Quella di questo sabato qui a Genova ,è una serata un pò
da scazzo, in cui il brutto tempo, la pioggia e il vento freddo
ti toglie la voglia di fare qualsiasi cosa...
sono quindi in vena di scrivere una recensione di un gioco
strano...
si chiama Virtual Corporation.
E' strano, sia come tematica che come struttura in sè di gioco.
Inanzi tutto viene utilizzato come mezzo di approccio non il
solo mause, ma soprattutto il microfono. Virtual Corporation (VC)
è un game che utilizza il riconoscimento vocale come strumento
di interattività con l'ambiente virtuale che ci viene creato
attorno: la nostra parte consiste nell' entrare di far parte di
un' azienda, in cui l'unica legge è fare cariera a gomitate con
gli altri colleghi, altrettanto bruffaldini che non vedranno l'ora
di tirarvi giù dal vostro posto conquistato.
Prima di accedervi bisogna però delineare il nostro altrego:
dobbiamo percui scegliere il nostro corpo virtuale, una rappresen-
tazione di noi stessi, che viaggerà sul Net -il mondo arificiale di
cui è composto VC-; esiste quindi un campionario di differenti
personalità, ognuno con un costo e una quantità d'energia
differente.
L'energia viene consumata dallo stress accumulato durante la
nostra permanenza nel gioco, oppure se si è avvenuti in contat-
ti 'negativi' con gli altri colleghi. Il tutto si può smaltire
attraverso la vacanza in vari posti molto avveniristici -sempre
virtuali!-, o facendosi ogni tanto una partita nella sala giochi
dell'azienda, che offre un vario numero di videogiochi +o-
divertenti.
Ma gli scopi:
-Divenire capo dell'azienda Pogodyne (questo il nome della VC)
-Dopo aver scelto il corpo che + ci aggrada, si chiederà domanda
d'impiego presso uno dei diversi servizi che offre ai clienti l'agen-
zia, attraverso un colloquio con Linda Worth, l'addetta alle
assunzioni.
-Una mail ci avviserà se siamo stati presi.
-Entreremo nel giro prendendo l'ascensore x la torre della
corporazione, e faremo esperienza parlando con gli altri consulenti
e addetti ai lavori, stando sempre attenti al livello di sterss accu-
mulato...anche se a volte già le stesse vacanze sono di per sè
schizzate!
Un videogioco VC, che lascia un poco perplessi, siccome si allonta-
na di gran lunga a qualsiasi altro gioco gestionale del genere
manageriale: ciò che mi ha attirato, oltre alla copertina in cui c'è
uno in giacca e cravatta che vola giù da un palazzo, ai tempi, è
stato il mondo viruale che ti si crea attorno, tanto da farmi dimen-
ticare che si tratti di un gioco, quanto a farmi capire in modo
caricaturale, come funziona la vita della gavetta nella società
delle multinazionali...davverostrano...
Virtual Corporation l'ho comprato nel '98, distribuito in Italia dalla
Microforum , per la collana da 9&9.
copertina originale di Virtual Corporation