COREA DEL NORD
Lo spettro del fallimento nei colloqui a sei
Nulla di fatto all’11esimo giorno dei colloqui sul disarmo nucleare nordcoreano. Pyongyang rigetta anche la 4ª bozza di dichiarazione congiunta.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – “Vogliamo denuclearizzare la penisola coreana senza rinunciare all’uso pacifico dell’energia atomica”. È quanto ha dichiarato Kim Kye-gwan, capo della delegazione nordcoreana e viceministro degli esteri di Pyongyang ai colloqui a sei che si tengono a Pechino.
La richiesta della Corea del Nord e la mancata approvazione di Pyongyang anche della quarta bozza di dichiarazione congiunta, agita lo spettro del fallimento del quarto ciclo – in 2 anni – di colloqui multilaterali sul disarmo nucleare nordcoreano, giunto all’undicesimo giorno. Christopher Hill, segretario di Stato aggiunto degli Usa, ha dichiarato: “Non possiamo arrivare ad una situazione tale per cui il governo della Repubblica Democratica Popolare di Corea finge di abbandonare il suo programma nucleare e noi fingiamo di credergli”. Se questo ciclo di colloqui fra Cina, le due Coree, Giappone, Russia e Usa si concluderà con un nulla di fatto, Washington potrebbe portare la questione davanti al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, opzione alla quale si oppongono Pechino e Pyongyang, che considererebbe le sanzioni Onu alla stregua di una dichiarazione di guerra. Secondo esperti di intelligence, Pyongyang potrebbe avere abbastanza plutonio per 9 armi atomiche.
IRAN
Iran riprenderà attività nucleari nonostante proposte Ue
TEHERAN (Reuters) - L'Iran ha annunciato oggi che riprenderà le attività di arricchimento dell'uranio alla centrale nucleare di Isfahan nonostante le proposte dell'Unione europea per incentivare la Repubblica islamica a sospendere tali attività.
"Anche se le loro proposte non autorizzano la ripresa delle attività alla centrale di Isfahan, le riprenderemo comunque", ha riferito a Reuters Hossein Mousavian, capo negoziatore per il nucleare.
Oggi, l'Unione europea ha sottoposto un pacchetto di proposte all'Iran, relative a una cooperazione in campo economico e politico, mirate a incentivare il paese a sospendere tutte le attività che potrebbero essere usate per costruire un'arma nucleare.
L'Iran ha ripetutamente minacciato questa settimana di riprendere a processare uranio, una mossa che metterebbe fine a due anni di colloqui e potrebbe condurre a una sua denuncia di fronte al Consiglio di Sicurezza Onu per possibili sanzioni.
"I tre ambasciatori (di Gran Bretagna, Francia e Germania) hanno consegnato le proposte questa mattina", ha detto una fonte che ha chiesto di restare anonima.
Le tre nazioni dell'Unione hanno anche in programma di convocare un meeting dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Iaea) -- l'organismo di controllo delle Nazioni Unite sul nucleare -- all'inizio della prossima settimana, per mettere in guardia Teheran dal riprendere le attività nucleari sensibili, hanno detto dei diplomatici.
L'Iran dice di voler solo produrre elettricità e di aver diritto a un programma nucleare pacifico.
Il terzetto europeo spera di persuadere Teheran, che Washington accusa di voler produrre armi atomiche, ad abbandonare tutte le tecnologie basate sul nucleare che potrebbero avere sia fini civili che militari.