Marko
Ma no, dai, non è poi così OT, stiamo pur sempre parlando di conversioni in anime seppur inseriti nel contesto della televisione.
Hai perfettamente ragione quando dici che sono anime che la gente non conosce a causa della TV odierna e la colpa è anche e soprattutto (per non dire solo) di Mediaset e della Merak film (visto che MTV Italia trasmette quelli decenti); ma questo processo serve anche a scremare gli appassionati "casual" di anime (quelli che chiamano "Orange Road" come "E' Quasi Magia Johnny" o quelli che preferiscono le canzoni di C.D'Avena/G.Vanni alle originali per intenderci) da quelli veri (che conoscono in lungo e in largo il mondo manga/anime nel formato di opera originale [cioè le versioni Dynit, Shin Vision, etc.]).
Infatti, il problema di cui hai appena parlato, cioè la poca pubblicità delle vere opere in TV, non è assolutamente un problema odierno. O meglio, lo è, ma non più di quanto lo fosse in passato.
Non abbiamo tutti conosciuto Cara Dolce Kyoko anziché Maison Ikkoku? Lamù anziché Urusei Yatsura? Piccoli Problemi di Cuore anziché Marmalade Boy? Un Incantesimo Dischiuso Tra i Petali del Tempo (gocciolone) anziché Slayers? O, per ripetermi, E' quasi Magia Johnny anziché Kimagure Orange Road? Beh, non c'è niente da fare, il passato della pessima tradizione di localizzazione italiana degli anime ha costruito un vero e proprio esercito di ignoranti che si credono appassionati (lo so perché mia sorella è così) che se gli metti su "Yappa-pa" cantata da Monica Ward e Max Alto si svegliano e si interessano ma se metti "Ja ja Uma Ni Sasenaide" ti chiedono "che diavolo è sta roba?".
Fortunatamente, oggi, grazie a internet, alle sempre più presenti e fornite fumetterie e alle distributrici serie di anime questo fenomeno va scemando ma rimane comunque il "grosso" degli "appassionati" (usare questo termine mi fa venire l'ulcera, è come paragonare Dj Francesco ai Dream Theater) di anime riducendo lo zoccolo duro e istruito del gruppo a una ridottissima nicchia.
Con goduria generale di Mediaset che, comunque, ha oggi molto meno pubblico che in passato.
In passato, se volevi vedere un anime, guardavi Mediaset o altri canali locali con adattamenti Mediaset-like indipendentemente dal tuo grado di conoscenza del mondo giapponese di animazione. Oggi, fortunatamente, chi guarda simili scempi è soprattutto il pubblico infantile visto che i veri appassionati hanno ben altri mezzi (anche se questo contribuisce a rinnovare il futuro esercito d'ignoranti...bisogna solo sperare che poi questi bambini trovino la retta via da soli).
Onestamente non mi piacciono molto ma ne riconosco il grande valore; si tratta semplicemente di gusti.
Se qualcuno mi dice che adora i lavori di Miyazaki lo capisco e lo comprendo seppur senza condividere il suo pensiero; se qualcuno mi dice che preferisce una traduzione "mediasettiana" a una fedele all'originale gli lancio qualche maledizione.