Bisark
Sinceramente non ci vedo il senso dispregiativo, anzi. Diciamo che quello dei Tool è la parte "buona" di ilaria. Per chi non lo sapesse Ilaria è una sessantottina che per un varco spazio temporale si è trovata catapultata in un presente parallelo. E qui il capa mostra come anche una raggazza del 68 che inneggiava alla rivoluzione possa venire influenzata dalle stronzate mediatiche dei nostri anni e quindi la sua parte alternativa venga messa in continua contrapposizione con le mode di questo nuovo mondo in cui si ritrova.
Così mostra un Ilaria che passa da cazzate come le suoneria, a film di Truffaut(e dubito che dia un senso dispregiativo a i film di quest'ultimo), che mangia cioccolatà nestlè mentre protesta con la maglia del Chè, ecc.
Cmq di citazioni musicali ne fa moltissime. Nella rivoluzione del Sessintutto dice testualmente "Dio si chiama Zappa Frank Vincent" e cita più di una volta Hendrix. In un altra canzone invece parla dei Police e di UmmaGumma dei Pink Floyd.