ATENE - Due uomini tra i 20 e i 25 anni, non si sa se russi o albanesi, armati con una carabina, una pistola e forse una borsa contenente un ordigno esplosivo hanno sequestrato stamani all'alba alla periferia di Atene un autobus delle linee interurbane con 25 persone a bordo, che e' tuttora circondato dalle forze dell'ordine mentre i dirottatori hanno gia' rilasciato cinque ostaggi, tre donne e due uomini.
Ma poco dopo, la tensione e' salita quando uno dei sequestratori ha telefonato con un cellulare alla radio privata Alpha minacciando di ''far saltare in aria tutto'' se la polizia non si allontanera' subito dalla zona.
I dirottatori hanno chiesto di essere portati all'aeroporto e per questo vogliono un altro autista, perche' quello dell'autobus e' riuscito a fuggire nelle prime fasi del sequestro insieme al bigliettaio e a una passeggera.
In precedenza alla radio Alpha era giunta una telefonata di una persona che ha detto di essere uno dei sequestratori, di chiamarsi Hassan, di essere russo e di voler tornare in patria. Ma secondo altre fonti, i due potrebbero essere albanesi. Sul posto sono giunti sia l'ambasciatore di Albania sia diplomatici dell'ambasciata russa. Secondo la radio privata Skai, i sequestratori hanno anche chiesto un riscatto di un milione di euro. Mentre per la Tv privata Mega, la richiesta e' di un milione di dollari.
L'autobus, che collega Maratona alla capitale, e' stato sequestrato alle 05:45 (le 04:45 in Italia) alla fermata di Pikermi. Adesso e' fermo a Gherakas, alla periferia Nord orientale di Atene,sulla strada che conduce all'aeroporto Elefterios Venizelos, circondato da forze di polizia con tiratori scelti appostati nei dintorni e sorvegliato dall'alto da un elicottero. Tutte le tendine dei finestrini dell'autobus sono state chiuse dai sequestratori, per impedire alle forze dell'ordine di vedere cosa succede all'interno. Intorno alle 11:00 locali, una donna di nome Stella Mantara, anch'ella ostaggio, e' riuscita a telefonare alle emittenti Radio Skai e a Mega Tv ed ha affermato che i dirottatori hanno avanzato richieste in cambio della liberazione di passeggeri.
Le richieste sono: togliere un furgone della polizia posto di traverso davanti all'autobus e che blocca la strada e un nuovo autista che li porti all'aeroporto da dove vogliono partire per la Russia. ''Se la polizia accettera' tali richieste - ha aggiunto la donna - i dirottatori libereranno subito le donne (di cui non e' noto il numero), mentre gli uomini saranno liberati all'aeroporto''. Pochi minuti dopo - in un apparente segno di buona volonta' da parte dei due dirottatori -, dall'autobus e' uscito un primo passeggero (sembra malato di cuore) al quale hanno fatto seguito - in meno di 45 minuti - una donna, e quindi un altro uomo e un'altra donna insieme e, infine, un'altra donna, per un totale di cinque persone.
La tensione e' pero' improvvisamente aumentata verso le 12:30 quando uno dei dirottatori ha telefonato all'emittente radio Alpha minacciando di far esplodere ''tutto se la polizia non si allontanera' subito dalla zona''.
Frattanto si e' appreso che non ci sono cittadini italiani tra i 20 ostaggi ancora a bordo dell'autobus. Lo hanno riferito all'Ansa fonti dell'ambasciata d'Italia ad Atene dopo avere ricevuto assicurazioni in tal senso dal ministero dell'ordine pubblico ellenico.
http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/...330179078.html
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Cosa ne pensate? Secondo me non si tratta di un vero attacco terroristico, ma bensì una disperata azione portata avanti da qualche infimo criminale. Le squadri speciali elleniche non dovrebbero aver grossi problemi, e gli ostaggi tutto sommatto non sono in grave pericolo.
Spero che con il passare delle ore si arrendano e tutto finisca per il meglio. L'unico aspetto negativo è la difficoltà di un blitz: un pulmann è un ambiente molto difficile per effettuare blitz, se poi hanno dell'esplosivo in una sacca allora la situazione si fa veramente dura.
Tuttavia come ho già detto non sono dei terroristi o dei criminali professionisti, quindi magari tra qualche ora cedono e si arrendono.