Rugginofago
Salve a tutti!
Essendo io accanito giocatore di DnD e avendo vissuto (se così si può dire...) un'esperienza tanto unica quanto negativa nel mezzo di una sessione di campagna, un bel dì di primavera, vi inviterei a narrare i vostri più incredibili fallimenti, le più spinte e improbabili conseguenza simpatia (ave Master, morituri te salutant...) di prove così smaccatamente banali da richiedere un tiro di dado di 2 o più per riuscire.Già.Di 2 o più.
Evviva l'1, il numero primevo, la perfetta unità dei pitagorici che in un gioco di ruolo porta effetti tutt'altro che benefici.
Dungeon tranquillissimo. Guerriero possentissimo di livello 6, 23 punti in FRZ. Qualche orco debolissimo, un paio di trappole non insuperabili.
E poi una scala a chiocciola; in cima alla scala una bella porticina di legno, non ricordo neanche se controllai fosse chiusa a chiave. Sono il personaggio più fozuto e dico: "La sfondo".
Tiro: 1. La porta cede, ma dalla parte sbagliata. Un tiro per non cadere: fallimento. Il sorrisetto sul volto del master si allarga a dismisura e penso: è finita.
Rotolo rovinosamente giù dalle scale, cadendo a gambe divaricate davanti all'imbocco delle scale. Il master tira un dado per qualcosa...e...sorride molto più di prima! la porta cade giù dalle scale e il mio tiro salvezza sui riflessi fallisce (non c'è 2 senza 3). La mia virilità muore col mio orgoglio di possente guerriero.
A stento un paladino salva la mia gamba sinistra dalla sorte toccata alle mie pudenda, e il parapiglia finalmente termina.
Ma io non sfonderò più porte.
E voi cosa mi dite? devo sentirmi giustificatamente un idiota o posso sperare che raccontiate qualche simile aneddoto per salvaguardare il mio infragilito orgoglio? a voi