se per loro era così importante scrivere poesie, chi può dire che siano stati realmente dei falliti? Magari hanno vissuto tutta la vita facendo la cosa che amavano di più, altro che falliti.
se per loro era così importante scrivere poesie, chi può dire che siano stati realmente dei falliti? Magari hanno vissuto tutta la vita facendo la cosa che amavano di più, altro che falliti.
La poesia non sta morendo,è gia morta
Dimmi amore,
che ne sarà del nostro dolore,
quando colpito al cuore, non ne resterà che l'onore? O forse solo l'onere?
Al dì che mai sovviene è facile voltare lo sguardo altrove.
Ma quando sopraggiunge, che fare? Sorridere....sorridere......dilaniarsi dentro.......sorridere.
EXUDER
No, certo. Io parlavo in assoluto, nel senso che i grandi autori hanno dato materiale per educare le generazioni successive, i led zeppelin (ma ho preso loro perchè erano già stati citati, avrei potuto dire la musica di oggi in generale) no (o per lo meno non l'hanno ancora fatto )Mauro-k
La poesia non serve più. Oggi abbiamo la musica pop per darci il ritmo.
Ti faccio un esempio stupido, ma adatto alla situazione :iamalfaandomega
Anno 1994, nasce la Play Station, quella è la generazione che da il via alla nuova generazione ludica, che si svilupperà sempre più, anche con PS2 etc.
Ma se non torniamo indietro al commodore, al mastersystem, etc... non potremmo mai avere un quadro completo della situazione.
Quindi non bisogna dimenticare da dove arrivano i nostri videogiochi e in questo caso la nostra musica. Tutto trova le sue radici nella poesia, che non bisogna dimenticare, nè farla morire.
La tua firma supera il limite massimo di altezza (158 pixel). Ti invitiamo a leggere il regolamento per non ripetere l'errore.
Io scrivo poesie
Buon esempio.The Matrix
Ma il mondo gioca con la play, non col C64. Chi gioca coi vecchi sistemi è il retrogamer. Chi legge poesie è lo studioso. La poesia ha fatto il suo tempo ed è stata giustamente accantonata; non verrà cancellata, chi vorrà potrà ancora leggerla e scriverla, ma è stata sostituita da una sua forma più evoluta.
ciao ragà... bell'argomentoEyedol
allora la poesia... prima cosa distinguo tra grande produzione letteraria e dilettantistica (è un errore ma serve a considerare meglio la questione)
in tutte le epoche precedenti la poesia era largamente diffusa... prendiamo petrarca (un esempio cm tanti), scriveva e veniva pubblicato, ma nn veniva certo retribuito x ciò. divenne famoso e le sue opere sn considerate grandi produzioni letterarie.
oggi i costi d pubblicazione penso siano elevati e limitano il dilettante non già famoso, impedendigli quindi d fare della sua opera una discreta opera letteraria. quindi è il lato economico a limitarne la diffusione.
adesso, chi è il dilettante? ognuno d noi
anke io ho scritto qlcs.. tanti tra noi credo scrivano qlcs..
e credo sia x un semplice impulso personale
nel mio caso, ho scritto per il semplice desiderio d farlo.. magari è solo desiderio di raccontarmi, d raccontare le mie emozioni, in un altro modo, + suggestivo. e nn mi interessa che altri leggano qllo che scrivo, anzi evito.
sarà che sn introverso ma ho fatto leggere il tutto sl a un paio d persone.
è così x me... è un fatto personale
e credo che sia una cosa che vale x molte persone, cioè il fatto d scrivere senza alcun secondo fine, x puro diletto, x se stessi
ovviamente questo sempre secondo la mia modestissima opinione
<<|-AxGbl'87-|>>
"A caduta libera... in cerca di uno schianto"
quando trovero una delle mie massime,la vado subito a scrivereMauro-k
Vero l aspetto economico nn l avevo considerato,hai ragione..poi sono d accordo che sia una cosa che risiede in tutti in modo piu o meno evidente,spesso con essa ci si sfoga,spesso ci si racconta...il motivo per cui esist la poesia nn è certamente uno solo,sono d accordissimociao ragà... bell'argomento
allora la poesia... prima cosa distinguo tra grande produzione letteraria e dilettantistica (è un errore ma serve a considerare meglio la questione)
in tutte le epoche precedenti la poesia era largamente diffusa... prendiamo petrarca (un esempio cm tanti), scriveva e veniva pubblicato, ma nn veniva certo retribuito x ciò. divenne famoso e le sue opere sn considerate grandi produzioni letterarie.
oggi i costi d pubblicazione penso siano elevati e limitano il dilettante non già famoso, impedendigli quindi d fare della sua opera una discreta opera letteraria. quindi è il lato economico a limitarne la diffusione.
adesso, chi è il dilettante? ognuno d noi
anke io ho scritto qlcs.. tanti tra noi credo scrivano qlcs..
e credo sia x un semplice impulso personale
nel mio caso, ho scritto per il semplice desiderio d farlo.. magari è solo desiderio di raccontarmi, d raccontare le mie emozioni, in un altro modo, + suggestivo. e nn mi interessa che altri leggano qllo che scrivo, anzi evito.
sarà che sn introverso ma ho fatto leggere il tutto sl a un paio d persone.
è così x me... è un fatto personale
e credo che sia una cosa che vale x molte persone, cioè il fatto d scrivere senza alcun secondo fine, x puro diletto, x se stessi
ovviamente questo sempre secondo la mia modestissima opinione
mah...
sicuro è il fatto che in questa società di giovani fatta di discoteche, piercing e tatuaggi (che disprezzo) si trova MOLTO poco spazio per la poesia. Non piace neanche a me, proprio io non riesco a ricavare niente da una poesia e quando me le danno da studiare io lo faccio solo per dovere.
beh oh Boccaccio (anke poeta, x chi lo ignori) ha passato la vita a divertirsi (anke se nn c'erano le discoteche)Garet
cioè... nn dobbiamo immaginarci i poeti del passato cm gente fatta tutta d libri carta e penna... cavolo, sn esseri umani anke loro. facevano anke altro oltre a scrivere, se no si finiva nevrotici (e in effetti qlcno qsta fine pure l'ha fatta)
<<|-AxGbl'87-|>>
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