Trovati corpi dei coniugi Donegani
Sono stati uccisi e fatti a pezzi
I resti gettati in un burrone e in una grotta. Forse l'assassino è stato disturbato
dall'arrivo di estranei. Il nipote ha lasciato casa accompagnato da tre agenti
Aldo e Luisa Donegani
BRESCIA - Sono stati barbaramente assassinati i coniugi scomparsi a Brescia, i cui cadaveri sono stati trovati stamane intorno alle 10 dai carabinieri in Val Camonica, in una zona di escursioni. Di Aldo Donegani (77 anni) e Luisa De Leo (61 anni) non si sapeva nulla da diciotto giorni. Il ritrovamento è avvenuto in alta Val Camonica, nella zona di Berzo Demo, vicino al passo del Vivione, tra le province di Bergamo e Brescia.
I corpi sono stati fatti a pezzi, nascosti in sacchi dell'immondizia e gettati in un dirupo profondo circa 200 metri, una zona impervia dove c'è neve anche d'estate. E' quanto si è appreso dagli uomini della Forestale, che hanno trovato i cadaveri. Stando ai rilievi effettuati dai carabinieri, i coniugi sarebbero stati uccisi, poi sezionati e gettati in sacchi di plastica per i rifiuti. Altri resti sono stati trovati all'interno di una grotta a circa 200 metri dal dirupo.
Probabilmente il misterioso killer cercava di occultare i resti delle vittime lanciandoli nel dirupo dopo aver trascinato le buste dalla grotta soprastante. Gli investigatori hanno trovato sul luogo chiari segni sul terreno di 'trascinamento' dei sacchi. Non è escluso che il killer possa aver interrotto la sua azione perchè disturbato dall'improvviso arrivo di estranei. Questo spiegherebbe il duplice ritrovamento in posti diversi e poco distanti tra loro. Il duplice omicidio risalirebbe ad almeno due settimane fa, visto lo stato pietoso in cui si trovano i resti.
Guglielmo Gatti, nipote dei coniugi Donegani, interrogato più volte dagli investigatori nei giorni scorsi, ha lasciato questa mattina il suo appartamento di via Ugolini a Brescia accompagnato da tre uomini, probabilmente agenti in borghese. Lo riferisce un vicino di casa che ha assistito alla scena: Gatti è salito su un'auto assieme a due delle persone che lo hanno prelevato, mentre la terza ha lasciato la sua casa su un'auto, probabilmente una Fiat Punto blu, parcheggiata nel garage di Gatti.
La coppia era scomparsa lo scorso 30 luglio dalla villetta di Brescia in cui viveva. Non erano emersi indizi nei numerosi sopralluoghi effettuati dai carabinieri all'interno dell'abitazione, poi posta sotto sequestro. Gli esami della scientifica avevano escluso tracce di sangue. Senza esito anche le ricerche effettuate nel lago d'Iseo, al confine tra Brescia e Bergamo. Solo negli ultimi giorni erano cominciate le ricerche in Val Camonica, che questa mattina si sono concluse con il ritrovamento dei corpi in un burrone.
(fonte: la Repubblica)
che ne pensate? al momento il sospettato principale sembra essere il nipote, col movente dell'eredità... io resto sempre più allibito dalla follia di simili gesti che pian piano stanno diventando all'ordine del giorno.
prego tutti di non vertere la discussione sui soliti discorsi "Ci vuole la pena di morte" ecc., ciò che m'interessa é discutere di quelle che possono essere le cause scatenanti di simili gesti.