quanti siamo "fratelli", potremmo essere quasi tutti la stessa persona.....
    Però, non dimentikiamo ke il passato di un uomo non è mai uguale a quello di un'altro, quindi il nostro io, per quanto possa essere derivato, sarà sempre e solo nostro, dato ke siamo noi ke scegliamo kome vivere.
    Una domanda ke non c'entra molto: ki di voi krede nel destino?
    Sinceramente io non ci credo molto, ma credo invece ke ogni nostra scelta vada presa kome indelebile, dato ke non c'è modo di tornare indietro!

  4. #34
    Hohenheim della Luce L'avatar di BigBoss-[TheOne]
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    Citazione GUNLUCKY
    Eccoti : D

    Abbiamo due concezioni diverse di conclusione. Per me l'unica conclusione è la morte, un colpo in testa magari. Si è fortunati ad avere dei ricordi ma bisogna saperli anche vedere, sentire con serenità altrimenti ci si lascia logorare dalla nostalgia(sempre presente in ognuno di noi, nessuno escluso) e da tutto ciò che essa porta con se di problematico.
    Riguardo a me, tu non sai ciò che sono, mi spiego: il semplice fatto che io abbia avuto esperienze che mi hanno portato a provare sulla pelle determinate emozioni, sensazioni, riflessioni non determina una mia scelta di vita arbitraria . Per dare una parvenza di risposta: sinteticamente posso dire che non mi creo corazze intorno. La vita l'ho vissuta attimo per attimo e, anche ora, la vivo nel presente.

    Spero di aver dato una risposta che possa apparirti coerente; spero perché ad essere sincero non ho ancora ben capito il senso di 'sto thread. Ma ci provo
    Sekondo me i rikordi vanno tenuti, sia quelli piacevoli ke quelli spiacevoli, da questi rikordi però, non bisogna soffermarsi troppo, bisogna prendere ciò ke ci serve per guardare avanti ben equipaggiati, e non guardare indietro a ripensare a cosa si è fatto.Se si guarda troppo indietro succede kome hai detto, cioè ci si fa prendere dalla nostalgia.....
    Poi, parlando dell'arbitrarietà della vita kredo ke, per quanto si possa scegliere kome vivere, la scelta sarà sempre implicata dalla società in kui viviamo, dato ke essa "tutela" ognuno di noi....
    Cmq è giusto kome dice vivere ogni attimo della propia vita, e non guardare troppo indietro

  5. #35
    Utente L'avatar di NamelessOne
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    Citazione GUNLUCKY
    Per dare una parvenza di risposta: sinteticamente posso dire che non mi creo corazze intorno. La vita l'ho vissuta attimo per attimo e, anche ora, la vivo nel presente.
    Non ti crei corazzate attorno nel senso che non vuoi essere schiavo dei "pregiudizi"? (che ipoteticamente dovrebbero sorgere dopo aver sperimentato certe "esperienze" ed "emozioni"?)

    Io invece, pur continuando a vivere attimo per attimo, a volte rievoco il passato, e se trovo affinità con qualche spiacevole situazione già vissuta, magari vivo la presente ponendo maggiore cautela (e non per questo convincendomi però che andrà a concludersi come in precedenza)...
    E se non ad evitare di commettere gli stessi errori, a che cosa servono i ricordi?

  6. #36
    Bannato L'avatar di GUNLUCKY
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    Citazione NamelessOne
    E se non ad evitare di commettere gli stessi errori, a che cosa servono i ricordi?
    Servono per smettere di soffrireO.O

  7. #37
    Utente L'avatar di NamelessOne
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    Citazione GUNLUCKY
    Servono per smettere di soffrireO.O
    Immagino "smettere di soffrire rifugiandovisi" (nei ricordi intendo)...
    Quindi mi sembra che tu, dicendo che non ti fai "corazze" attorno, voglia intendere che eviti di riesumare i ricordi, per evitare di correre il rischio di rifugiarti in loro perchè nel presente soffri, e potresti cedere alla tentazione di fuggirne...
    Si, possono essere usati anche per quello (e questo è uno dei pericoli che si può correre nell'utilizzarli), ma per quanto mi riguarda credo che il loro utilizzo "costruttivo" sia quello da me espresso prima...

    [Probabilmento ho frainteso il tuo pensiero...non farci caso]

  8. #38
    Utente L'avatar di Devil 87
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    Aspetto una lettura più attenta, però non saprei cosa dirti, hai scritto bene e giusto, non mi vengono appunti da farti se non rinnovarti la mia stima
    Si vive per scoprire nuova bellezza, di solito tanta quanta se ne dimentica.

    - Half Devil -

  9. #39
    Bannato L'avatar di GUNLUCKY
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    Citazione NamelessOne
    Immagino "smettere di soffrire rifugiandovisi" (nei ricordi intendo)...
    Quindi mi sembra che tu, dicendo che non ti fai "corazze" attorno, voglia intendere che eviti di riesumare i ricordi, per evitare di correre il rischio di rifugiarti in loro perchè nel presente soffri, e potresti cedere alla tentazione di fuggirne...
    Si, possono essere usati anche per quello (e questo è uno dei pericoli che si può correre nell'utilizzarli), ma per quanto mi riguarda credo che il loro utilizzo "costruttivo" sia quello da me espresso prima...

    [Probabilmento ho frainteso il tuo pensiero...non farci caso]
    No, guardare serenamente al proprio passato e andare aventi nel presente.
    Difficile da spiegare quindi non lo farò... sono momenti che ho vissuto ma che non mi suscitano altre emozioni se non un senso di serenità interiore
    Non hanno un utilizzo costruttivo per me, sono semplicemente ricordi.

  10. #40
    Utente in trasformazione L'avatar di Zì Palu
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    Nameless:
    “Preferiresti veder morire domani mattina quando esci per strada un bambino schiacciato da un tir per crescere e capire che la morte arriva spesso indipendentemente dalla tua volontà e che forse il Dio che preghiamo non ha pietà, o preferisci non vedere nulla perché così eviterai di svegliarti nel pieno della notte per i prossimi tre mesi tremando come una foglia?”…e la seconda parte: “Dal tuo punto di vista, quant’è alta la soglia del dolore che devi provare per decidere se continuare a guardare ed imparare, o distogliere lo sguardo per non spezzarti il cuore?”

    Posso risponderti con una questione personale: in effetti proprio riguardo l'esempio del bambino che viene messo sotto, mio padre è stato investito da un furgone circa un anno fa...non sentirti mortificato era solo un esempio e nn potevi saperlo.
    Cmq non mi spiace parlarne, anchè perchè fortunatamente è vivo e sta bene e perchè serve anche a me come sfogo!
    Non so dirti cosa mi sarebbe successo se fosse morto, so solo che conosco bene la sensazione di cui parli e non mi sveglio nel cuore della notte, ma che qualcun' altro al mio posto l' avrebbe fatto perchè ognuno reagisce in modo differente. Se mi ha fatto crescere? Sì, sicuramente e mi ha anche fatto scoprire un rapporto speciale con mio padre che ora è per me il mio migliore amico.
    E così qule potrebbe essere la soglia di dolore che posso sopportare? Ricordo che quando ho sentito che mio padre era stato investito ho pensato che sarebbe potuto essere morto e lì il mio cuore ha smesso per un istante di battere (è una cosa questa che ricordo distintamente), per poi riprendere. Ecco direi che in quell' attimo ho superato quella soglia e poi sono tornato e ho ripreso a vivere e direi che ognuno di noi può soppartare molto più al di là di quello che crede, l' unica cosa che cambia un uomo è la cattiveria dei suoi simili.
    Non dimenticerò mai che un dottore dopo l' incidente cercò di dirottare mio padre verso una clinica a pagamento per operarlo...Credo che quella sera avrei potuto commettere un omicidio (e non scherzo), fortuna che non ero presente ma mi è stato raccontato da mia madre dopo a casa!

    "Non c' è nulla di più pratico di una buona teoria"
    Albert Einstein
    ----------------------------------------------
    "Se ti concentri sul problema non troverai mai la soluzione...Guarda oltre..."
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  11. #41
    Utente L'avatar di NamelessOne
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    Citazione Zì Palu
    Nameless:
    “Preferiresti veder morire domani mattina quando esci per strada un bambino schiacciato da un tir per crescere e capire che la morte arriva spesso indipendentemente dalla tua volontà e che forse il Dio che preghiamo non ha pietà, o preferisci non vedere nulla perché così eviterai di svegliarti nel pieno della notte per i prossimi tre mesi tremando come una foglia?”…e la seconda parte: “Dal tuo punto di vista, quant’è alta la soglia del dolore che devi provare per decidere se continuare a guardare ed imparare, o distogliere lo sguardo per non spezzarti il cuore?”

    Posso risponderti con una questione personale: in effetti proprio riguardo l'esempio del bambino che viene messo sotto, mio padre è stato investito da un furgone circa un anno fa...non sentirti mortificato era solo un esempio e nn potevi saperlo.
    Cmq non mi spiace parlarne, anchè perchè fortunatamente è vivo e sta bene e perchè serve anche a me come sfogo!
    Non so dirti cosa mi sarebbe successo se fosse morto, so solo che conosco bene la sensazione di cui parli e non mi sveglio nel cuore della notte, ma che qualcun' altro al mio posto l' avrebbe fatto perchè ognuno reagisce in modo differente. Se mi ha fatto crescere? Sì, sicuramente e mi ha anche fatto scoprire un rapporto speciale con mio padre che ora è per me il mio migliore amico.
    E così qule potrebbe essere la soglia di dolore che posso sopportare? Ricordo che quando ho sentito che mio padre era stato investito ho pensato che sarebbe potuto essere morto e lì il mio cuore ha smesso per un istante di battere (è una cosa questa che ricordo distintamente), per poi riprendere. Ecco direi che in quell' attimo ho superato quella soglia e poi sono tornato e ho ripreso a vivere e direi che ognuno di noi può soppartare molto più al di là di quello che crede, l' unica cosa che cambia un uomo è la cattiveria dei suoi simili.
    Non dimenticerò mai che un dottore dopo l' incidente cercò di dirottare mio padre verso una clinica a pagamento per operarlo...Credo che quella sera avrei potuto commettere un omicidio (e non scherzo), fortuna che non ero presente ma mi è stato raccontato da mia madre dopo a casa!
    Mi fa piacere che tu riesca a parlarne...da me le cose che mi stanno dentro le devono estorcere con la tortura...
    L'esempio da me fatto, comunque, era voluto: intendo dire che ho volutamente trattato il tema "macchine" perchè è quello che sta sotto gli occhi di tutti, che coinvolge un po' tutti, e sul quale quindi si dovrebbe tendere a riflettere un po' di più...anche a me un po' di giorni fa è capitato di vedere una ragazza venire investita a pochi metri da me, e ha fatto un volo di 5 metri per aria perchè l'hanno presa a più di 50 km/h...la cosa non mi ha segnato moltissimo (sì è così...odio i comportamenti ipocriti che dicono "non la conoscevo ma è stata la cosa più scioccante che io abbia mai visto" solo per farsi "belli"), però mi ha fatto riflettere...
    Concordo che la soglia del dolore sia più alta di quello che ci immaginiamo (non per tutti però), ma resta il fatto che questa c'è, e una volta sorpassata si rimane segnati (nel bene o nel male che sia)...quindi, mia personale riflessione, credo che le "esperienze cattive" non le si debba andare a cercare, ma le si cerchi di evitare prima con tutte le proprie forze...già ci capitano senza che noi lo vogliamo, e se poi ce le si va pure a cercare si stà freschi!

  12. #42
    Bannato L'avatar di GUNLUCKY
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  13. #43
    Utente neuro semaforo L'avatar di Sherman
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    questa discussione e' molto interessante ti consiglierei di archiviarla.

  14. #44
    Utente in trasformazione L'avatar di Zì Palu
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    Citazione NamelessOne
    Mi fa piacere che tu riesca a parlarne...da me le cose che mi stanno dentro le devono estorcere con la tortura...
    L'esempio da me fatto, comunque, era voluto: intendo dire che ho volutamente trattato il tema "macchine" perchè è quello che sta sotto gli occhi di tutti, che coinvolge un po' tutti, e sul quale quindi si dovrebbe tendere a riflettere un po' di più...anche a me un po' di giorni fa è capitato di vedere una ragazza venire investita a pochi metri da me, e ha fatto un volo di 5 metri per aria perchè l'hanno presa a più di 50 km/h...la cosa non mi ha segnato moltissimo (sì è così...odio i comportamenti ipocriti che dicono "non la conoscevo ma è stata la cosa più scioccante che io abbia mai visto" solo per farsi "belli"), però mi ha fatto riflettere...
    Concordo che la soglia del dolore sia più alta di quello che ci immaginiamo (non per tutti però), ma resta il fatto che questa c'è, e una volta sorpassata si rimane segnati (nel bene o nel male che sia)...quindi, mia personale riflessione, credo che le "esperienze cattive" non le si debba andare a cercare, ma le si cerchi di evitare prima con tutte le proprie forze...già ci capitano senza che noi lo vogliamo, e se poi ce le si va pure a cercare si stà freschi!
    Concordo, effettivamente neanke a me avrebbe fatto un grande effetto se la persona investita nn fosse stato un mio parente. Non so come mai, certo la cosa ti dispiace, ma non ti "tocca". Di sicuro le "esperienze cattive" nn ce le andiamo a cercare perkè già sappiamo ke verranno da sole, quindi cerkiamo di "riposarci" nei momenti di tranquillità.
    Si sa, la vita è difficile spesso, ma imparare a superare le esperinze cattive ti fa crescere quindi direi ke sono fondamentali...
    Cmq ora vorrei tornare al discorso scuola preso poke pag prima in questo 3d.
    Il motivo è l' arrivo del pagellino ke dalle mie parti nn è stato un gran kè .
    Ora dico ke di sicuro nn sono un sekkione ma ke studio quello ke c'è da studiare, nn im modo superficile ma senza starci le ore...insomma sono nella media. Il dunque è questo:
    Frequento il quarto anno dell' ITIS a indirizzo informatico e la mia scuola è sotto ricostruzione perchè costituita completamente di amianto () quindi noi alunni siamo stati ospitati da un altro istituto. Premesso ke siamo più o meno tutti in difficoltà vista la mancanza dei laboratori (come fare a programmare in informatica, per esempio, senza computer? La prof cerca di aiutarci ma siamo troppi e se sbagliamo a fare il programma su un pezzo di carta nn lo sapremo mai, perkè nn possiamo farlo girare, e se lo compiliamo a casa ki ci dice dov' è l' errore se noi proprio nn lo troviamo?) ma ke nn lo voglio tirare avanti come giustificazione ma solo come dato di fatto oggettivo, ho due considerazioni.

    -In primo luogo il pagellino mi sembra una totale inutilità, fatta per allarmare i genitori prematuramente e per fare andare di corsa il programma: a metà di novembre già si è costretti a fare i primi compiti in classe, i prof sono costretti ad andare di corsa a spiegare un argomento per poi fare il suddetto compito in classe dato ke devono tenere il passo con le vautazioni per il pagellino e nn con la classe, ke magari potrebbe avere bisogno di più tempo. Senza contare il fatto ke dare un voto dopo solo tre mesi di scuola mi sembra inutile, visto ke i primi compiti in classe possono anke andare male ma ke nn mettono in pericolo l' anno scolastico. Certo servono per tenere informati i genitori prima ke i loro figlio metta in pericolo l'anno però per questo si possono organizzare incontri, fare firmare i compiti in classe, ma una scheda di valutazione come il pagellino mi sembra eccessiva (proprio sotto natale poi... )

    -In secondo luogo è da quattro anni ke noto l' inadeguatezza del sistema di istruzione superiore italiano. In pratica va benissimo solo ki studia da solo per ore sui libri perkè i prof non hanno il tempo di kiarire cosa nn si è capito e si è costretti a farselo da solo (e la colpa, come dicevo prima, secondo me è anke dei pagellini). Se nn è giusto ke gli studenti abbiano la "pappa pronta" dai prof nn mi pare neanke carino sentirmi dire "Potevi venire a scuola quel giorno ke ho spiegato l' argomento"
    "Ma ero a casa cn la febbre a 40 (ed è vero)"
    "Vabbè allora mi dispiace ma devi arrangiarti da solo! Non ho iltempo di rispiegare!!!"
    Io ke come ho detto nn sono un sekkione ma ke studio quello ke c' è da fare mi trovo in difficoltà perkè di sicuro nn mi riesco a mettere ore sui libri a casa, ma ho anke voglia di capire e faccio tutto quello ke è sufficiente...tutto ciò fa di me un caso singolare in quanto i miei compagni mi ritengono uno sekkione e
    i miei prof uno svogliato ( ). In pratica se mi fosse concessa l' opportunità di capire quello ke in cui sono rimasto indietro, per un motivo o per l'altro, nn avrei problemi, ma così nn è, e credo anke molti altri ke come me nn staranno ore sui libri ma di sicuro nn sono "asini"! (Figurarsi ke ai miei prof ancora nn sono stati pagati i corsi di recupero effettuati l'anno scorso e ke quindi quest' anno nn hanno molta voglia di farli, e come dare loro torto?).

    Voi dunque come la pensate sulla questione pagellino e tutto il resto?

    "Non c' è nulla di più pratico di una buona teoria"
    Albert Einstein
    ----------------------------------------------
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  15. #45
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    Citazione NamelessOne
    Dei tre che hai citato mi manca solo Fitche...
    Magari qualcosa in giro lo trovo
    Grazie del consiglio
    Lascialo perdere, è un ciarlatano.

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