L'E3 secondo Andy1986
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Discussione: L'E3 secondo Andy1986

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    L'E3 secondo Andy1986

    Riporto qui alcune mini anteprime, volontariamente molto corte, ti alcuni titoli assegnatomi, di circa 3000 caratterli l'una:

    Kingdom Hearts 2

    Alcuni anni fa Square-Enix (allora ancora Squaresoft) prese in contropiede critica ed appassionati di tutto il mondo, annunciando Kingdom Hearts, un Gioco di Ruolo d’azione che avrebbe visto come protagonisti, oltre a characters inediti, anche personaggi provenienti dai vari Final Fantasy, ma soprattutto dall’universo Disney, sul quale il gioco si sarebbe basato moltissimo in quanto ad ambientazione. Vedere l’eroe del gioco, il giovane Sora, affiancato da personaggi Disney come Pippo e Paperino, aveva fatto torcere il naso a parecchi appassionati, schifati dalla presunta impostazione infantile del prodotto. Quest’ultimi videro la loro opinione mutare graduatamene alla pubblicazione delle prime immagini e dei primi filmati del gioco. In fondo, combattere contro Sephiroth, in un arena greca in pieno stile “Hercules”, al fianco di Paperino e Pippo, non era poi tanto male !
    Ed infatti Kingdom Hearts si rivelò un gioco molto valido, che proponeva un aspetto grafico di alto livello, un battle system ben realizzato, e naturalmente una trama coinvolgente ed intrigante, come Square ci ha abituato sin dall’inizio dei tempi. L’unico difetto significativo risiedeva nel mal funzionamento della telecamera, che si spera verrà gestita meglio in KH2.
    Alcuni mesi fa abbiamo assistito all’uscita di un capitolo “d’intermezzo” per Game Boy Advance, che si pone, cronologicamente parlando, tra i fatti accaduti in Kingdom Hearts e quelli che avverranno nel suo seguito per PlayStation2. Grazie a questa edizione siamo venuti a conoscenza di alcuni piccoli dettagli, come ad esempio l’identità dei misteriosi tizi incappucciati, apparsi in alcuni trailer. Quest’ultimi fanno parte di un organizzazione, chiamata “Organizzazione” (il nome non è certamente originale), diretta da un losco individuo, che alcuni credono essere Ansem.
    L’attesa dei fans non è però stata placata: sono passati più di due anni dal primo episodio, ed è quindi lecito aspettarsi l’uscita del sequel in tempi brevi.

    Il gioco sostanzialmente non subirà particolari rivoluzioni, nemmeno per quanto riguarda il sistema di gestione degli scontri, al quale verranno però applicate alcune modifiche. Oltre naturalmente a nuovi mondi esplorabili, e ad una serie di nuovi personaggi che incontreremo durante le nostre avventure, avrete la possibilità di unirvi, per breve tempo, ad uno dei vostri compagni, usufruendo così di una potenza devastante, che necessita di essere sfruttata al massimo durante la trasformazione. Durante questo mutamento di aspetto, infatti, Sora avrà l’opportunità di esibirsi in devastanti combo volanti, grazie anche alle nuove caratteristiche dei keyblade, di cui il nostro eroe entrerà momentaneamente in possesso. Come in passato, ritornano ancora abilità e attacchi speciali, che sapranno rendere ancora più variata l’esperienza di gioco.

    Il nuovo trailer mostrato all’E3 ci ha consentito di venire a conoscenza di alcuni nuovi aspetti del gioco, quali ad esempio la presenza del capitano Jack Sparrow e del suo relativo “scenario”, ovvero quello visto nel lungometraggio “La maledizione della prima luna”.
    La parte iniziale del trailer inizia ritraendo il volto di Ansem, l’antieroe presente nel primo KH, seguito dall’immagine di un ragazzo e di una giovane ragazza seduti ad un tavolo.
    Successivamente vengono riconfermate molte delle ambientazioni viste nel prequel, seguito dal già sopraccitato mondo di Jack Sparrow. Impressionante, ma anche esilarante, la scena seguente, che vede i nostri eroi impegnati in un’epica battaglia, supportati da una riproduzione digitale perfetta di Johnny Depp. Spettacolo.

    Fanno ancora capolino le gummi ship gestite da Cip & Ciop, indispensabili per lo spostamento tra i vari livelli di gioco. Square-Enix promette però una sessione di gioco riguardante queste navicelle notevolmente migliore rispetto a quanto visto in passato, dove erano protagoniste di una parte del gioco molto anonima.

    Se, come annunciato dai creatori, Kingdom Hearts 2 riuscirà a correggere i difetti del predecessore, ed introdurrà tutte le novità annunciate, ci troveremo sicuramente di fronte ad un Action RPG di altissimo livello. Speriamo di ottenere presto nuovi dettagli, quali ad esempio una data d’uscita, che è ancora fissata per un generico “fine 2005” nella Terra del Sol Levante.

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    SOCOM 3 : US NAVY SEALs

    I primi due capitoli di SOCOM sono stati particolarmente apprezzati per la loro componente online, che da sola è riuscita a risollevare le sorti del gioco in rete su PlayStation2 in Europa, vista la mancata uscita di Final Fantasy XI nel vecchio continente, che rappresentava il vero cavallo di battaglia di SONY in questo settore.
    Nelle passate settimane Zipper Interactive ha illustrato alla stampa alcuni nuovi aspetti del gioco. Siamo dunque venuti a sapere dell’introduzione di alcuni veicoli che saranno presenti in SOCOM3, e della nuova e raffinata intelligenza artificiale, che dovrebbe contraddistinguere le sessioni di gioco in singolo. Purtroppo però non fu spesa nessuna parola riguardo a quella che è sostanzialmente la modalità principale del gioco, ovvero l’online gaming.

    Ebbene, oggi siamo in grado di fornivi quale dato in più. Nel terzo capitolo della saga sarà ora possibile mettere in atto battaglie alle quali potranno accedere fino a 32 giocatori contemporaneamente sulla stessa mappa, contro i 16 dei primi due SOCOM. Di conseguenza, anche le mappe subiranno un massiccio restyling, diventando inevitabilmente più grandi. Il numero maggiore di soldati in gioco, affermano gli sviluppatori, aprirà la strada a tutta una nuova serie di strategie tattiche, rese possibili dal nuovo numero di unità che possono essere impiegate. Per quanto riguarda appunto le mappe, si sa ora con certezza che saranno in totale 12, e tutte inedite. Dimenticatevi quindi i vecchi livelli, perché non saranno più inclusi nel nuovo SOCOM. Questo comportamento da parte dei creatori del gioco è dovuto al fatto che Zipper Interactive vuole che i giocatori partano tutti dallo stesso livello di esperienza, evitando così che gli assidui frequentatori dei primi due capitoli la facciano da padroni sin dall’inizio.

    I veicoli sopraccitati faranno la loro apparizione prevalentemente durante il gioco in single-player, ma saranno disponibili anche in 7 mappe dedicate al gioco online. I giocatori saranno quindi in grado di scatenarsi in rete a bordo di camion, carri armati, barche, elicotteri ed altro ancora. Non abbiate in ogni modo il timore di vedere tramutarsi SOCOM in una sorta di Twisted Metal Black, visto che gli sviluppatori rassicurano che il raggio d’azione dei veicoli sarà circoscritto, e che comunque il gioco predilige ancora il combattimento sulle proprie gambe, visto che essere a bordo di un veicolo significa trovarsi terribilmente esposti al fuoco nemico.

    Saranno inoltre disponibili anche due nuove modalità di gioco: “Control” e “Convoy”. In “Control” saranno sparsi per la mappa alcuni check points, e la prima squadra che li avrà raggiunti tutti, o che ucciderà tutti gli avversari, conquisterà la vittoria.
    Anche se può sembrare un compito facile, compiere queste azioni sotto il fuoco nemico non è per niente scontato, ed è quindi necessario valutare bene la situazione prima di agire.
    Ogni giocatore avrà la facoltà di vedere sulla propria mappa tutti i control points, ed il colore della squadra che li avrà conquistati. Vista la vastità delle nuove aree di gioco, sarà necessario un minimo di organizzazione nel difendere i propri punti e nell’attaccare quegli avversari. Una tattica troppo offensiva infatti lascerebbe in balia del nemico la propria zona.

    L’altra nuova modalità, Convoy, focalizza la propria attenzione su un altro aspetto. Una squadra dovrà agire offensivamente, mentre l’altra lavorerà ai fini di difendersi al meglio. Come è lecito aspettarsi, l’obiettivo della squadra volta ad un azione offensiva sarà quello di conquistare la base nemica, stavolta con l’ausilio soprattutto di alcuni veicoli pesanti. Quest’ultimi dovranno però essere usati con un minimo di cautela, visto che se saranno distrutti dalle forze nemiche la vittoria andrà agli avversari.
    Se comunque i veicoli non dovessero essere di vostro gradimento, Zipper Interactive fa sapere che al momento della creazione della partita sarà possibile escluderli completamente, tornando così alle vecchie abitudini.

    Come chi di voi ha giocato ai precedenti capitoli ben saprà, giocare online significa soprattutto giocare in un clan. Al servizio di questi gruppi di giocatori, Zipper metterà a disposizione alcune novità interessanti, a partire dal ranking dei clan e dei giocatori. Ci sarà naturalmente ancora una classifica come in passato, ma saranno di tipologie diverse: dedicate ad alcuni tipi di mappe, relative ad un lasso di tempo preciso, riguardanti solo alcune modalità, e così via.
    La gestione delle sfide tra clan sarà inoltre molto più agevolata che in passato, grazie ad un sistema interno del gioco che permetterà di contattare direttamente altri gruppi di giocatori, e proporre loro uno scontro.

    Con tutte queste nuove caratteristiche, sembra che SOCOM 3 rappresenterà ancora il punto di riferimento per gli appassionati di gioco online su PlayStation 2. Come chicca finale vi annunciamo la connettività con il capitolo “SOCOM: U.S. Navy SEALs Fireteam Bravo” per PSP, che permetterà di sbloccare extra aggiuntivi su entrambe le versioni.

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    The Legend of Zelda

    Sono passati tre anni dall’ultima presentazione di un capitolo di Zelda in forma giocabile durante un E3 di Los Angeles.
    Ai tempi, “The Legend of Zelda: The Wind Weaker” aveva stupito la critica ed i suoi fans sparsi per il mondo grazie al suo stile da cartone animato, basato su una grafica in cel-shading, impiegata in maniera superba. Questo stile venne adottato a causa delle giovane età di Link in quell’avventura, e la grafica ne ricalcava appunto la fanciullezza.
    Naturalmente The Wind Weaker fù un successo, sia per quanto riguarda i commenti della critica che per il numero di copie vendute, che superò addirittura il record conseguito da Majora’s Mask.

    La prossima avventura di Link lo vedrà in una veste decisamente più matura, la quale sembra essere rispecchiata dallo stile grafico adottato, e che abbiamo potuto ammirare nei pochi screen mostrati al pubblico. Il look del protagonista è infatti fondamentale ai fini del successo commerciale del gioco, visto che alcuni utenti avevano snobbato The Wind Weaker a causa della sua resa grafica, reputata ingiustamente infantile.
    A parte il brevissimo trailer dedicato alla nuova avventura targata Zelda, Nintendo è stata veramente molto riservata riguardo al suo prossimo gioiello. Ogni informazione a noi pervenuta risulta infatti molto vaga, e lascia sempre un alone di mistero.
    Le novità che il nuovo “The Legend of Zelda” propone sembrano comunque parecchie: lo stile è ora volto al realismo, il mondo sarà parecchio più vasto di quanto non lo fosse nel precedente capitolo, i personaggi saranno dotati di maggiori dettagli e, grazie al nuovo motore grafico, gli effetti particellari e di luce si sprecheranno. Come è sempre accaduto dal passaggio da uno Zelda all’altro, anche questa volta le migliorie sul piano estetico non saranno indifferenti.
    I trailer rilasciati sembrano inoltre mostrare una giocabilità molto simile a quanto visto in passato, con il solito sistema di combattimento basato sul “lock on fight system”, già incontrato negli scorsi capitoli. Inoltre Link potrà pescare, appendersi, scivolare, andare a cavallo, e compiere tutta una serie di nuove azioni. Anche su questo versante, quindi, di nuove caratteristiche ce ne saranno parecchie, ed una più interessante dell’altra.

    Ad ogni modo Nintendo non ha voluto certo rivoluzionare la serie. “Non è infatti necessario aggiustare ciò che non è ancora rotto”, affermano gli sviluppatori, e sembra che questa promessa sia stata mantenuta.
    Naturalmente sono state implementate delle novità: ora Link può cavalcare parecchi tipi di animali, ed è in grado di combattere in sella ad essi, e solo questo aspetto è in grado di rivoluzionare il gioco, rendendo il tutto molto spettacolare. In alcuni casi i nemici potranno affiancare il nostro eroe mentre sta cavalcando, dando così vita ad un’epica battaglia a cavallo. Questa nuova meccanica di gioco risulterà quindi molto significativa.
    Da alcune interviste con Eiji Aonuma e Shigeru Miyamoto siamo inoltre venuti a sapere che in questo nuovo capitolo Link sarà in grado di interagire con parecchi animali, ed alcuni di questi saranno fondamentali al fine di completare alcuni livelli di gioco. Ed infatti, nell’ultimo trailer da noi visionato, si può chiaramente notare Link correre a fianco di alcuni cani, che gli stanno presumibilmente indicando la retta via.

    Per contro risulta improbabile che vengano implementate nel gioco aspetti da GDR troppo approfonditi, quali ad esempio un sistema di progressione tramite punti di esperienza o caratteristiche delle armi molto specifiche. La saga di Zelda ha comunque sempre funzionato alla grande anche senza questi elementi, e non vi è quindi motivo di preoccuparsi.

    Da quel poco che è stato reso noto sino ad ora, il nuovo episodio di Zelda sembra avere tutti i numeri per essere il miglior capitolo della saga. Speriamo di ottenere nuovi, succulenti dettagli al più presto.
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    The Movies

    Negli ultimi mesi avevamo perso un po’ di vista The Movies, anche a causa della carenza di notizie che venivano divulgate dagli sviluppatori al suo riguardo.
    Il gioco si basa su un’idea davvero interessante: avrete infatti l’opportunità di dirigere un vero e proprio studio cinematografico, come se foste un regista, gestendo tutto, dal comportamento degli attori alla struttura degli studios. Dalla sua prima presentazione, il gioco sembra aver compiuto lunghi passi, e sono state implementate alcune interessanti caratteristiche riguardanti la gestione dello studio cinematografico e delle stars del cinema, che metteranno in scena il film da voi ideato.
    Le stelle del cinema avranno infatti un ruolo fondamentale nel gioco, le quali ostenteranno a volte delle pretese assurde, come accade verosimilmente nel mondo del cinema reale. Queste richieste dovranno, il più delle volte, essere soddisfatte, visto che gli attori costituiscono naturalmente una parte fondamentale durante la registrazione del film, e lavorare con delle persone scontente è sicuramente controproducente.
    Ognuno degli attori all’inizio delle riprese avrà una serie di caratteristiche specifiche, ed un cosiddetto “happy meter”, ovvero un grado di soddisfazione, che richiede di essere tenuto sempre alto, per far sì che la recitazione sia sempre di buona qualità. Con lo scorrere del tempo la popolarità degli attori potrà aumentare: se questo dovesse accadere, essi avranno una maggiore autostima di sé stessi, e di conseguenza mantenere alto il loro livello di soddisfazione risulterà più difficile.

    Avrete inoltre l’opportunità di reclutare degli attori dilettanti dalla strada e portarli fino al successo, seguendoli passo-passo durante la loro carriera nel mondo del cinema. Con il passare degli anni dovrete inserire questi attori in un contesto a loro ideale, ad esempio a dipendenza del loro stato d’animo, delle loro abilità o della loro età. Attori molto popolari non daranno il meglio di sé stessi in lungometraggi di bassa fattura, attrici specializzate in scene romantiche potrebbero non essere adatte a recitare in un film d’azione, e via dicendo. Queste sono solo alcune delle possibili conseguenze di un impiego errato di un attore.
    Come la maggior parte delle star di Hollywood, anche gli attori presenti nel gioco si rendono protagonisti di scandali e gossip. Nel bene o nel male anche le stelle di The Movies fanno parlare di sé grazie a qualche bicchierino di troppo, scaramucce amorose, e così via. Tutto fa brodo ai fini di alzare la propria celebrità.

    Oltre a dover gestire e monitorare il comportamento dei vostri attori, avrete naturalmente il compito di costruire e dirigere i vostri studi cinematografici. Durante questa attività dovremo riporre particolarmente la nostra attenzione a come posizioneremo camerini, set, e tutta un’altra serie di elementi a nostra disposizione sul suolo disponibile, perché la struttura degli studios potrà avere degli effetti positivi o negativi su coloro che vi lavorano.

    Gli scenari personalizzabili nei quali mettere in scena le vostre opere saranno oltre 40, e tutti a sfondo tematico. Una volta decisa l’ambientazione, sarà vostro compito decidere la sceneggiatura ed il copione da seguire. Il gioco metterà a vostra disposizione una miriade di frammenti di storie diversi, che potranno essere uniti ai fini di creare il lungometraggio dei vostri sogni. Naturalmente potrete basarvi anche sulle vostre idee personali, scrivendo un copione partendo da zero.
    La lunghezza del film dipenderà principalmente dal budget a vostra disposizione. In linea di massima un film potrà durare dai 3 minuti fino ad un massimo di 120 minuti. Il lavoro prima di arrivare alla conclusione delle riprese sembra essere veramente molto, ma immaginiamo che anche la gratificazione personale una volta raggiunto il proprio scopo non sia indifferente.

    The Movies fa decisamente ben sperare, e se tutte le promesse fatte da Peter Molyneux (il creatore del gioco) saranno mantenute ci troveremo tra le mani un gioco strategico veramente di alto livello, e con un’impostazione fuori dal comune.
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  2. #2
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    The Suffering: Ties That Bind

    Torque, il mitico detenuto di Baltimora, è finalmente uscito dal penitenziario in cui venne rinchiuso nel primo episodio, e sta per tornare sui nostri schermi, con una carica di violenza senza pari.

    Naturalmente la miglioria che per prima balza all’occhio, rispetto anche alle versioni di “The Suffering: Ties That Bind” mostrate in precedenza, è sicuramente la maggior pulizia grafica che contraddistingue il titolo. Inoltre il gioco è dotato di un nuovo tipo di visuale, che promette un’esperienza migliore rispetto al capitolo precedente, immergendo ancora più il giocatore all’interno dell’azione. Anche l’anti-eroe Torque è stato esteticamente migliorato, grazie ad un nuovo modello poligonale particolarmente definito, e tutta una serie di nuove animazioni, che rendono i suoi movimenti ora più credibili. Inoltre sembra essere anche leggermente più muscoloso rispetto alle passate edizioni.

    Un’altra nuova caratteristica è la forma alterata di Torque, che contraddistingue la sua trasformazione (un potere speciale che, se ricordate, è determinato dalle scelte che compirete durante l’avventura). Nella versione del gioco mostrata alla stampa in Febbraio, la versione indemoniata dell’alter ego “mostruoso” di Torque era contraddistinta dalla presenza di un coltello insanguinato, che veniva creata scegliendo le opzioni più malvagie tra quelli disponibili in precedenza. È presente ora anche una versione neutrale della trasformazione, che risulta essere più brutale e volta all’aggressione, puntando tutto sulla potenza dei suoi pugni, anche grazie alla sua imponente stazza.

    La prigione urbana rappresentata dalla città di Baltimora, che fa da sfondo ad uno dei livelli dell’avventura di Torque, ci è sembrata veramente incredibile. Più piccola, ma decisamente più immediata degli altri livelli mostrati sinora. Lo stage risulta particolarmente inteso, con una miriade di nemici aggressivi che sbucano da ogni dove, rendendo l’azione frenetica e coinvolgente. La presentazione della città è anch’essa, come tutto il gioco, molto brutale, con corpi squarciati e arti amputati sparsi per le strade. Veramente una carica di violenta inverosimile, che potrebbe non piacere a tutti. Se pensate che il primo The Suffering fosse brutale, preparatevi al peggio: qui di sangue versato ce n’è veramente parecchio.

    Un ulteriore rivelazione è stato il nuovo sistema di controllo, comparabile a quanto visto in Halo2 in termini di risposta ai comandi e di configurazione, incorporando inoltre degli aspetti che rendono la meccanica di gioco più flessibile. Il risultato è qualcosa di drasticamente più maneggevole, e che permette di destreggiarsi al meglio tra le miriadi di nemici che ci troveremo ad affrontare.

    Sfortunatamente quanto abbiamo potuto visionare si ferma qui. Il gioco sembra promettente, sia per la resa grafica mostrata che per il nuovo e revisionato sistema di controllo.
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    Unreal Tournament 2007

    Dopo una sorta di lotteria messa in atto dai media e dagli appassionati circa quale sarebbe stata la nuova cifra numerica che avrebbe accompagnato il nuovo episodio di Unreal Tournament, finalmente siamo venuti a conoscenza che questi corrisponde al numero 2007. “Unreal Tournament 2007” sarà quindi il nome ufficiale del prossimo capitolo del celebre sparatutto per PC.
    Da quanto affermano gli sviluppatori, UT2007 cercherà di offrire un mix esplosivo tra Unreal Tournament 2004 ed il vecchio Unreal Tournament, mantenendo in ogni modo un’attenzione particolare per quando riguarda le sessioni multiplayer.
    Tutto il codice di gioco è stato interamente riscritto, basandosi ad ogni modo ancora sull’oramai popolare Unreal Engine 3.0, che vanterà però un motore fisico del tutto rinnovato.
    Il gioco prometteva già molto bene un anno fa, in occasione Game Developers Conference tenutasi in quel di San Jose (California).
    Oggi i modelli dei personaggi sono stati completamente rifatti, e risultano veramente stupefacenti, dotati di una marea di particolari ed effetti di classe, come le spettacolari animazioni facciali che sono state implementate. Il tutto viene ulteriormente impreziosito da una gestione degli effetti luce e particellari veramente impressionante.

    Tuttavia il gameplay non sembra discostarsi molto rispetto a quanto abbiamo potuto ammirare durante le sessioni di gioco negli scorsi capitoli. Si cerca infatti principalmente di migliorare gli errori commessi in passato, come ad esempio la mobilità nelle varie mappe e l’onnipresente problema riguardante il bilanciamento delle armi. I giocatori infatti pretendono di poter riuscire ad andare dove desiderano in modo relativamente veloce, ai fini di rendere la loro azione più efficiente possibile.
    I programmatori non hanno ancora reso noto come intendono migliorare i movimenti, ma sono consapevoli che questo rappresenta un problema, e che quindi va risolto.
    Una sostanziale innovazione sembra essere rappresentata dai veicoli che avremo modo di guidare. Purtroppo riguardo a questo argomento gli sviluppatori non hanno voluto rivelare ulteriori dettagli, ma si sono limitati ad affermare che i mezzi implementati saranno veramente molti, e sapranno soddisfare le nostre esigenze.
    Il nuovo UT pare inoltre puntare molto ad un Intelligenza Artificiale particolarmente sviluppata durante le sessioni di gioco in singolo. I programmatori stanno infatti cercando di creare dei personaggi più enfatici e reattivi agli ordini, specialmente ai nuovi comandi vocali disponibili nel gioco, effettuabili tramite un headset (ovvero una cuffia munita di microfono), come abbiamo già potuto ammirare ad esempio nella serie SOCOM per PlayStation2.

    Le mappe verranno ideate in modo da prediligere la battaglia ravvicinata. Ci sarà infatti un bilanciamento molto accurato tra le ambientazioni interne ed esterne, cosa resa possibile dal nuovo engine, che consente di legare più mappe assieme, ottenendo così un unico e gigantesco livello di gioco. Aspettiamoci quindi cruente battaglie in tunnel sotterranei e fogne, per poi uscire allo scoperto ed affrontare un altro sconto, che assumerà però un impostazione totalmente diversa, grazie appunto ai vari ambienti di gioco.

    Il gioco è comunque ancora arretrato nel suo sviluppo e, come può in parte suggerire il titolo, non lo vedremo presto sugli scaffali del nostro negozio di fiducia. Infatti, ci sono ancora parecchie arene riprodotte solo su carta, ed altri elementi ancora in programmazione. Il lavoro da svolgere quindi è ancora parecchio, ma lo stato attuale del gioco fa veramente ben sperare.
    Per ora è tutto, aspettiamoci ulteriori informazioni in tempi brevi.

  3. #3
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    Final Fantasy XI

    Final Fantasy XI rappresenta la nuova frontiera della saga di giochi di ruolo più famosa e più longeva mai esistita. Dopo dieci episodi “classici”, Square-Enix ha preso la decisione di effettuare una svolta nella serie, approdando così nel mondo dei MMORPG (Massive Media Online Role Playing Games), ovvero i giochi di ruolo online. Come accade nella maggior parte dei giochi di questa tipologia, è necessario versare al produttore una quota di iscrizione mensile per il mantenimento dei server.
    Nel caso di FFXI la suddetta quota è pari a 12 dollari mensili, più 1 dollaro aggiuntivo per ogni personaggio extra creato. Il pagamento vi dà l’accesso al servizio PlayOnline, che oltre a permettervi di giocare a FFXI offre anche una serie di servizi extra. In questo pacchetto è inoltre incluso un secondo gioco, “Tetra Master”, proveniente direttamente da Final Fantasy IX. Come tutti coloro che hanno giocato al nono capitolo della serie sapranno, si tratta di un gioco di carte particolarmente coinvolgente. Purtroppo l’accesso ai server di Tetra Master vi costerà un altro dollaro aggiuntivo.
    L’uscita del gioco in Giappone risale oramai a più di due anni fa, e da allora abbiamo assistito alla commercializzazione di una versione PC, arrivata anche alle nostre latitudini. Inoltre i ragazzi di Square-Enix hanno sempre mantenuto attiva la comunità di giocatori, grazie a periodici aggiornamenti, ma soprattutto anche alle due corpose espansioni (“Rise of the Zilarth” e “Chains of Promathia”), contenenti parecchie novità, quali ad esempio nuove aree e nuovi job selezionabili.
    Prima di descrivere le novità trapelate durante l’ultima conferenza di Square-Enix all’E3 di Los Angeles, vediamo di fare un po’ di ordine, presentando alcuni aspetti generali del gioco.
    Il gigantesco mondo che fa da sfondo a Final Fantasy XI prende il nome di “Vana’Diel”, ed è, fino ad ora, probabilmente lo scenario virtuale più grande mai concepito per un videogioco. Su Vana’Diel ci sono tre città dominanti, che lottano tra di loro per la conquista dei vari territori, ovvero La Repubblica di Bastok, Il Regno di San D’Oria e la Federazione di Windurst. Vi è inoltre una città centrale, Il Gran Ducato di Jeuno, che nelle fase avanzate di gioco sarà una sorta di ritrovo per tutti i giocatori di livello medio-alto.
    Il giocatore avrà l’opportunità di scegliere tra un totale di cinque razze, ognuna della quali ha caratteristiche diverse: Hume, Elvaan, Galka, Mithra e TaruTaru.
    Final Fantasy XI offre un sistema di job (o classi) molto simile a quello che possiamo trovare nel quinto episodio per SNES, e che è stato riproposto nel pacchetto “Final Fantasy Anthology” per Psone.
    Le classi di cui stiamo parlando sono: Warrior, Monk, White Mage, Black Mage, Red Mage, Thief,Paladin, Dark Knight, Bard, Ranger, Beast Master, Summoner, Dragoon, Ninja e Samurai. A differenza degli altri Final Fantasy i mostri sono sempre visibili sulla mappa (in questo paradiso online non c’è quindi spazio per l’incubo degli incontri casuali). Il giocatore può quindi scegliere di attaccare un mostro vagante per la mappa oppure tirare dritto e proseguire per la sua strada. Naturalmente se il mostro è di livello superiore al vostro sarà lui ad attaccarvi. In questo caso potrete in ogni modo lanciarvi nella battaglia, oppure, ingoiando l’orgoglio, cercare di raggiungere l’area successiva, così da lasciare il mostro nella mappa precedente.
    Durante i combattimenti il giocatore ha la libertà di muoversi liberamente, e gli attacchi fisici si susseguiranno in modo automatico. Nei primi dieci livelli, dove è possibile progredire nel gioco da soli, gli scontri potranno essere particolarmente monotoni e senza alcun sfondo tattico. Quando però si giunge ad un livello superiore al decimo, urge la necessità di combattere in party con altre persone, visto che i mostri che bisogna sconfiggere per ottenere dei punti esperienza sono di una difficoltà insormontabile per un unico giocatore. A questo punto si iniziano a scorgere le prime tattiche che sono necessarie impiegare per avere un minimo di successo nel gioco. Un party, per poter funzionare, deve avere un certo livello di organizzazione, che può essere raggiunto occupando i sei slot disponibili con i job giusti. Due giocatori dovrebbero occuparsi di attaccare il mostro con attacchi fisici potenti, ed un terzo dovrebbe infliggere ulteriori danni grazie alla magia nera. È poi necessario un unico giocatore che subisca tutti i danni provocati dal mostro (questo ruolo prende il nome di “tank”, e solitamente è ricoperto dal Paladin o dai Ninja), questo ha lo scopo di facilitare il compito ai maghi curatori, visto che questo gli consente di curare un’unica persona, semplificando così parecchio le cose.

    Questo è, in pochissime parole, ciò che propone Final Fantasy XI Online, ma ulteriori novità sono state annunciate all’ultima conferenza di Square – Enix. Il dettaglio più eclatante è sicuramente la conversione del gioco sulla prossima console di Microsoft: Xbox 360. Questo naturalmente porterà ad un adattamento grafico degno della potenza delle console di prossima generazione. Saranno inoltre implementate moltissime altre aree giocabili, create appositamente per l’occasione. Da quanto abbiamo potuto ammirare negli screen rilasciati, le strutture sembrano architettonicamente incredibili, contraddistinte da una miriade di dettagli e tocchi di classe.
    Inoltre, FFXI non utilizzerà il servizio PlayOnline, ma sfrutterà la piattaforma di X-box live, che dovrebbe essere in grado di gestire ancora un numero maggiore di giocatori contemporaneamente.

    Final Fantasy XI ha già stupito i giocatori di tutto il mondo, diventando una vera e propria droga per tutti coloro che commisero il fatale “errore” di approdare su Vana’Diel. Non osiamo nemmeno pensare cosa possa essere questo MMORPG su una console di prossima generazione. Spettacolo.
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    Jak X : Combat Racing

    Nel periodo in cui la PSOne ha visto i suoi anni migliori, il protagonista nel campo dei giochi di piattaforme era indubbiamente in paramele di Naughty Dog, ovvero Crash Bandicoot. Dopo tre episodi di altissimo livello, tra cui “warped”, che sfiorò la perfezione, la software house di Santa Monica decise di portare i personaggi presenti nel platform che fece la loro fortuna in un gioco di corse, strizzando un occhio a Super Mario Kart. Il prodotto finale, chiamato “Crash Team Racing”, fu un trionfo. Il gioco infatti risultò estremamente divertente e tecnicamente di altissimo livello, grazie anche ad una grafica stupefacente, considerando le potenzialità della console console a 32 bit di SONY.
    Oggi la situazione sembra ripetersi. Naugthy Dog sbarcò su PS2 con due nuovi stupendi personaggi, Jak e Daxter, che si resero protagonisti di uno dei platfom più belli per il monolite nero, e forse anche per l’intera generazione di console. Successivamente, vennero pubblicati altri due giochi dedicati alla simpatica coppia, che però, secondo alcuni, videro una decisa miglioria grafica, ma un evidente declino per quanto riguarda il prodotto complessivo, ma questa è un’altra storia…
    Fatto sta che ora, giunti al terzo capitolo della saga, Naughty Dog ha deciso ancora una volta di cambiare rotta, portando i loro eroi nel mondo delle corse, come avevano già in parte sperimentato in alcuni mini-giochi presenti in due dei tre capitoli della trilogia.

    Da quanto è stato mostrato sinora, il futuristico gioco di corse sembra puntare parecchio su una sensazione di velocità e di distruzione particolarmente elevata, prendendo chiaro spunto da altri titoli simili, quali ad esempio l’ottimo Burnout3: Takedown oppure Twisted Metal Black. Come capitato negli ultimi due episodi, anche in “Combat Racing” il piccolo Daxter sembra relegato al ruolo di mera comparsa, lasciando che sia il compagno Jak ad avere il ruolo da protagonista. Questo aspetto è in ogni modo già intuibile, come accadde in passato, dal titolo del gioco.
    Pur essendo un titolo di corse, JAK X sarà contornato da un contesto storico, che sembra riallacciarsi ai fatti avvenuti in JAKII: Renegade. La narrazione non sembra però particolarmente elaborata: dopo aver avuto la meglio su Dark Maker, Jak e Daxter tornano a Kras city, ed apprendono da Krew di essere in pericolo di morte a causa di un avvelenamento, che può essere sconfitto unicamente da un antico antidoto. Antidoto che sarà il premio in palio nel torneo automobilistico, al quale i due dovranno partecipare.

    La modalità in single player propone la sfida degli altri piloti in circuiti sparsi per tutto il globo, tra le quali possiamo notare parecchie ambientazioni già visitate negli altri capitoli del platform. Qui lo scopo sarà principalmente riuscire a sopravvivere agli attacchi degli avversarsi, cercando di portare il proprio veicolo integro al traguardo, il tutto in pieno stile “Destruction derby”.
    Per sfruttare al meglio questa caratteristica di gioco, è stata inclusa anche una modalità deathmatch, in cui però dovremo riuscire ad abbattere un certo numero di animali in un lasso di tempo prestabilito.
    Naugthy Dog ha inoltre diffuso alcuni numeri riguardanti la sua ultima creazione: la lunghezza dei giri varierà dai due ai quattro minuti, i circuiti attualmente ammontano a venti, otto saranno le arene di gioco, ed i veicoli personalizzabili saranno dodici. Naturalmente queste cifre sono soggette a cambiamenti, visto che il gioco è ancora in pieno sviluppo.

    La grafica del gioco rappresenta naturalmente ancora uno dei punti di forza di JAK X, e dai video visionati possiamo notare che non sono presenti nessun tipo di rallentamenti o cali di frame rate. Questo è dovuto anche al fatto che le ambientazioni non sono contraddistinte da dettagli superflui, visto che secondo Naugthy Dog il giocatore si concentrerà soprattutto sulla vettura, e l’obiettivo principale è quello di creare un senso di velocità coinvolgente.
    Sul piano del comparto audio, viene confermato il supporto di alcuni famosi gruppi rock, tra cui i noti “Queens of the stone edge”, che sapranno dare un tocco di classe alla colonna sonora.
    Il gioco includerà inoltre anche una modalità di gioco in rete, anche se per ora i dettagli riguardanti l’online gaming non sono molti. Le uniche caratteristiche comunicate sono le gare a cui potranno partecipare sei giocatori al massimo, usufruendo del supporto headset, ai fini di agevolare le comunicazioni tra gli utenti.

    JAK X sarà inoltre compatibile con il gioco di piattaforme dedicato interamente a Daxter, che vedrà luce su PSP nel corso del prossimo anno. L’entità di questa connettività non è però ancora stata resa nota, visto che i due giochi non sono sviluppati dalla medesima software house.

    Gli elementi per far bene ci sono tutti, speriamo che Naugthy Dog sappia emulare l’ottimo lavoro svolto da Andy Gavin e Jason Rubin su PSOne. Stay Tuned.

  4. #4
    Victory is mine! L'avatar di ricky89
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    Non saprei che voto dare, ma su Zelda hai detto due o tre boiate mi sa
    Wind Waker
    OOT è lo Zelda + venduto

    Comunque è completa come anteprima, penso che quattro esteline possano andare bene!

  5. #5
    Freak Boys 1986 L'avatar di Mauriz
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    belle News su Socom III...peccato però che non ci saranno le vecchie mappe...che palle ! ..vabbè cmq bravo 5/5
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