Essere e Tormento - Pag 2
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Discussione: Essere e Tormento

Cambio titolo
  1. #16
    Utente L'avatar di Guo Jia
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    Parigi, 1794.
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    Citazione NamelessOne
    Non so se questo sia aderente alla tua idea o meno.
    Però, da quello che ho letto, credo un discorso siffatto porti ad intendere che:
    "Ci siamo condannati a soffrire perchè dopo aver perso il contatto con la vita, ed aver in seguito scoperto che i nostri sogni sono solo sogni perchè troppo oltre i limiti della realtà, non abbiamo più voluto vivere la loro illusione - di conseguenza la vita senza sogni ci è apparsa come un tormento"
    Più o meno è così.
    I sogni sono una cosa bellissima, ma quando viviamo solo di essi e non ci rimane nient'altro, corriamo il rischio di non riuscire a gestire l'impatto tra il sogno stesso e la realtà. A quel punto, se non troviamo la forza di rialzarci, di trovare nuove luci da seguire, la nostra vita diventa vuota, arida, senza un senso. E dolorosa.

    A volte il dolore è intollerabile... pensa a quanti hanno preferito togliersi la vita in seguito ad una cocente delusione d'amore. Quei poveracci non hanno fatto nulla di male, anzi, ma hanno avuto la sfortuna di affidare i loro sogni alla persona sbagliata... l'impatto con la realtà è stato troppo forte e non sono riusciti a rialzarsi, a ricostruire da capo i propri sogni, a cercare un'altra persona a cui affidarli.
    Tra l'altro, non posso certo biasimarli. Chiunque abbia conosciuto l'amore dovrebbe riuscire a comprendere le cause di un tale gesto.

    In pratica un "considerare solo quello che è e non quello che potrebbe essere". Sapere che siccome è disponibile solo "questa via", tanto vale percorrerla con serenità, senza uscirne - vuoi col pensiero, vuoi con altro - perchè non avrebbe senso e, in aggiunta, provocherebbe solo dolore - che serva a qualcosa o meno.
    Beh, per quanto mi riguarda è possibile anche uscirne, con i sogni e con il pensiero. L'importante è l'equilibrio: saper gestire i propri sogni che, se "usati" bene (passami il termine), posso arricchirci moltissimo e darci piacere e soddisfazione anzichè dolore.
    Spero di aver chiarito un po' il mio pensiero, ora... ma non ne sono ancora del tutto sicuro o_O

    Questa è davvero molto poetica
    Io invece, da maldestro ed immaturo filosofo - e quindi non da poeta -, ti potrei rispondere con: "La sofferenza potrebbe essere l'UNICA esistenza possibile".
    Spero di no. Altrimenti dovrei credere al fatto che io non esisto nel momento in cui sono felice e provo piacere (e in quei momenti di sofferenza proprio non ne vedo)

    Citazione Matoriv
    volare troppo in alto dici? puoi biasimarlo? e "SOLO sogni", non merita "SOLO", non è motivazione futile.

    se sogni qualcosa in grado di darti felicità puoi ignorarla e rassegnarti al fatto che essa sia oltre i tuoi limiti? il tuo scopo rimane comunque ottenre la felicità, se hai trovato un modo e ci rinunci, sei sicuro dche un giorno troverai un altro modo per raggiungerla? non sei nemmeno sicuro che esista...

    come nell'amore, mentre ami , non puoi immaginare possa esistere qualcun'altra da amare, non ci arrivi.
    Si, capisco cosa intendi dire. Leggi un po' più in alto nel mio post per avere un chiarimento.

    I sogni sono importantissimi, specie per uno come me che con i sogni ci campa... ma vivere solo di sogni, senza gestirli con un certo equilibrio nell'ambito della realtà in cui viviamo, senza avere alcuna speranza di realizzarli... beh, è causa di sofferenza. Lo dico per esperienza, alas!
    Nei sogni ci credo ancora, ma ho capito che possono essere armi a doppio taglio.

    Quando ho scritto "abbiamo scoperto che i nostri sogni sono solo sogni" non intendevo dire che i sogni sono poco importanti o futili, anzi.
    Semplicemente, i nostri sogni sono diventati più forti della realtà che ci circonda, e quando ci siamo resi conto che non possono realizzarsi non siamo stati in grado di andare avanti serenamente, di trovare nuovi sogni, di ritrovare il nostro equilibrio e la nostra serenità nonostante tutto.
    "Quanti gioielli dormono sepolti nell'oblio e nelle tenebre, lontano dalle zappe e dalle sonde; quanti fiori effondono il profumo, dolce come un segreto, con rimpianto, nelle solitudini profonde." - Charles Baudelaire

    "Bonaire preferisce concentrarsi sull'ondeggiare delle onde piuttosto che su quello delle mie tette." - The legend of Alundra

    http://www.youtube.com/user/heita3 - ecco un genio.

  2. #17
    Mortal Kombat Pro L'avatar di STORMWARRIOR
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    Edenia
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    La Filosofia cancella ogni malinconia ma è pure vero che bisogna imparare l'arte e metterla da parte!

    Chi diceva in questo Topic che l'uomo è nato complessato aveva proprio ragione!

  3. #18
    Bannato L'avatar di Artemesys
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    07-05
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    St.Urban Street
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    4.071
    In attesa della mia citazione, promessa per adesso non mantenuta (me ne scuso infinitamente), ecco un testo molto interessante che vede come protagonisti il caro Leopardi e l'interessantissimo Shopenhauer, il primo forse leggermente povero come filosofo (in quanto dice quasi tutto nelle vesti di poeta e scrittore), il secondo grande esponente delle filosofie individualiste e pessimiste ottocentesche.

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