RECENSIONE DI:
Mario Kart: Double Dash!!
Giocando a Super Mario Kart (SNES), i videogiocatori scoprirono un nuovo genere videoludico, che andava a piazzarsi in una strana posizione tra i generi preesistenti. Non era un semplice gioco di guida, non era neppure uno sparatutto e mostrava elementi di picchiaduro, soprattutto giocato in Multyplayer.
Se vi siete persi quel capolavoro, sarà meglio che leggiate interamente questa recensione; se al contrario avete già giocato a Super Mario Kart e possedete già un Gamecube, correte al negozio più vicino ed acquistate istantaneamente Mario Kart Double Dash!!. Siete stati avvisati.
MK:DD!!, per chi non lo sapesse, è un gioco di Go Kart, dove l’obiettivo principale è vincere delle gare, venir premiati con delle coppe sbloccando personaggi, stage e kart bonus. Tutto questo per invitare un amico/a in casa ed azzuffarsi a suon di gusci rossi, gusci versi, gusci volanti, gusci enormi, bucce di banana, palle di fuoco, uova verdi o rosa e quant’altro il colorato mondo Kart-oonesco di Nintendo può offrire. Confusi? Iniziamo allora dal principio.
Appena viene lanciato il gioco, appare il solito logo di Nintendo Gamecube seguito dal grido di Mario: “niiiiiiiiintendo, yuhaaaa!!!”. In un istante ci si ritrova davanti alla schermata di “press start”, e via con le modalità.
La modalità ad un giocatore offre il “Gran Premio”, sezione principale del gioco, ed il “Time Trial”; una modalità per chi ama trarre il massimo da ogni pista, da ogni curva, per chi ama migliorarsi e sfidare se stesso in una lotta contro il tempo… da lui stesso segnato come Record precedente.
Giocando nella modalità “Gran Premio”, sarà possibile intraprendere diverse serie di quattro circuiti; il “Trofeo Fungo”, il “Trofeo Fiore” ed il “Trofeo Stella”. In seguito potranno essere sbloccati il “Trofeo Speciale” ed il “Tour dei Trofei”, che vi immergerà in una lotta a testa bassa per vincere un campionato tra tutte e sedici le piste dell’intero gioco. Non vi basta? Ecco che entra in gioco il fattore P2, P3, P4, lan.
Mario Kart: Double Dash!! non è solo un’ottima esperienza in singolo, ma anche un ciclone in Multyplayer; e per questo, Nintendo ha pensato di stravolgere le regole del Mario Kart classico. Ricordate i testa a testa in Mario Kart 64? e le grandi Battaglie in Super Mario Kart? Bene; avete mai pensato che figata sarebbe giocare insieme; in due sullo stesso Kart? Ebbene, proprio questo è il cambiamento di maggior rilievo di questa nuova produzione Nintendo.
Sia in singolo che in multy sarete costretti a far “convivere” due personaggi sullo stesso Kart; ma dove in singolo saranno entrambi al controllo del giocatore, in doppio sarà necessario suddividersi i ruoli. Un pilota ed un gregario. Il pilota non dovrà fare altro che guidare e portare il Kart alla vittoria (consigliato ai giocatori più esperti), mentre il gregario si occuperà del lancio degli oggetti contro gli altri Kart e della gestione del contrappeso. Il lancio degli oggetti consiste nel piazzare nelle posizioni più pericolose le bucce di banana o nel tirare i gusci contro i Kart per fermarli o farli andare fuori pista. Il contrappeso, invece, tornerà utile al pilota nelle curve. Ovviamente, pilota e gregario potranno scambiarsi il ruolo in qualsiasi momento premendo contemporaneamente (in segno di accordo) il tasto Z.
Ma il multigiocatore offre anche divertenti sfide; come la “battaglia dei palloncini” (colpisci il nemico tre volte e vinci), “ruba il sole custode” (tieni l’oggetto del desiderio fino allo scadere del tempo) ed il “lancio di bob-ombe” (indovinate un po’ cosa bisogna lanciare).
In poche parole, Mario Kart non innova eccessivamente il genere che ha inventato e che continua ad evolversi verso il divertimento cooperativo e verso la distruzione in compagnia. Ed attenti ai bombardamenti inaspettati, potreste arrivare terzi dopo un’infame pioggia di guscibuccedibanbombesplosioniequant’altro all’ultimo giro, sulla linea del traguardo!!
Grafica.
Essenziale e cartoonesca; nessun effetto grafico di rara bellezza, nessun problema grafico di spessore. Nonostante tutto, lo stile si sposa col gioco e le esplosioni affatto realistiche sono una bellezza da vedere (se non siete voi le vittime). I modelli poligonali dei personaggi sono veramente ben fatti, come i dettagli che caratterizzano tutte le piste sparse per il Regno dei Funghi. Otto.
Sonoro.
Un tema musicale per ogni pista, come da tradizione. Come la grafica, nulla di eccezionale, ma comunque utile per gustare al meglio ogni metro di pista con l’allegria necessaria per terminarla (e per non scagliare il pad dopo un malvagio bombardamento alle spalle). Otto.
Gameplay.
Perfetto, il tutto è stato perfettamente calibrato per giocare sia in singolo che in multy, persino l’IA degli avversari.
Consigliato a tutti, e sono sicuro che non risulterà difficile controllare il Kart neppure a coloro che hanno appena impugnato un pad per la prima volta (o quasi, ho fatto provare anche a mamma). Ma anche i maestri del Pad avranno il loro da fare per abbattere quei dannati Kart avversi nelle difficoltà superiori. Nove.
Tempo.
Singolo: Quindici/Venti ore.
Multy: Eterno. Droga.
Sedici piste così ben caratterizzate, un ottimo parco personaggi e kart, una sfilza di competizioni differenti: cinque competizioni (Fungo/Fiore/Stella/Speciale/Tour) per quattro difficoltà (50/100/150cc + speculare) = venti competizioni totali da vincere per sbloccare il tutto. Poi, sotto con gli amici. Nove.
Nove su Dieci.
- Soul 1001