Tagliarsi..

[Beatrice]

Lo trovo discutibile, ma non importa. Sono sicuro che l'enorme differenza nella gradazione sia palese a tutti.

Per chi dice "meglio uno psicologo", non conosco il caso abbastanza da valutare, ovviamente, ma la vostra è paura irrazionale degli psicofarmaci. Oltretutto in Italia non si è certo fisiologisti come negli USA, se mai se ne usano troppi pochi.

Ci sono due correnti di pensiero sia fra i medici del settore e gli psicologi: psicofarmaci si - psicofarmaci no. La verita' imho e' che il farmaco da solo non basta. Puo aiutare (ci sono casi in cui DEVE essere somministrato, casi gravi pero') ma se non e' affiancato a una terapia sulla parola.. fa davvero molto poco

I farmaci di oggi non sono piu pericolosi come un tempo cmq.

[Melchior]

Ci sono due correnti di pensiero sia fra i medici del settore e gli psicologi: psicofarmaci si - psicofarmaci no. La verita' imho e' che il farmaco da solo non basta. Puo aiutare (ci sono casi in cui DEVE essere somministrato, casi gravi pero') ma se non e' affiancato a una terapia sulla parola.. fa davvero molto poco

I farmaci di oggi non sono piu pericolosi come un tempo cmq.

Ormai gli effetti collaterali sono molto più contenuti, sì.
Comunque la necessità di affiancare alla terapia farmacologica ad altro è evidente a mio parere.
Controesempio: il dilagare della somministrazione del Ritalin per ADHD negli USA

[Fabry1999]

Male di vivere.
Uno può soffrirne anche se è ricco sfondato, non per dire.

Dipende da tante cose. E nessuno, dico nessuno, può permettersi di dire una cazzata del tipo "ha tutto e non può permettersi di soffrire". Una persona che agisce così ha i suoi motivi e va capita, non criticata, e il fatto che abbia 15 o 115 anni non fa differenza.

L'uomo è fatto per soffrire.Se non soffre il corpo,soffre l'anima e più si starà bene fisicamente più lo spirito ne risentirà.

[Gargoyle]

Per chi dice "meglio uno psicologo", non conosco il caso abbastanza da valutare, ovviamente, ma la vostra è paura irrazionale degli psicofarmaci. Oltretutto in Italia non si è certo fisiologisti come negli USA, se mai se ne usano troppi pochi.

Ti dirò, anch'io ho una certa ripulsa verso gli psicofarmaci.
Non riesco mai del tutto (e l'essere figlio di una psicologa contribuisce a questo) a considerare la cosiddetta "malattia mentale" come una vera e propria malattia, risolvibile con una terapia farmacologica. Rimane in me un po' di quella subdola convinzione che mi fa pensare che "la depressione è una scelta". E che quindi intervenire coi farmaci sia un modo per ovviare a presunte debolezze caratteriali intervenendo sul modo stesso di ragionare di una persona.
Il sogno di tutti è ridurre la psichiatria e la psicologia a pura, semplice e comprensibile neurologia. Però, per quanto ne so, si è ancora lontani da questo

[Fabry1999]

Ti dirò, anch'io ho una certa ripulsa verso gli psicofarmaci.
Non riesco mai del tutto (e l'essere figlio di una psicologa contribuisce a questo) a considerare la cosiddetta "malattia mentale" come una vera e propria malattia, risolvibile con una terapia farmacologica. Rimane in me un po' di quella subdola convinzione che mi fa pensare che "la depressione è una scelta". E che quindi intervenire coi farmaci sia un modo per ovviare a presunte debolezze caratteriali intervenendo sul modo stesso di ragionare di una persona.
Il sogno di tutti è ridurre la psichiatria e la psicologia a pura, semplice e comprensibile neurologia. Però, per quanto ne so, si è ancora lontani da questo

Più dialogo,meno soma.

[Guo Jia]

E'ovvio, come dice Beatrice, che tutto dipende dall'orientamento di chi prescrive le cure. Non tutti gli psichiatri prescrivono psicofarmaci come fossero caramelle, ma purtroppo l'orientamento è quello.

"Sei depresso/a? Prendi una pillola al mattino e una alla sera, così facendo alteriamo la produzione di determinate sostanze all'interno del cervello e starai meglio!"
A pensarci mi vengono i brividi. E pensare che a volte queste cure si protraggono per mesi, anni.

Lo psicologo, non essendo un medico, non prescrive farmaci. Al limite può consigliare la psichiatria... ma in generale preferisco una terapia basata sulla propria volontà rispetto alla droga degli antidepressivi. Gli effetti collaterali sono più contenuti rispetto al passato, ma non vanno sottovalutati... stiamo comunque parlando del nostro cervello.

Il sogno di tutti è ridurre la psichiatria e la psicologia a pura, semplice e comprensibile neurologia. Però, per quanto ne so, si è ancora lontani da questo

Non so se una cosa simile si può considerare un "sogno"... sarebbe piuttosto mortificante.
Opinione personale, ovviamente.

[Dynamite]

Un mio amico si brucia con l'accendino. Ormia ha il braccio destro ridotto molto male. Ci sto di un bene con lui, che non ti dico.

[Peppigno]

Ieri sono andato a trovare un'amica, e ho scoperto che si autolesiona.
E' sempre stata depressa e infelice, ma arrivare al tagliarsi...Insomma, dico io, ha 15 anni, non le manca nulla...certo, i suoi genitori sono un po' fuori, ma come lo sono i miei e quelli di molti altri...Insomma, vi chiedo: è meglio combattere i problemi, tirare fuori gli artigli, andare avanti, o ammettere di stare male per colpa degli altri, di una situazione temporanea, e farsi del male?

si vede che non sta bene.... ma i genitori lo sanno o se ne strafregano altamente?

[Gargoyle]

Un mio amico si brucia con l'accendino. Ormia ha il braccio destro ridotto molto male. Ci sto di un bene con lui, che non ti dico.

Il tuo avatar certo non ispira pensieri rassicuranti

[Melchior]

"Sei depresso/a? Prendi una pillola al mattino e una alla sera, così facendo alteriamo la produzione di determinate sostanze all'interno del cervello e starai meglio!"
A pensarci mi vengono i brividi. E pensare che a volte queste cure si protraggono per mesi, anni.

Questo succede solo negli USA. In Italia non so quanti suicidi sarebbero evitati se la gente non fosse convinta di "dover fare da sola". Questo vale sia per i farmaci che per la terapia, ma sopratutto per i farmaci.

[the.jester]

Ieri sono andato a trovare un'amica, e ho scoperto che si autolesiona.
E' sempre stata depressa e infelice, ma arrivare al tagliarsi...Insomma, dico io, ha 15 anni, non le manca nulla...certo, i suoi genitori sono un po' fuori, ma come lo sono i miei e quelli di molti altri...Insomma, vi chiedo: è meglio combattere i problemi, tirare fuori gli artigli, andare avanti, o ammettere di stare male per colpa degli altri, di una situazione temporanea, e farsi del male?

Ho conosciuto ragazze così. Per lo più erano idiote viziate che cercavano di attirare in tutti i modi l'attenzione. Nessun problema serio, per loro fortuna.

[Gaothaire]

Beh, l'ho vista un'ora fa. Le ho chiesto se voleva una mano, se potevo esserle d'aiuto. Risultato? Mi ha bestemmiato contro 5 o 6 volte, mi ha mandato in quel posto, e mi ha detto di buttarmi da un ponte che facevo una cosa più utile.


Che si tenga pure quei tagli sulle braccia.

[Steee]

Beh, l'ho vista un'ora fa. Le ho chiesto se voleva una mano, se potevo esserle d'aiuto. Risultato? Mi ha bestemmiato contro 5 o 6 volte, mi ha mandato in quel posto, e mi ha detto di buttarmi da un ponte che facevo una cosa più utile.


Che si tenga pure quei tagli sulle braccia.

Falle capire che lo fai perchè ci tieni a lei, e che non vuoi criticarla e fatti spiegare perchè lo fa.

[Kia.85]

Ho conosciuto ragazze così. Per lo più erano idiote viziate che cercavano di attirare in tutti i modi l'attenzione. Nessun problema serio, per loro fortuna.

alt alt alt

tu hai dato delle idiote a quelle ragazze..perchè?? secondo te loro non potevano soffrire per qualcosa a te ignaro??
ok, ci sono anche quelli che lo fanno per farsi vedere, ma tu che ne sai???

comunque, l'autolesionismo è un comportamento che viene attuato da coloro che lo praticano per scaricare la tensione. La vista del sangue provoca una sensazione di calma immediata, trasforma il dolore psicologico, che è poco gestibile, in dolore fisico, che è controllabile... l'idea è quella quindi di adoperare un controllo sul proprio dolore.

dunque chi pratica questa "arte" non è da considerarsi pazzo, o chissa cos'altro, non servono psichiatri tranne nei casi più gravi (tentativi di suicidio) che poi c'è un gran passo da compiere prima di arrivare alla morte.

Poi i cutters non devono essere visti con occhio di disprezzo, perchè infondo tutti si è autolesionisti in qualche modo, chi beve, chi fuma, chi si droga.. il tagliarsi è una forma meno comune, dunque meno accettata e vista dalla società come una "malattia",cosa che non è.

per un autolesionista non c'è niente di più brutto che sentirsi diverso da gli altri e sentirsi giudicato; dunque per favore chi a un'amico/a autolesionista le stia vicino e non giudicate,fareste solo del male.

[Gaothaire]

Falle capire che lo fai perchè ci tieni a lei, e che non vuoi criticarla e fatti spiegare perchè lo fa.

C'ho provato. Nulla. Si è chiusa a guscio...e più tento di capirla, più mi pare un capriccio adolescenziale. Cristo, mi fa ammattire. Eppure ci tengo troppo a lei per vederla ridotta così.