Essendo tu un professore non ti devo insegnare niente
, però su Libero di Domenica 9 Gennaio 2005 c'è un'intervista a Pino Rauti, esponente storico dell'Msi.
L'oggetto in questione era il saluto romano di Paolo Di Canio
Ne riporto una parte che è la più interessante.
In particolare la parte in grassetto.
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Giornalista: Questa è bella. Ma non è il saluto del ventennio, dell'Italia in guerra?
Rauti: Lo è diventato dopo. Ma ha radice antichissime, secolari. Risale all'antica Roma. Basta vedere tutte le statue romane. Non hanno il braccio teso in avanti?
Giornalista: In effetti si.
Rauti: Era il saluto dei legionari e aveva un significato di non belligeranza.
Giornalista: Adesso esagera.
Rauti: Ma è cosi'. Il braccio teso in avanti col palmo della mano aperto verso il basso sta a dimostrare che non si ha niente con sè che può offendere o colpire. Dicevano Ave! e mostravano la mano vuota.
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Giornalista: Mentre il saluto nazista invece..
Rauti: Quello è tutta un'altra cosa, è legato a una mitologia che nulla ha a che fare con quella fascista. Oltretutto è molto più recente.
Giornalista: Insomma il saluto nazista è una brutta copia di quello romano.
Rauti: non c'è dubbio. Non a caso tutti i movimenti fascisti europei adittarono il saluto romano. La falange spagnola, per esempio.
Giornalista: Ci faccia un ripasso. La differenza tra i due?
Rauti: E' una questione di altezza. In quello romano il braccio è dritto, ma punta verso l'alto.
In nazista è frontale, ma pià basso, all'altezza della spalla.
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Giornalista: Confessi. Lei lo fa ancora.
Rauti: Certo. In occasione di cerimonie particolare: quando ci sono messe in memoria dei caduti o ricorrenze particolari.
Girnalista: E non ha paura di essere denunciato? Il filmato con Di Canio che tende il braccio finirà alla procura di Roma. Si ipotizza il reato di apologia del fascismo.
Rauti: Di Canio può stare tranquillo. C'è una sentenza della Cassazione proprio su questo.
Giornalista: Quale?
Rauti: Risale agli anni Sessanta. Durante le nostre manifestazioni spesso siamo stati denunciati per il saluto romano. La Cassazione ha stabilito che quel gesto, per le sue ascendenze storiche, non è in sè apologia del fascismo.
Giornalista: Insomma è il saluto della pace. Lo consiglia ai pacifisti?
Rauti: Perchè no.
P.S. cmq l'anno del vi ho purgato era il derby di ritorno del 99 campionato in cui arrivammo secondi