Sono affidabili le recensioni di riviste e co.? - Pag 3
  • In diretta da GamesVillage.it
    • News
    • -
    • In Evidenza
    • -
    • Recensioni
    • -
    • RetroGaming
    • -
    • Anteprime
    • -
    • Video
    • -
    • Cinema

Pag 3 di 4 PrimoPrimo 1234 UltimoUltimo
Visualizzazione risultati da 31 a 45 di 54

Discussione: Sono affidabili le recensioni di riviste e co.?

Cambio titolo
  1. #31
    Bananocrate L'avatar di giobbe
    Registrato il
    03-03
    Località
    Ankhmorpork
    Messaggi
    12.036
    Citazione flepa
    Non riesco a capire se sia una cosa positiva o negativa (per Dick che è uno dei miei autori preferiti)...
    Positiva, almeno in parte... perchè Dick molte volte univa a spunti geniali e temi profondi un discreto numero di ingenuità e di elementi di fantascienza un po' fessacchiotti. Discontinuo. A scrivere quanto scriveva lui credo sia del tutto normale.

  2. #32
    Filosofo L'avatar di Soul 1001
    Registrato il
    10-02
    Località
    Nosgoth
    Messaggi
    3.435
    Citazione PREDATOR SAGAT
    Vocabolario Garzanti : ["oggettivo" che concerne,che ha per fondamento la realtà per sé stessa.] La realtà dei fatti si manifesta per quella ke è,il problema sta nel percepirla e non è detto ke la percezione della stessa possa non essere obiettiva. Obiettivi non significa essere perfetti,ma imparziali,limitarsi a descrivere quello ke abbiamo davanti agli okki. Per affermare ke un gioco è una ciofeca non è necessario essere perfetti,altrimenti non si potrebbe più constatare niente perkè tutto è perfettibile.
    Certo, hai ragione in questo, ma una definizione come questa non si può applicare
    Ognuno percepisce le cose a modo suo, era questo il mio discorso di perfettibilità. ["oggettivo" che concerne,che ha per fondamento la realtà per sé stessa.]. Non vorrei entrare nella filosofia, ma la realtà cos'è? Oggettivismo o Soggettivismo? Vedo la realtà cosi come è (oggettivismo) o la realtà è come io la vedo (soggettivismo)? Il punto è che ognuno vede le cose a modo suo, e poi il difficile è scindere la realtà da quello che è per uno o per l'altro. Non vediamo tutti allo stesso modo, e per questo, riassumendo quello che hanno detto gli altri, è utile: leggere riviste, recensioni di "giocatori" in rete, disctuere su forum... per il semplice motivo che il numero (più ci si informa, meglio è) riduce l'incertezza di sbagliare e di avere una visione "distorta" e soggettiva del gioco. Ergo: Leggete riviste e internet, xkè SI, sono notizie attendibili. Ma più sono e meglio è (e se si conosce il recensore e il target è meglio).

    Credo che solo P.K. Dick fosse capace di estrarre da un contesto così implausibile e sconclusionato significati simbolici così pregnanti.
    Kojima no?
    Firma rimossa perchè supera i limiti imposti dal Regolamento (500x158pxl, 40KB di peso).

    lo staff.

  3. #33
    Utente L'avatar di costanet
    Registrato il
    10-03
    Messaggi
    4.463
    Citazione genomakiller
    Salve amici, ultimamente mi domando, sempre più spesso, se una persona che vuole acquistare un nuovo gioco possa fare affidamento sulle varie recensioni di riviste o siti vari...
    Cioè per voi sono davvero "indipendenti" e non "di parte" tutte queste persone?
    Io ci credo poco, prima mi fidavo (in particolare di una rivista che dovrebbe essere nota qui... ), ma da un pò anke qui ne ho visto di strane valutazioni...
    Attenzione, non voglio affermare che tutti i protagonisti delle varie recensioni siano "profumatamente ringraziati" se fanno una buona rece, ma sicuramente molto può dipendere dal gusto personale...insomma voi cosa ne pensate...
    L'argomento è interessante, in effetti si ha a volte la sensazione che certi voti siano di parte e si ha la sensazione che si possa fare di tutto per avere magari l'esclusiva di un gioco di grande hype oppure qualche pagina pubblicitaria in più da parte dei distributori.

    L'unica è affidarsi a riviste i cui collaboratori siano di provata capacità, non improvvisati ma che abbiano un background personale di lunga militanza, e che difficilmente giocherebbero la reputazione per cose di questo tipo.
    Un'altra strada è leggere su web tutte le recensioni e farne una media ponderata e, se possibile, provare le demo.
    Sto giocando: Uncharted waters Gioco su:PS3

  4. #34
    Bananocrate L'avatar di giobbe
    Registrato il
    03-03
    Località
    Ankhmorpork
    Messaggi
    12.036
    Citazione Soul 1001
    Kojima no?
    No.

  5. #35
    Bannato L'avatar di genomakiller
    Registrato il
    10-04
    Località
    Pornolandia Palermo
    Messaggi
    19.156
    Però c'è da dire che appunto perchè solitamente, e come è più logico, le recensioni (che siano di siti o riviste), vengono fatte da persone che apprezzano di più il genere, capita che le stesse siano diversissime, sia come voto finale (poco importante) sia per tutti i pregi e difetti elencati...

    PS - i voti li trovo troppo bugiardi, tipo GTA è un gioco divertentissimo, ma troppo pieno di bug da meritare il 10, lo stesso per KILLZONE, RE OUTBREAK, FABLE...ecc...

  6. #36
    Arcangelo Giustiziere L'avatar di Archangel Varyel
    Registrato il
    10-04
    Località
    Celestia
    Messaggi
    1.111
    Atteso che un gioco a 60 € non lo compro comunque per motivi filosofici, sono d'accordo sul fatto che chi scrive su un giornale ha comunque un punto di vista soggettivo, che non coinciderà con quello di un qualsiasi lettore.

    Se però lasciamo perdere la filosofia e guardiamo la cosa sotto un profilo strettamente affidabilistico (e quindi statistico) trovermo che difficilmente un gioco che prende il massimo dei voti su tutte le fonti potrà essere una schifezza e difficilmente un gioco riconosciuto da tutti come mediocre potrà appassionarci per molto. Ho detto difficilmente, il nocciolo del calcolo statistico-affidabilistico è tutto qua.

    Questo perchè le soggettività dei diversi redattori si incontrano tutte su un punto e allora è più probabile (anche se non è detto) che lì convergerà anche la nostra.

    E proprio come affidabilisticamente io decido che una marca di lampadine è buona se, dopo averne provate 100, ho riscontrato che 99 non si fulminano entro il tempo tecnico da me deciso (mentre se sono 50 a non fulminarsi decido che la marca non è buona), così anche per la rivista bisogna fissare una "soglia", in termini di numero di giochi su cui ci siamo trovati d'accordo coi redattori di quella rivista, per decidere se quella rivista "fa abbastanza per noi o no". Ciò non toglie che la singola lampadina potrebbe essere difettosa oltre ogni possibile controllo della casa produttrice e che su un gioco potremmo avere un'impressione completamente diversa da quella maturata da chi lo ha recensito.
    Siete stati solo più fortunati...

    Si può riflettere con due cose: uno specchio o un cervello.
    Se rompi lo specchio ti stai condannando a sette anni di sfortuna.
    Se rompi il cervello stai condannando gli altri a una vita di stupidaggini...


  7. #37
    Cthulhu Fhtagn L'avatar di Giovann
    Registrato il
    01-04
    Località
    R'lyeh
    Messaggi
    8.142
    Citazione genomakiller
    Salve amici, ultimamente mi domando, sempre più spesso, se una persona che vuole acquistare un nuovo gioco possa fare affidamento sulle varie recensioni di riviste o siti vari...
    Cioè per voi sono davvero "indipendenti" e non "di parte" tutte queste persone?
    Io ci credo poco, prima mi fidavo (in particolare di una rivista che dovrebbe essere nota qui... ), ma da un pò anke qui ne ho visto di strane valutazioni...
    Attenzione, non voglio affermare che tutti i protagonisti delle varie recensioni siano "profumatamente ringraziati" se fanno una buona rece, ma sicuramente molto può dipendere dal gusto personale...insomma voi cosa ne pensate...
    Secondo me bisogna innanzitutto guardare quanta pubblicità si fa il gioco: se se ne fa tanta probabilmente anche i recensori sono pagati per dire che è bello. Mentre se è un normale gioco tipo the black mirror, sacred o roba con poca pubblicita ci si puo fidare. Insomma voglio dire che il tutto dipende dai quanti soldi hanno i produttori da spendere in pubblicità. (non so se mi sono spiegato, ho fatto un casino)
    We walked alone, sometimes hand in hand,Between the thin lines marking sea and sand;
    Smiling very peacefully, We began to notice that we could be free,
    And we moved together... To The West

  8. #38
    THE VIRTUA SERGEANT L'avatar di PREDATOR SAGAT
    Registrato il
    11-04
    Località
    Cagliari "J6 ZONE"
    Messaggi
    6.644
    Citazione Soul 1001
    Certo, hai ragione in questo, ma una definizione come questa non si può applicare
    Ognuno percepisce le cose a modo suo, era questo il mio discorso di perfettibilità. ["oggettivo" che concerne,che ha per fondamento la realtà per sé stessa.]. Non vorrei entrare nella filosofia, ma la realtà cos'è? Oggettivismo o Soggettivismo? Vedo la realtà cosi come è (oggettivismo) o la realtà è come io la vedo (soggettivismo)? Il punto è che ognuno vede le cose a modo suo, e poi il difficile è scindere la realtà da quello che è per uno o per l'altro. Non vediamo tutti allo stesso modo, e per questo, riassumendo quello che hanno detto gli altri, è utile: leggere riviste, recensioni di "giocatori" in rete, disctuere su forum... per il semplice motivo che il numero (più ci si informa, meglio è) riduce l'incertezza di sbagliare e di avere una visione "distorta" e soggettiva del gioco. Ergo: Leggete riviste e internet, xkè SI, sono notizie attendibili. Ma più sono e meglio è (e se si conosce il recensore e il target è meglio).
    Ora ho capito meglio quello ke volevi dire,certo,è giusto! Sicuramente la definizione è d difficile applicazione,ma non la considero impossibile. A parte questo piccolo particolare,sono completamente d'accordo! Anke per quanto riguarda il discorso della pluralità delle fonti,approvo in pieno!Ank'io leggo riviste(quelle ke reputo valide,ovvio) e siti specializzati

  9. #39
    Utente L'avatar di Garland
    Registrato il
    01-05
    Messaggi
    273
    Citazione giobbe
    Sfuggono le motivazioni del villain,
    Se uno diventa pazzo, non penso che le sue azioni siano causate da motivi ben comprensibili.
    Pensa te se un giorno scoprissi di essere, almeno in un certo senso, il figlio del diavolo.
    Magari riusciresti a prenderla deffirentemente da Sephiroth.......ma penso sia un motivo sufficiente per uscire di senno.

    Tutto questo in un ambientazione che, come al solito, i giapponesi difficilmente riescono a gestire. Dalle prime fasi contenenti elementi steam punk davvero belli, si passa alla solita accozzaglia di elementi.
    L' eterogeneità di FF7 è una delle cose che più ho apprezzato, e sinceramente, penso che ci siano delle costanti negli ambienti di FF7: I classici paeselli ereditati dagli episodi a 16-8 bit, persi in FF8, (Nibelheim, bellissima, Rocket Town, Kalm Town, Wutai) e scenari che sembrano usciti da un fondale marino (Cità degli antichi, stupenda, North cave, ovvero il dugeon finale in alcune sue locazioni). Poi, tipici paesaggi pazzoidi dal sapore tipicamente giapponese (Gold Soucer) che servono solo a stemperare la serietà di FF7 (almeno presunta).
    Trovo che come ambientazioni FF7 sia il massimo in ambito videolitico.

    Riguardo il topic, io spesso mi baso sulle recensioni delle riviste online o no per decidere quale gioco acquistare, ma non di tutte quelle, solo di alcune che conosco bene e di cui mi fido.
    Tengo in considerazioni anche i pareri di alcuni giocatori che hanno gusti assimilabili ai miei.

  10. #40
    Bananocrate L'avatar di giobbe
    Registrato il
    03-03
    Località
    Ankhmorpork
    Messaggi
    12.036
    Citazione Garland
    Se uno diventa pazzo, non penso che le sue azioni siano causate da motivi ben comprensibili.
    Pensa te se un giorno scoprissi di essere, almeno in un certo senso, il figlio del diavolo.
    Magari riusciresti a prenderla deffirentemente da Sephiroth.......ma penso sia un motivo sufficiente per uscire di senno.
    Boh. A me pare un po' fessacchiotto come espediente.

    L' eterogeneità di FF7 è una delle cose che più ho apprezzato, e sinceramente, penso che ci siano delle costanti negli ambienti di FF7: I classici paeselli ereditati dagli episodi a 16-8 bit, persi in FF8, (Nibelheim, bellissima, Rocket Town, Kalm Town, Wutai) e scenari che sembrano usciti da un fondale marino (Cità degli antichi, stupenda, North cave, ovvero il dugeon finale in alcune sue locazioni). Poi, tipici paesaggi pazzoidi dal sapore tipicamente giapponese (Gold Soucer) che servono solo a stemperare la serietà di FF7 (almeno presunta).
    Trovo che come ambientazioni FF7 sia il massimo in ambito videolitico.
    Si, ma dal punto di vista di plausibilità di ambientazione l'accozzaglia di tanti elementi non giova. I giapponesi sembrano non averlo mai afferrato in pieno questo concetto. Armi da fuoco, balestre, magie, macchine a vapore, computer... una ambientazione deve essere sviluppata in maniera davvero coerente per far coesistere questi elementi. I giappo solitamente manco ci provano. Sotto questo aspetto sono troppo esteti e poco riflessivi.

  11. #41
    Utente L'avatar di Garland
    Registrato il
    01-05
    Messaggi
    273
    Citazione giobbe
    Boh. A me pare un po' fessacchiotto come espediente.
    A me invece pare un bell'espediente, quale nemico peggiore di uno completamente pazzo? Come Kefka di FF6, solo che lascia la schizzofrenia in favore di un trauma che non gli intacca la sua lucidità nel perseguire i suoi scopi, riuscendo a mantenere una certa "eleganza oscura" e rendendolo in grado di prendersi "intelligentemente" gioco di Cloud e i suoi amici
    Spoiler:
    nonostante all'inizio sia lui a rimanere fregato

    E per far un personaggio pazzo, non vedo niente di meglio che fargli crollare il suo passato, in un modo così doloroso: mi è piaciuto molto la scena in cui Seph, nel reattore a Nibel scopre di essere il
    Spoiler:
    risultato di un esperimento: più che stupore e tristesta nelle sue parole traspare un certo disgusto, un disprezzamento totale di quello che è portandolo inconsciamente a crearsi una barriera che lo difendesse dal pensiero di essere il risultato di un mero esperimento, ovvero autoproclamandosi figlio di un essere "superiore", anche se sa bene che in realtà le cose siano diverse

    Inoltre questo espediente riesce anche nel rendere ambigui i sentimenti che si provano per lui: si passa dallo sprezzo per quello che combina a causa della sua follia, a compassione per quello che gli è capitato.




    Si, ma dal punto di vista di plausibilità di ambientazione l'accozzaglia di tanti elementi non giova. I giapponesi sembrano non averlo mai afferrato in pieno questo concetto. Armi da fuoco, balestre, magie, macchine a vapore, computer... una ambientazione deve essere sviluppata in maniera davvero coerente per far coesistere questi elementi. I giappo solitamente manco ci provano. Sotto questo aspetto sono troppo esteti e poco riflessivi.
    Sinceramente non vedo perchè armi da fuoco, macchine a vapore e magia non possano andare insieme. Preferisco un mondo pieno di contrasti, che rispecchia il nostro mondo, che il solito paesaggio di stampo Tolkeniano, che ritengo ormai troppo abusato.
    Su una cosa però ti dò ragione, ovvero sul contrasto macchine a vapore e tecnologia avanzata, è insensato ma il risultato che danno lo trovo molto piacevole, tanto che amo avere ambienti come midgar e i reattori mako.
    Ultima modifica di Garland; 19-01-2005 alle 14:01:07

  12. #42
    /Metallo insidE\ L'avatar di rusty_cage
    Registrato il
    12-04
    Messaggi
    1.045
    Citazione giobbe
    I siti sono più o meno indipendenti. Ma ogni sito può dare un taglio diverso alle valutazioni: dare un peso ad un paramentro piuttosto che un altro, puntare sulla giocabilità o sull'innovatività o così via... le riviste non le reputo quasi mai attendibili: PSM o XMU, per esempio, sono eccessivamente schierate per i miei gusti. Ma con una panoramica di recensioni web puoi farti la tua idea precisa e approssimativamente corretta del titolo.
    Il bibliotecario ha ragione, basta avere un po' di pazienza e farsi un giro sul web alla ricerca di tutte le info e recensioni che riguardano il gioco che si intende acquistare per farsene almeno un' idea ed evitare di spendere 4/5 euri per una rivista che poi deve anche farti ancazzare perchè la reputi troppo schierata...questo è quello che è accaduto a me. Se proprio voglio prendere un gioco che non posso provare sento un po' le opinioni sui forum dove chi giudica un gioco non lo fa per secondi fini pur rischiando di essere di parte solo perchè appassionato di quel tal titolo!

  13. #43
    Bananocrate L'avatar di giobbe
    Registrato il
    03-03
    Località
    Ankhmorpork
    Messaggi
    12.036
    Citazione Garland
    A me invece pare un bell'espediente, quale nemico peggiore di uno completamente pazzo?
    Un villain di spessore, insomma.

    Come Kefka di FF6, solo che lascia la schizzofrenia in favore di un trauma che non gli intacca la sua lucidità nel perseguire i suoi scopi, riuscendo a mantenere una certa "eleganza oscura" e rendendolo in grado di prendersi "intelligentemente" gioco di Cloud e i suoi amici
    Spoiler:
    nonostante all'inizio sia lui a rimanere fregato

    E per far un personaggio pazzo, non vedo niente di meglio che fargli crollare il suo passato, in un modo così doloroso: mi è piaciuto molto la scena in cui Seph, nel reattore a Nibel scopre di essere il
    Spoiler:
    risultato di un esperimento: più che stupore e tristesta nelle sue parole traspare un certo disgusto, un disprezzamento totale di quello che è portandolo inconsciamente a crearsi una barriera che lo difendesse dal pensiero di essere il risultato di un mero esperimento, ovvero autoproclamandosi figlio di un essere "superiore", anche se sa bene che in realtà le cose siano diverse

    Inoltre questo espediente riesce anche nel rendere ambigui i sentimenti che si provano per lui: si passa dallo sprezzo per quello che combina a causa della sua follia, a compassione per quello che gli è capitato.
    Sinceramente io l'ho visto come un tizio fatto di pallette che ad un certo punto impazzisce. Cacchio, dal presunto cattivo di paragone mi aspetterei un po' di più.


    Sinceramente non vedo perchè armi da fuoco, macchine a vapore e magia non possano andare insieme. Preferisco un mondo pieno di contrasti, che rispecchia il nostro mondo, che il solito paesaggio di stampo Tolkeniano, che ritengo ormai troppo abusato.
    Paesaggi di stampo Tolkeniano sono assai rari. Il fantasy dozzinale prodotto ultimamente ha la tendenza ad essere troppo saturo di elementi, con mancanza evidente di plausibilità. L'ambientazione, quello che non capiscono i giapponesi, non è una cornice. Se non è particolramente bella non si nota, se è approssimativa e arbitraria stona, ma se ha consistenza fa rendere il gioco il doppio.
    E, credimi, il tecnofantasy è già di per se assai logora come ambientazione. Quanto alla gestione della magia all'interno di un mondo ci sono riusciti, fino a questo momento, solo due autori a contestualizzarla: Tolkien, con una ambientazione assolutamente a basso tasso magico (Gandalf, un Istari, semidio fra gli uomini in 1000 e passa pagine crea una luce ed evoca un fuoco) e Pratchett, in un mondo plasmato dalla magia, in maniere ovviamente drasticamente opposte.

    Su una cosa però ti dò ragione, ovvero sul contrasto macchine a vapore e tecnologia avanzata, è insensato ma il risultato che danno lo trovo molto piacevole, tanto che amo avere ambienti come midgar e i reattori mako.
    E' per questo che solitamente i mondi dei jrpg li vedo solo come ammasso di locazioni e non di mondi plausibili.

  14. #44
    Utente L'avatar di Garland
    Registrato il
    01-05
    Messaggi
    273
    Citazione giobbe
    Un villain di spessore, insomma.
    Si, lo è.
    Mi pare più motivata la sua follia che non i motivi che spingoni i dark jedi ad abbracciare il lato oscuro della forza o un Sauroman a diventare servo di Sauron. (cmq parlo del film, sò che il libro è abbastanza diverso)

    Sinceramente io l'ho visto come un tizio fatto di pallette che ad un certo punto impazzisce. Cacchio, dal presunto cattivo di paragone mi aspetterei un po' di più.
    Invece il suo trauma è perfettamente reso, e ti ho spiegato perchè.

    Paesaggi di stampo Tolkeniano sono assai rari. Il fantasy dozzinale prodotto ultimamente ha la tendenza ad essere troppo saturo di elementi, con mancanza evidente di plausibilità. L'ambientazione, quello che non capiscono i giapponesi, non è una cornice. Se non è particolramente bella non si nota, se è approssimativa e arbitraria stona, ma se ha consistenza fa rendere il gioco il doppio.
    Io li vedo riproposti in ogni GDR, quelli occidentali.
    E personalmente arrivano a nausearmi facilmente.

    E, credimi, il tecnofantasy è già di per se assai logora come ambientazione. Quanto alla gestione della magia all'interno di un mondo ci sono riusciti, fino a questo momento, solo due autori a contestualizzarla: Tolkien, con una ambientazione assolutamente a basso tasso magico (Gandalf, un Istari, semidio fra gli uomini in 1000 e passa pagine crea una luce ed evoca un fuoco) e Pratchett, in un mondo plasmato dalla magia, in maniere ovviamente drasticamente opposte.
    Sinceramente non capisco cosa si possa chiedere di più a FF7 sotto questo aspetto. Arriva anche a spiegarti come nasce la magia, da dove deriva, come si evoca e come e in quali forme può essere utilizzata . Ed integra pure la storia del mondo e della magia con la giocabilità (materia system)

    E' per questo che solitamente i mondi dei jrpg li vedo solo come ammasso di locazioni e non di mondi plausibili.
    Io raramente vedo in un videogioco una spiegazione tanto dettagliata delle regole che gestiscono il mondo e quella realtà.
    Non mi parlare di libri, è chiaro che la complessità di un buon romanzo sia irraggiungibile per un videogioco.
    Ultima modifica di Garland; 19-01-2005 alle 19:28:13

  15. #45
    Bananocrate L'avatar di giobbe
    Registrato il
    03-03
    Località
    Ankhmorpork
    Messaggi
    12.036
    Citazione Garland
    Si, lo è.
    Mi pare più motivata la sua follia che non i motivi che spingoni i dark jedi ad abbracciare il lato oscuro della forza o un Sauroman a diventare servo di Sauron. (cmq parlo del film, sò che il libro è abbastanza diverso)
    Saruman (Sauroman?) Il Bianco diventa così com'è per uno scopo ben preciso, che non è la follia, benchè la scelta che poi compirà lo porterà sulla strada della pazzia. Saruman è una interpretazione Tolkeniana del mito del Faust. Egli infatti, non contento del sapere a sua disposizione (eppure immenso, essendo egli un Istari, quindi una semidivinità), inizia a studiare gli artifici del nemico per scandagliarne i segreti. Infine si allea con esso per acquisire maggior potere, ma il diavolo quando stipula un patto chiede una contropartita. Da Bianco egli cambia il proprio titolo in Multicolore.

    E' la concezione Tolkeniana di Male, assolutamente classica e coerente. Melkor, il Valar (Dio) malvagio, era il più potente fra i Valar, ma per questa sua potenza egli desiderava imporre la sua visione del mondo a Iluvatar (padre dei Valar). Non era malvagio, ma la sua sete di potere lo portò ad assumere forme nere e fosche: diventò quindi malvagio. Sauron era servitore di Melkor, ma anch'egli era uomo nobile e giusto. Fu corrotto anch'egli da Melkor, anche se successivamente per un periodo (quando Numenor non era stata ancora distrutta) si riavvicinò alla sua natura originale. Anche gli orchetti non sono altro che elfi e umani corrotti da Melkor e (dopo la sua dipartita) Sauron.
    Il Male come degenerazione del bene. Semplice, pulito, classico. Una coerenza narrativa che coinvolge ere di storia.
    Concezione classica abbracciata, in maniera più elementare, anche dal signor Lucas.
    I Jedi Malvagi non impazziscono. Semplicemente subiscono l'influsso della Forza in due modi: avendo poteri immani sono più soggetti all'ira distruttiva, ma se usano troppo la Forza finiscono per diventarne schiavi. E' una spirale da cui una volta imbroccata è difficile uscirne: diventi un dio fra gli uomini perchè hai la Forza, ma l'uso della forza assorbe la tua umanità.


    Invece il suo trauma è perfettamente reso, e ti ho spiegato perchè.
    Temo che tu non l'abbia fatto o che, quanto meno, tu debba mostrarti più convincente. Perchè, come l'ho vista io, Sephiroth è semplicemente un debole. Patetico. Se fino a questo momento hai campato tranquillamente e sei rispettato da tutti per quel che sei, impazzire semplicemente perchè scopri da dove vieni realmente non lo trovo un elemento di spessore. Uno è quel che è, quel che vuole essere. L'attacco di ira distruttiva di Sephiroth l'ho vissuto come un evento implausibile e poco convincente.

    Io li vedo riproposti in ogni GDR, quelli occidentali.
    E personalmente arrivano a nausearmi facilmente.
    Cosa?

    Sinceramente non capisco cosa si possa chiedere di più a FF7 sotto questo aspetto. Arriva anche a spiegarti come nasce la magia, da dove deriva, come si evoca e come e in quali forme può essere utilizzata . Ed integra pure la storia del mondo e della magia con la giocabilità (materia system)
    Perchè non è soddisfacente. Perchè è vago. Beninteso, a partire da D+D e quasi ogni forma di gioco di ruolo, cartaceo o non, tende a semplificare e a presentare un concetto di magia eccessivamente omogeneizzato. Probabilmente solo i Maghi della white wolf possono essere soddisfacenti, sotto questo punto di vista.

    Io raramente vedo in un videogioco una spiegazione tanto dettagliata delle regole che gestiscono il mondo e quella realtà.
    Non mi parlare di libri, è chiaro che la complessità di un buon romanzo sia irraggiungibile per un videogioco.
    Questo punto non è affatto chiaro. Può essere fatto. Non lo si vuol fare, tutto qui. Eppure, fatto bene, un videogioco potrebbe offrire spunti più profondi di un libro o un film introducendo la variabile della scelta. Ma scelta e jrpg sono due termini che non possono coesistere in una frase, se non con un elemento di negazione.

Pag 3 di 4 PrimoPrimo 1234 UltimoUltimo

Regole di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •