Grazie dell'invito Gorman. Premesso che non intendo mettere in discussione le regole e la disciplina del forum, che giustamente sono di tua unica competenza, vorrei illustrare la definizione che lo Stato italiano (e l'Europa) ha adottato di "razzismo".Inviato da gorman
su questo forum non vogliamo leggere affermazioni a nostro giudizio razziste.
Se vi va di dissertare di filologia, semantica, grammatica, glottologia e quant'altro rispetto al significato e significante del termine "razzista", fatelo pure.
"Una definizione ampia e il più possibile esaustiva del fenomeno del razzismo e della discriminazione in campo razziale, etnico, culturale e religioso comprende: ogni forma di distinzione, esclusione, restrizione o preferenza basata su “razza”, colore, ascendenza, origine nazionale o etnica con il fine o l’effetto di negare o limitare il pari riconoscimento, godimento o esercizio, dei diritti umani e delle libertà fondamentali in ambito politico, economico, sociale, culturale ed in qualsiasi altra sfera della vita pubblica.
E’ questa la definizione proposta dall’Osservatorio europeo dei fenomeni di razzismo e xenofobia (EUMC) che si avvale della Convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, ratificata da tutti gli Stati membri dell’Unione europea sulla scorta dell’art. 13 del trattato CE.
Diffondere in qualsiasi modo, idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, oppure incitare a commettere o compiere atti di discriminazione, violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, significa commettere un reato, punibile a norma di legge."
Qui http://www.carabinieri.it/cittadino/.../razzismo.html
potete leggere la versione integrale.
Inoltre, secondo la legge n.654 del 13/10/75:
"[...] E' vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Chi partecipa a tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi, o presta assistenza alla loro attività, è punito, per il solo fatto della partecipazione o dell'assistenza, con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Coloro che promuovono o dirigono tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da uno a sei anni.
[...] Nella presente Convenzione, l'espressione "discriminazione razziale" sta ad indicare ogni distinzione, esclusione, restrizione o preferenza basata sulla razza, il colore, l'ascendenza o l'origine nazionale o etnica, che abbia lo scopo o l'effetto di distruggere o di compromettere il riconoscimento, il godimento o l’esercizio, in condizioni di parità, dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale e culturale o in ogni altro settore della vita pubblica."
Quindi, se offendere gruppi di persone per il colore della pelle è razzismo, lo è anche offendere gruppi di persone in quanto americani. E non importa quali siano le motivazioni politico/ideologiche dietro alle offese.
Inoltre, personalmente ritengo che scagliarsi contro le persone di colore sia stupido quanto scagliarsi, generalizzando, contro tutti gli americani, addossando ad un intero popolo le responsabilità per le scelte, più o meno condivisibili, di pochi leader. Dovremmo odiare i tutti tedeschi per le azioni di Hitler?
Questo è quanto. Gorman, buon lavoro.