Hmm... qui forse vado controcorrente (non che sia una novità). Ritengo che nel concetto stesso di "elite" ci sia una profonda superiorità rispetto a tutto il resto che magari appartiene, in misura piu' o meno grande, allo stesso genere.
Prendiamo il mercato dei simulatori di volo. Dividerei i simulatori in tre diverse categorie... gli arcade, i semi-simulativi, e i "realistici". Quelli di prima categoria sono giocabili da chiunque, e ne trovi pure in sala giochi... li fai partire, ti ci diverti, li spegni, e finisce li. I semi-simulativi sono forse i piu' diffusi... ci rientrano tutti quei simulatori di livello medio/medio-alto... Eurofighter 2000, Total Air War, anche (incredibilmente) Energy Airforce per PS2 (ci sono rimasto quando ho visto un titolo davvero simulativo per quella piattaforma). Sono titoli rispettati, amati... ma che fanno alcune concessioni di troppo sul modello fisico. Difficile finire in vite... e l'aerodinamica e' gestita in modo piu' o meno "semplice", per quanto il gioco in se sia tuttaltro che semplice.
E poi... beh... poi c'e' l'Elite, e nel genere dei simulatori di aerei ci metto Falcon 4.0 (anche se non e' assolutamente l'unico, IL-2 ci rientra di buon diritto). Falcon 4.0 non e' un gioco per tutti... è un gioco per pochi, pochissimi, e questi pochissimi devono anche essere pronti a *studiare* prima di poter giocare un manuale paragonabile a un vero manuale di volo per piloti veri. D'altro canto, poi, l'esperienza offerta da Falcon 4.0 e' qualcosa di semplicemente unico... l'aereo e' ricreato con un realismo maniacale, e il modello fisico è "vero" per quanto sia possibile in un simulatore. Ecco, io non ho dubbi nel dire che magari Secret Weapons Over Normandy abbia avuto piu' successo di Falcon 4.0... ma resta il fatto che l'ultimo capolavoro targato microprose e' su un altro pianeta. E' un "classico", un qualcosa di inarrivabile. E per pochi, naturalmente. Una vera incarnazione del concetto di "elite" che a me piace tanto. Dire "so giocare a Ace Combat" non è una gran cosa. Ma dire "so giocare a Falcon 4.0"... significa molto di piu'. Significa averci messo impegno, significa aver fatto proprie informazioni e nozioni che non sono, assolutamente, alla portata di tutti. Significa far parte di una "cerchia ristretta" di esperti.
Poi naturalmente si puo' pure dare 8 o 9 all'ultimo gioco commerciale... ma bisogna tener sempre presente che quel "gioco commerciale" non vale niente in confronto alla "pietra miliare". E questo vale naturalmente in ogni campo, nei GdR piu' che in tanti altri.
per dirne un altra, c'e' tutto un mercato semisconosciuto di giochi strategici a turni basati su software usato realmente dalle forze armate di vari paesi. Si tratta di programmi complicatissimi che (non mi vergogno ad ammetterlo) non sono mai riuscito a far andare decentemente. Non ce la facevo a stare li a seguire a studiarmi i parametri di penetrazione di ogni proiettile, o come ogni singola unita' abbia vantaggi e svantaggi in innumerevoli tipi di situazioni.
Eppure... questi stessi strategici hanno il loro bacino di utenza. Hanno i loro appassionati. E c'e' di piu'... credi, Costanet, che io possa azzardarmi a dire uan cosa come "Command&Conquer" è meglio di "Point of Attack"? Scherziamo? Mi riderebbero e mi sputerebbero in faccia, E FAREBBERO BENE!
Giochi come point of attack sono l'elite degli strategici, sono superiori, in tutto e per tutto, ai grossi titoloni commerciali... ma, d'altro canto, sono anche mirati a un numero estremamente ristretto di persone. Proprio di recente mi e' stata commissionata la recensione di Geneforge 3 da GMC, e Geneforge 3 è per i gdr precisamente quello che Point Of Attack è nel campo degli strategici.
Non è per tutti. E' per chi ha il palato fine. Poi ovvio, sono i "blockbuster" a portare avanti l'industria dell'intrattenimento, e quindi è ovvio, logico, e anche GIUSTO che siano giochi come KOTOR o Doom 3 ad avere il primo piano (e la prima pagina).
Ma c'e' di meglio. Cavolo se c'e' di meglio. Solo che e' per pochi