Matrix: simbologia, riferimenti filosofici, religiosi e letterari nel film.
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Discussione: Matrix: simbologia, riferimenti filosofici, religiosi e letterari nel film.

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  1. #1
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    Matrix: simbologia, riferimenti filosofici, religiosi e letterari nel film.

    I Nomi e i Personaggi
    --------------------------------------------------------------------------------


    Neo:
    Keanu Reeves interpreta Thomas Anderson, alias Neo: ovviamente "neo" vuol dire "nuovo" ma è anche l'anagramma di "one", uno, L'Eletto (The One nella versione originale). Thomas è il suo vero nome, il che riporta a San Tommaso, il simbolo del dubbio, che deve vedere per credere. Si dice che Tommaso, che significa gemello, fosse fratellastro del Cristo; fu anche un apostolo riluttante ad ammettere la resurrezione. Rifiutando la verità dei suoi sensi rispetto a Matrix, anche Neo diventa un ‘San Tommaso’. Il nome presenta anche un riferimento col vangelo gnostico di Tommaso il quale afferma "Il Regno dei Cieli è dentro l’uomo, e lui non lo sa ". Si narra che Tommaso non credette nella risurrezione di Gesù finchè non mise la sua mano nel fianco ferito del Cristo. Nelle scene finali Neo entra letteralmente nel fianco dell'Agente Smith e ne provoca la morte.
    Il cognome Anderson invece vuol dire Figlio dell'Uomo (son=figlio in inglese; andras=uomo in greco, derivante dal nome Adamo). Figlio dell'Uomo è uno dei tanti nomi con cui viene chiamato Gesù Cristo. Il parallelo con Adamo torna nel nome della via dove Neo si incontra con Trinity, sotto il ponte di Adam Street per l’appunto.

    Morpheus:
    Il nome è quello del dio greco dei sogni (in effetti Morpheus è il tramite tra il mondo "reale" e Matrix, oppure tra il mondo dei sogni e Matrix).

    Nabucodonosor:
    Un simbolismo onirico è collegato anche al nome della nave, Nebuchadnezzer (Nabucodonosor). Nebuchadnezzar, re di Babilonia, fu istruito in sogno da Dio per distruggere gli abitanti di Gerusalemme che adoravano falsi profeti.
    Da notare il particolare della placca col nome della nave: "MARK III No. 11, Nebuch., Made in the USA, Year 2069". Il verso della Bibbia Marco 3:11 recita "e gli spiriti impuri, ogniqualvolta vedono Lui, cadono di fronte a Lui e gridano dicendo "Tu sei il Figlio di Dio"".

    Zion:
    Emblematico è anche il nome della città di Zion, Sion, la città di Dio, l’unica città di Matrix in cui gli uomini sono liberi, in questo caso, comunque nelle profondità della terra e non nell’alto dei cieli. Nel Vecchio Testamento la città faceva riferimento esplicitamente a Gerusalemme, mentre nel Nuovo Testamento col nome Città di Dio, oltre che a Gerusalemme ci si riferisce al Paradiso. Simboleggia la Terra Promessa per l'equipaggio della nave.

    Trinity:
    Trinity è un altro riferimento biblico, ossia la Trinità di Padre, Figlio e Spirito Santo. Oppure può essere interpretato come Corpo, Mente e Spirito oppure Sè, Io e Super-Io. Lo Spirito Santo viene spesso raffigurato come una colomba bianca e nella scena in cui Morpheus blocca i passanti, una colomba bianca è sospesa sopra a Neo e Morpheus, come a rappresentare la Trinità di Padre, Figlio e Spirito Santo

    Cypher:
    "Cypher" è un termine dello slang informatico inglese e significa Zero. Se Neo è "The ONE" abbiamo zero e uno, ossia il sistema binario dei computer. La stanza di Neo all'inizio del film è la 101. Cypher però può anche essere una contrazione di Lucypher, Lucifero, l'angelo diventato diavolo. La maglia del traditore Cypher è bucata proprio sopra al cuore, come a dire che non ha cuore.

    Choi e DuJour:
    Gli amici che si presentano alla porta di Neo, all'inizio del film, si chiamano Choi e DuJour. Benchè vengano pronunciati all'inglese, queste sono ovviamente due parole francesi: Choix Du Jour, ossia Scelta del Giorno. Il fulcro della storia è in fondo la scelta che Neo deve fare tra Matrix e la Realtà, tra pillola blu e pillola rossa.

    L'Oracolo:
    La donna chimata "l'Oracolo" è vestita come la Sibilla di Delfi dipinta nella Cappella Sistina. La frase "Conosci Te Stesso" della Sibilla di Delfi è riportata sopra la porta della cucina nella casa dell'Oracolo (anche se nel film è in latino, mentre a Delfi era ovviamente in greco). La Sibilla sedeva su un treppiede posto sopra una roccia da cui usciva un gas dalle profondità della terra che probabilmente provocava la trance. L'Oracolo è seduta su uno sgabello a tre piedi davanti al forno aperto.


    Apoc:
    Abbreviazione di "Apocalypse", cioè Apocalisse. Nella Bibbia, l'Apocalisse è l'ultimo libro, il libro dei simboli. In esso si preannuncia la fine del mondo. In realtà "apocalisse" non significa "fine del mondo" ma bensì "rivelazione".


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    Nella notte ingannevole i lievi sogni si prendono gioco di noi, fanno trepidare di falsi terrori le nostre menti spaventate.

  2. #2
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    Riferimenti religiosi
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    Matrix e il Cristianesimo. Neo ha molte similarità con il Messia (nelle prime scene gli viene detto, in tono scherzoso: "Grazie molte, sei il mio salvatore, il mio Gesù Cristo personale." e pochi secondi dopo "Tu non esisti"). Come già detto il significato del nome della protagonista femminile, Trinity, richiama ovviamente la Trinità cristiana.

    Il tema della rinascita (come nella tradizione cristiana) è ovvio nelle scene dove Neo viene salvato dai "gusci" creati dalle macchine per sfruttare gli esseri umani. Assomiglia molto ad un feto, glabro e ricoperto da una sostanza vischiosa. Appena dopo scende in un tunnel molto profondo e cade in una pozza d'acqua dalla quale viene recuperato dal Nabucodonosor: essendo appena "rinato", questo passaggio rappresenta il battesimo. In quel momento lui finalmente "vede la luce" (si lamenta che gli occhi gli fanno male, e Morpheus risponde "E' normale, non li hai mai usati"). Il riferimento alla vita di Cristo più diretto però è nel finale quando egli muore e "risorge" grazie a Trinity. La scena tra l'altro rimanda a due altri classici della letteratura infantile, La Bella Addormentata Nel Bosco, anche se in questo caso è la donna che fa rinascere l'uomo. In questa fiaba classica, la bella addormentata viene spesso interpretata come la Coscienza. E Biancaneve, nella quale ella viene risvegliata dal bacio del Principe Azzurro, e in questa fiaba i sette nani rappresentano i 7 vizi capitali (vedi i nomi).
    Neo rimane morto per esattamente 72 secondi, ossia 3 volte 24. Gesù è risorto dopo 3 giorni.
    Nella scena finale, Neo vola verso il cielo, rappresentando l'Ascensione. Il tema della rinascita di Neo è presente 4 volte: Neo, si dice nel film, dovrebbe essere la reincarnazione del primo uomo che è riuscito a liberarsi da Matrix e a far fuggire i primi ribelli; Neo ha una vita diurna "parallela" come Thomas Anderson, dunque ha due vite; come già detto, Neo viene risvegliato a nuova vita quando viene scollegato da Matrix e infine viene riportato in vita dal bacio di Trinity.

    Una volta che Neo ha finalmente compreso la realtà che lo circonda e la differenza tra matrix e realtà, inizia a operare cose che paiono "miracoli" nel mondo virtuale di matrix (volare, schivare le pallottole ecc...). Due volte durante il film viene invocato il verificarsi di miracoli per risolvere la situazione.

    Molto spesso sia Neo che i compagni imprecano dicendo "Gesù!", "Cristo!" oppure "Dio santo!".

    Il film è uscito nel weekend di Pasqua (negli USA) ossia quando si celebra la resurrezione di Cristo.

    Oltre al Cristianesimo, in Matrix troviamo molti riferimenti al Buddhismo.
    Uno dei fondamenti del Buddhismo è la consapevolezza che per raggiungere l'illuminazione bisogna riconoscere che la realtà che ci circonda è solo un illusione.

    Il mondo fittizio chiamato Matrix ricorda l'idea buddhista del Samsara, la quale insegna che la realtà che percepiamo è solamente l'insieme delle proiezioni sensoriali create dai nostri desideri, e non quindi una realtà oggettiva esterna. Morpheus allo stesso modo spiega a Neo che "...questo sei tu o meglio la tua immagine residua di sé, del tuo io digitale”. “Ma questo non è reale?” cerca di replicare Neo, poco convinto. “Che vuol dire reale, dammi una definizione di reale? Se ti riferisci a quello che percepiamo, guardiamo, odoriamo, quel reale sono semplici segnali elettrici interpretati dal cervello".

    Secondo il Buddhismo (e secondo Matrix), l'idea di realtà basata soltanto su esperienze sensoriali, ignoranza e desideri personali, tiene l'uomo imprigionato in una illusione, dalla quale è possibile liberarsi riconoscendo la falsa natura della realtà e l'errato senso di identità.

    Il Buddhismo richiede un preciso sforzo individuale per poter raggiungere l'Illuminazione, così come Morpheus dice a Neo di non essere in grado di spiegare cos'è Matrix: "Sto cercando di liberare la tua mente, Neo. Ma posso solo mostrarti la soglia, sta poi a te oltrepassarla."

    Gli umani sono intrappolati in un cerchio di illusioni e la loro stessa ignoranza li tiene prigionieri, completamente dipendenti dalle loro interazioni con il Programma e le esperienze sensoriali che esso produce. Queste false proiezioni sono rinforzate dall'enorme desiderio di credere che ciò che sperimentano sia effettivamente la realtà. Questo desiderio è così forte che Cypher tradisce i suoi compagni pur di poter ritornare al mondo illusorio di Matrix. Cypher tradisce il gruppo, in cambio di una bistecca, per così dire: in pratica sceglie di essere cosciente di sè soltanto come essere materiale (di carne) e rifiuta la sua parte spirituale. E' interessante il fatto che durante il colloquio con gli Agenti, Cypher chieda di essere "una persona importante, magari un attore", inserendo perciò un ulteriore elemento di finzione all'interno del mondo già fittizio in cui si troverà a vivere. Inoltre insiste sul fatto di non voler ricordare assolutamente niente di tutto ciò che ora conosce. Curiosamente veniamo a conoscenza del suo vero nome, ossia Reagan (l'ex presidente americano era un attore e ora soffre della sindrome di Alzheimer, la quale tra l'altro causa perdita di memoria).

    La scena cambia bruscamente e dal lusso del ristorante in cui si trovano Cypher e gli Agenti si passa all'interno della Nabuchednazzar, dove il gruppo si sta alimentando con il "rancio" preparato da Dozer. Vestiti quasi di stracci, nutriti male e rinunciando a tutte le comodità, i ribelli stanno seguendo la Via di Mezzo insegnata dal Buddha, che raccomanda di evitare sia le distrazioni materiali che l'assoluto ascetismo, in modo da poter compiere nel modo migliore il proprio lavoro.

    La scena del bambino che piega il cucchiaio si ispira a una vecchia tradizione tibetana, tant'è che il bambino è vestito da monaco. Quella di piegare i cucchiai era una pratica nei monasteri 'shaolin', i monaci guerrieri, per insegnare una cosa sola: che è impossibile piegare il cucchiaio perché in realtà esso non esiste ("Non cercare di piegare il cucchiaio, è impossibile. Cerca invece di realizzare la verità, che non c'è nessun cucchiaio, e ti accorgerai che sei tu a piegarti."). Il cucchiaio è energia e come tale non ha una reale densità. Come ci viene confermato anche dalla fisica quantistica la materia non è materia ma è energia collassata; collassata in base a cosa? In base ai nostri schemi mentali.
    Pertanto il cucchiaio appare così perché è così che ci aspettiamo che appaia, esso è il frutto della nostra osservazione. Se cambiamo il nostro modo di osservare le cose esse collasseranno secondo i nuovi schemi mentali o se siamo bravi come Neo alla fine del film, quando raggiunge la Maestria, ne vedremo la sua reale natura energetica. Neo vede Matrix per ciò che è, ha smesso di vivere nel sogno della sua mente, nella distorsione dei suoi schemi; egli vede.Il bambino dice a Neo che giungendo a questa verità scoprirà che è lui a piegarsi e non il cucchiaio. Questo conferma che siamo noi ad influenzare la realtà che ci circonda e non il contrario. E questo come vale per gli oggetti vale per le persone e le situazioni.

    Il personaggio di Neo ha molte altre caratteristiche che lo avvicinano a motivi buddhisti: Morpheus crede che sia il liberatore originale reincarnato e Neo appare come un bodhisattva, un illuminato che si rifiuta di entrare nel nirvana fino a che tutti gli spiriti non siano stati illuminati (curiosamente Keanu Reeves ha recitato la parte del Principe Siddharta Guatama nel film Piccolo Buddha di Bernardo Bertolucci).

    Nel film ci sono però molti riferimenti anche allo Gnosticismo. Gli gnostici intendevano il Dio come un’entità che raramente si lascia coinvolgere da questo mondo. Questo Dio ha come suoi sostituti un gruppo di una trentina di creature spirituali chiamate eoni; tutti assieme questi eoni formano il pleroma, la ‘pienezza’. Per inciso, eone in Inglese è "Eon", altro anagramma di "Neo".

    Nella mitologia Gnostica un eone di nome Sophia (saggezza) generò un essere spirituale, Demiurgo, dai grandi poteri ma dalla scarsa intelligenza che credeva d’essere il dio definitivo. Questo essere prese una parte dell’essenza divina del pleroma e con essa plasmò il mondo creato e gli Arconti, i guardiani e i difensori del mondo. È facile tracciare un parallelo tra queste figure e gli agenti Smith, Brown e Jones del film: essi sono responsabili del mantenimento dell’ordine e della sottomissione alla realtà artificiale; lo stesso Morpheus non fa che confermare la cosa quando dice "controllano tutte le porte, hanno tutte le chiavi". Dunque Sophia rappresenta il genere umano che crea Demiurgo ossia l'Intelligenza Artificiale che porterà alla costruzione di Matrix.

    Secondo la visione gnostica, ogni essere umano, volente o nolente, serve questo falso dio in una specie di sonnambulismo. Il mondo illusorio che le IA hanno posto di fronte agli occhi dell’umanità per nascondere la verità si ricollega al Demiurgo, al falso Dio, che mise assieme un mondo raffazzonato e che non è altro che un’estensione corrotta del Vero Dio (come detto la somiglianza è avvalorata dalla corrispondenza tra la figura degli Agenti e quella degli Arconti). Questo parallelo con lo gnosticismo si fa più evidente con le parole dell’Agente Smith in cui descrive il primo mondo creato da Matrix, il "mondo perfetto", che non sarebbe altro che un parallelo con la visione gnostica del Giardino dell’Eden.

    Morpheus come personaggio nei confronti di Neo svolge una funziona analoga a quella di San Giovanni Battista ed è anche un equivalente del Pro-padre gnostico, il padre di tutti noi, minacciato dal Demiurgo (Matrix) e che è salvato da Cristo (Neo).

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  3. #3
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    Morpheus: Immagino che in questo momento ti sentirai un po' come Alice che ruzzola nella tana del Bianconiglio.
    Neo: L'esempio calza.
    Morpheus: Lo leggo nei tuoi occhi: hai lo sguardo di un uomo che accetta quello che vede solo perché aspetta di risvegliarsi. E curiosamente non sei lontano dalla verità. Tu credi nel destino, Neo?
    Neo: No.
    Morpheus: Perché no?
    Neo: Perché non piace l'idea di non poter gestire la mia vita.
    Morpheus: Capisco perfettamente ciò che intendi. Adesso ti dico perché sei qui. Sei qui perché intuisci qualcosa che non riesci a spiegarti. Senti solo che c'è. È tutta la vita che hai la sensazione che ci sia qualcosa che non quadra nel mondo. Non sai bene di che si tratta, ma l'avverti. È un chiodo fisso nel cervello, da diventarci matto. È questa sensazione che ti ha portato da me. Tu sai di cosa sto parlando...
    Neo: Di Matrix.
    Morpheus: Ti interessa sapere di che si tratta, che cos'è? Matrix è ovunque, è intorno a noi, anche adesso nella stanza in cui siamo. È quello che vedi quando ti affacci alla finestra o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai al lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. È il mondo che ti è stato messo dinanzi agli occhi, per nasconderti la verità.
    Neo: Quale verità?
    Morpheus: Che tu sei uno schiavo. Come tutti gli altri sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore, una prigione per la tua mente. Nessuno di noi è in grado purtroppo di descrivere Matrix agli altri. Dovrai scoprire con i tuoi occhi che cos'è. È la tua ultima occasione: se rinunci, non ne avrai altre. Pillola azzurra: fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del Bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più.
    (....)


    --------------------------------------------------------------------------------

    Agente Smith rivolto a Morpheus: "Desidero condividere con te una geniale intuizione che ho avuto, durante la mia missione qui. Mi è capitato mentre cercavo di classificare la vostra specie. Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi. Tutti i mammiferi di questo pianeta d'istinto sviluppano un naturale equilibrio con l'ambiente circostante, cosa che voi umani non fate. Vi insediate in una zona e vi moltiplicate... vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l'unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un'altra zona ricca. C'è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento. E sai qual'è? Il virus. Gli esseri umani sono un'infezione estesa, un cancro per questo pianeta, siete una piaga, e noi siamo la cura."


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    Morpheus rivolto a Neo: "Devi lasciarti tutto dietro, Neo: paura, dubbio, scetticismo. Sgombra la tua mente!"

    "Hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero? E se da una sogno così non ti potessi più svegliare, come potresti distinguere il mondo dei sogni da quello della realtà?"

    "Io posso solo mostrarti la soglia, ma sta a te oltrepassarla"

    “Che vuol dire reale, dammi una definizione di reale? Se ti riferisci a quello che percepiamo, guardiamo, odoriamo, quel reale sono semplici segnali elettrici interpretati dal cervello"

    "Matrix è un sistema. E quel sistema è nostro nemico. Ma quando ci sei dentro, che cosa vedi? Uomini d'affari, insegnanti, avvocati, falegnami. Le proiezioni mentali delle persone che vogliamo salvare. Ma finchè non le avremo salvate faranno parte di quel sistema e questo le rende nostre nemiche. La maggior parte di loro non è pronta per essere scollegata, è talmente assuefatta e dipendente dal sistema che combatterebbe per difenderlo...."

    "Capirai col tempo, come ho fatto anch'io, che un conto è conoscere il cammino ed un conto è intraprenderlo".


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    Oracolo: "...Ti inviterei a sederti, ma so che tanto non lo farai. E non preoccuparti del vaso."
    Neo: "Quale vaso?" girandosi e rovesciando con il braccio quello che sta su una mensola.
    Oracolo: “Quel vaso”.
    Neo: “Chiedo scusa”.
    Oracolo: “Ti ho detto di non preoccuparti, lo farò riparare da uno dei miei ragazzi”.
    Neo: “Come lo sapevi?".
    Oracolo: “Oh! E la domanda successiva che ti frulla nel cervello sarà: <Lo avrei rotto lo stesso se lei non avesse detto niente?>


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    L'ultima scena del film. La voce di Neo dice: "So che mi state ascoltando, avverto la vostra presenza. So che avete paura di noi; paura di cambiare. Io non conosco il futuro, non sono venuto qui a dirvi come andrà a finire. Sono venuto a dirvi come comincerà. Adesso appenderò il telefono e farò vedere a tutta questa gente quello che non volete che vedano. Mostrerò loro un mondo senza di voi. Un mondo senza regole e controlli, senza frontiere e confini, un mondo in cui tutto è possibile. Quello che accadrà dopo dipenderà da loro."

    by http://space.tin.it/lettura/vcavoret/matrix/
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  4. #4
    Sposata L'avatar di Mistica
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    Commentate questi testi tratti dal sito!
    Voglio vedere che discussione ne viene fuori(spero costruttiva )
    Nella notte ingannevole i lievi sogni si prendono gioco di noi, fanno trepidare di falsi terrori le nostre menti spaventate.

  5. #5
    Utente L'avatar di Atlas
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    Elevare Matrix citando il suo "profondo" contenuto allegorico, un pochino di patinatissima filosofia spiccia da quattro soldi e tante seghe mentali che non portano da nessuna parte, così il pubblico è felice perchè ritiene di avere visto uno spettacolo più alto rispetto ciò a cui è abituato di solito..
    No Tears Please, It's a Waste of Good Suffering..

  6. #6
    Inviato da Atlas
    Elevare Matrix citando il suo "profondo" contenuto allegorico, un pochino di patinatissima filosofia spiccia da quattro soldi e tante seghe mentali che non portano da nessuna parte, così il pubblico è felice perchè ritiene di avere visto uno spettacolo più alto rispetto ciò a cui è abituato di solito..
    Bel discorso, belle parole e buona sinteticità! Peccato che quello che hai detto non sta né in cielo né in terra, né nell'empireo né nell'orba! Siamo tutti quanti in grado di sparare queste quattro scemate a proposito di qualsiasi film e alla fine dire che non vale nulla, che é tutta un'illusione e che il pubblico crede di aver visto chissà che cosa!
    Lo stesso che hai detto tu potremo riproporlo per tutti i più grandi capolavori, sia del cinema, che della letteratura che dell’arte!
    Per restare nel tema del cinema, però, potrei cominciare col dire: il Titanic è una vera schifezza: la solita storia d’amore, il dissenso della famiglia e la tragedia finale, qualche lacrima e un po’ di storia calcata pari passo non possono fare un film! Oppure potrei passare col attaccare il Gladiatore dicendo che è sempre la solita lagna del buono rinnegato, dell’ingiustizia compiuta nei suoi confronti e della vendetta privata, del figlio patricida e dello schiavo salvatore; infine potrei assaltare il Silenzio degli Innocenti dicendo che è il solito film poliziesco, con la solita agente che deve fare carriere e che riesce alla fine a superare tutti con le intuizioni suggeritele da uno psicologo in carcere, una storia patetica e a lieto fine! Peccato che si tratta di film considerati da tutti (me assolutamente compreso) grandi capolavori e che hanno fatto la storia del cinema, come lo stesso Matrix che secondo me è un film di ottimo livello, sia qualitativo che contenutistico!
    Quello che dici tu non ha alcun senso, la gente quando guarda Matrix non ci pensa affatto a queste cose filosofiche, non ci vede nulla di quanto detto prima da Mistica; non mi puoi venire a dire che tu quando guardi un film cominci subito a fare riferimenti alla Bibbia o al Vangelo ecc., dunque il suo successo indubbiamente non è dovuto a ciò, ma alla bravura dei registi a metterci tutto questo senza esplicitarlo, a rendere densa la trama e non discontinua, perché il film è così adatto a tutti quanti! Ci saranno persone che si accontenteranno della storiella di base, degli inseguimenti e dei combattimenti e che lo rivedranno anche decine di volte soltanto per questo, altri invece lo ameranno rivedere per scoprire ogni volta qualcosa di nuovo, per cercare di capire qualche particolare di fondo che altrimenti era sfuggito, per risentire qualche dialogo che era piaciuto molto!
    Inoltre la gente non crede affatto, dopo aver visto Matrix, di aver assistito ad uno spettacolo più alto rispetto agli altri soltanto per questo tipo di cose; sono infatti cose che possono essere colte solamente se le si conosce, altrimenti è impossibile e restano puri particolari decorativi; è come dare ad un contadino la Divina Commedia in mano, oppure presentargli davanti la Pietà di Michelangelo, non ci vedrà altro il lato esteriore e non riuscirà a comprendere nulla del significato allegorico ed intrinseco di entrambe!
    In poche parole il film resta ricchissimo di particolari e non possiamo che ammirare l’impegno e lo sforzo intellettuale dei registi a farlo tale! Inoltre non capisco che tipo di film tu reputi buono e curato, in quale tu vede questa grande filosofia; un film può anche non piacere, ma non per questo si può negare la sua effettiva qualità, come vale anche il contrario; sarebbe quanto mai ridicolo ed infantile: ma forse preferisci l’espressionismo polacco de “La donna col cavallo” oppure film come Metropolis di Fritz Lang, giudicandoli attuali e pieni di filosofia (visto che in quelli c’è soltanto essa e nient’altro, il che è impensabile per un film moderno)!

  7. #7
    Forsaken and Unseen L'avatar di Evil Theater 27
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    Inviato da Fibrizio
    Bel discorso, belle parole e buona sinteticità! Peccato che quello che hai detto non sta né in cielo né in terra, né nell'empireo né nell'orba! Siamo tutti quanti in grado di sparare queste quattro scemate a proposito di qualsiasi film e alla fine dire che non vale nulla, che é tutta un'illusione e che il pubblico crede di aver visto chissà che cosa!
    Lo stesso che hai detto tu potremo riproporlo per tutti i più grandi capolavori, sia del cinema, che della letteratura che dell’arte!
    Per restare nel tema del cinema, però, potrei cominciare col dire: il Titanic è una vera schifezza: la solita storia d’amore, il dissenso della famiglia e la tragedia finale, qualche lacrima e un po’ di storia calcata pari passo non possono fare un film! Oppure potrei passare col attaccare il Gladiatore dicendo che è sempre la solita lagna del buono rinnegato, dell’ingiustizia compiuta nei suoi confronti e della vendetta privata, del figlio patricida e dello schiavo salvatore; infine potrei assaltare il Silenzio degli Innocenti dicendo che è il solito film poliziesco, con la solita agente che deve fare carriere e che riesce alla fine a superare tutti con le intuizioni suggeritele da uno psicologo in carcere, una storia patetica e a lieto fine! Peccato che si tratta di film considerati da tutti (me assolutamente compreso) grandi capolavori e che hanno fatto la storia del cinema, come lo stesso Matrix che secondo me è un film di ottimo livello, sia qualitativo che contenutistico!
    Quello che dici tu non ha alcun senso, la gente quando guarda Matrix non ci pensa affatto a queste cose filosofiche, non ci vede nulla di quanto detto prima da Mistica; non mi puoi venire a dire che tu quando guardi un film cominci subito a fare riferimenti alla Bibbia o al Vangelo ecc., dunque il suo successo indubbiamente non è dovuto a ciò, ma alla bravura dei registi a metterci tutto questo senza esplicitarlo, a rendere densa la trama e non discontinua, perché il film è così adatto a tutti quanti! Ci saranno persone che si accontenteranno della storiella di base, degli inseguimenti e dei combattimenti e che lo rivedranno anche decine di volte soltanto per questo, altri invece lo ameranno rivedere per scoprire ogni volta qualcosa di nuovo, per cercare di capire qualche particolare di fondo che altrimenti era sfuggito, per risentire qualche dialogo che era piaciuto molto!
    Inoltre la gente non crede affatto, dopo aver visto Matrix, di aver assistito ad uno spettacolo più alto rispetto agli altri soltanto per questo tipo di cose; sono infatti cose che possono essere colte solamente se le si conosce, altrimenti è impossibile e restano puri particolari decorativi; è come dare ad un contadino la Divina Commedia in mano, oppure presentargli davanti la Pietà di Michelangelo, non ci vedrà altro il lato esteriore e non riuscirà a comprendere nulla del significato allegorico ed intrinseco di entrambe!
    In poche parole il film resta ricchissimo di particolari e non possiamo che ammirare l’impegno e lo sforzo intellettuale dei registi a farlo tale! Inoltre non capisco che tipo di film tu reputi buono e curato, in quale tu vede questa grande filosofia; un film può anche non piacere, ma non per questo si può negare la sua effettiva qualità, come vale anche il contrario; sarebbe quanto mai ridicolo ed infantile: ma forse preferisci l’espressionismo polacco de “La donna col cavallo” oppure film come Metropolis di Fritz Lang, giudicandoli attuali e pieni di filosofia (visto che in quelli c’è soltanto essa e nient’altro, il che è impensabile per un film moderno)!
    Se non fosse per il fatto che io considero Titanic un polpettone soporifero recitato da attori invedibili e con una trama sdolcinata che, se alle ragazzine spezza il suore, a me nausea... potrei dire che hai pienamente ragione.



  8. #8
    Inviato da Evil Theater 27
    Se non fosse per il fatto che io considero Titanic un polpettone soporifero recitato da attori invedibili e con una trama sdolcinata che, se alle ragazzine spezza il suore, a me nausea... potrei dire che hai pienamente ragione.
    beh, questa è una tua opinione, nemmeno io posso dire di esserne un grande appassionato, anche se non mi dispiace, ma resta cmq il fatto che è uno dei grandi capolavori del cinema, giudicato indipendentemente dalla passione che ha suscitato nelle ragazzine! Infatti Di Caprio non ha ricevuto punti Oscar e secondo me il film sarebbe stato perfetto senza la sua faccia a rovinarlo (un pessimo attore)!

  9. #9
    Utente L'avatar di smokey_joe82
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    Notevole, Mistica
    Grazie!
    Una dea, fatta di marmo sanguinante, una potente bellezza proveniente dalla più profonda e più antica anima dell'Italia romana, resa fiera dalla fibra morale dell'antica classe senatoriale del più grande impero che il mondo occidentale abbia mai conosciuto. Non la conosco bene. Il suo viso ovale brilla sotto un manto di ondulati capelli castani. Sembra troppo bella per far del male a qualcuno. Ha una voce delicata, occhi innocenti e imploranti, un volto perfetto che diventa subito vulnerabile e empatico, un mistero. Non capisco come Marius abbia potuto lasciarla. Con una corta veste di seta sottile e un bracciale a forma di serpente sul braccio nudo, è troppo incantevole per i maschi e oggetto di invidia per le femmine. Col suo abito più lungo e coprente, si muove come uno spettro negli ambienti circostanti come se per lei non fossero reali e, fantasma di una danzatrice, cerca un ambiente che solo lei può trovare. [...] una donna pallida e triste che vorrei stringere tra le braccia.

  10. #10
    Utente L'avatar di Atlas
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    Ci vuole un gran coraggio nel sostenere che roba come Titanic o Il Gladiatore siano riconosciuti come capolavori dall'unanimità della gente, magari queste sparate possono uscire basandosi unicamente su quella manifestazione farlocca che risponde al nome di "oscar" ma a molti critici seri questi due film hanno mostrato il fianco a diverse critiche e di non poca cattiveria.. Perchè non me ne faccio nulla di una buona ricostruzione dello storico affondamento della nave se poi tutto deve essere buttato in vacca con una storiella da teenager, l'esile sceneggiatura del gladiatore Massimo poi, si regge unicamente sulle spallucce del pur bravino Crowe. Inutile parlare degli incassi, non è certo il pubblico a decretare la qualità di un film (in caso contrario Pearl Harbor o Vacanze sul Nilo sarebbero dei capolavori dell'espressionismo, altro che novelle vague!!). E ritengo ancora Matrix un film cialtrone che basa il suo culto unicamente sull'estetica (ma quanto sono ridicoli quei super uomini nei loro completini aderenti quando si prodigano in mossette cool) con un po' di pistolotti da filosofia new age per (auto)convincere il pubblico della profondità di una storia che non c'è. Questa volta non c'è la scusa del retaggio fumettistico (nonostante i registi siano fumettari e si vede), questa volta il film vuole prendersi sul serio prendendo per i fondelli l'ingenuo spettatore.

    Fibrizio mi chiede "non mi puoi venire a dire che tu quando guardi un film cominci subito a fare riferimenti alla Bibbia o al Vangelo ecc"
    Ma in effetti mi è capitato diverse volte di notare inquadrature significanti con simbologie teologiche, l'uso della fotografia con luci che denotano una grande attenzione nei confronti del messaggio. Il messaggio, ogni film ne ha uno. Vi hanno venduto il prossimo Reloaded spacciandolo per l'evento cinematografico dell'anno, da un anno vi hanno bruciato a fuoco lento dandovi in pasto un breve teaser e poi il trailer, e poi animatrix, tutto per convincervi di andare al cinema a vedere Reloaded.

    Io ho già i biglietti prenotati, se mi sorprenderà lo promuoverò, intanto vedere personaggi che camminano sui muri e si moltiplicano in migliaia di copie già mi fanno pregustare uno spettacolo intelligente. E all'uscita, osservando la folla festosa mi chiederò: è dunque questa la vuota generazione di MTV?
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  11. #11
    δώρο επουράνιος L'avatar di gardos
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    ti sbagli invece perche è il pubblico che decide se un film è bello o no,NON TU CARO MIO!!!CHE NON SEI NESSUNO!!!!!!! ! ! ! !

    pero visto che ho notato che rompi i maroni ovunque sui post sul cinema mi piacerebbe che tu mi facessi un esempio di film che ti è piaciuto,motivando la tua scelta ovviamente

    attendo risposta
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    .





  12. #12
    Conosco molto bene i critici dei film a cui tenti di fare riferimento e si tratta di tutt’altro che persone serie, bensì di pagliacci che credono che la critica si basi su opinioni personali, sulla massima denigrazione di qualsiasi cosa ci passi sotto mano; probabilmente sono persone che hanno finito appena la terza media e che frustrate dalla vita si sono date a qualcosa che li desse importanza, si sono messi ad urlare ad alta voce “abbasso a tutti”, con un paio d’occhiali sul naso per apparire degli intellettuali, quando invece qualsiasi persona colta, qualunque erudito serio od esegeta con alle spalle l’università giusta, riesce a mettere da parte le proprie opinioni personali, contestualizzando l’argomento trattato e prendendo in considerazione le possibilità, i criteri, i metodi e via dicendo, visto che è passato se non altro dal liceo, continuando oltre, ed imparando che cosa significa scrivere un saggio, breve o lungo che sia. Queste persone che scrivono interi “dizionari del film” o altri trattati, quando non hanno nemmeno la più pallida idea di che cosa significhi fare regia, di che cosa sia il teatro, spiattellano sui propri fogli castronerie che fanno di qualsiasi film un cesso di lavoro, perché credono di essere riusciti a trovarne i punti deboli, quando invece hanno trovato solamente i nodi mentali che li hanno sconvolti sino ad allora.
    L’ho già detto e lo ripeto: a dire che un film non vale una mazza non ci vuole niente, se è per questo potremo essere tutti un Bazarov turgeneviano e negare tutto quanto, dire di no a tutto, fare gli superuomini e sperare d’impressionare tutti con il nostro nichilismo, a dire di “no” ci vuole poco ed appare intelligente, ma ormai è fuori moda e bisognerebbe anche accendere per un attimo il cervello e ragionare, sapendo giustificare le proprie opinioni con qualche chiaro esempio; di questo passo nulla vale qualcosa: Chaplin, Keaton, Lloyd e i più recenti Cary Grant, James Stewart ed Ava Gardner, per non parlare di molti altri, che hanno fatto la storia del cinema, non valgono niente! Personalmente Chaplin non mi fa ridere affatto, neppure Stan Laurel e Oliver Hardy riescono a strapparmi qualche risata, ma non per questo direi che sono stati attori scadenti o che non valgono nulla.
    Il Titanic è sicuramente uno dei maggiori successi del cinema e tutti quelli che dicono il contrario lo fanno prima di tutto perché sperano di scrivervi sopra un intero libro e venderlo a buon prezzo, come quegli altri che addirittura si sono spinti a ritenere tutta la vicenda una montatura; un film si distingue dagli altri e si merita il titolo di capolavoro quando denota una trama fluida, senza rallentamenti, senza dispersioni o ellissi inutili, quando gli attori sono convincenti e quando i personaggi sono variatamente caratterizzati, quando ha una fotografia degna di nota, quando con poche scene ci racconta molti eventi senza per questo apparire confuso; tutti quelli che sostengono il contrario lo fanno basandosi sulla trama, solamente perché sono innervositi dalla figura Di Caprio perché lo ritengono un sex-symbol e non riescono a riconoscervisi, anch’io lo reputo un pessimo attore, ma non mi istiga altro che un totale vuoto di bravura e quando lo vedo non penso proprio a come potrebbe piacere alla mia ragazza più di me; inoltre Cameron è riuscito comunque a trarne il meglio, mascherando in qualche modo la sua totale incapacità espressiva; ma anche se fosse la trama in se stessa a dare noia, chiedo a costoro che altra trama avrebbero reputata utile per un film così: forse una di sparatorie, forse ci voleva un realisticissimo James Bond, oppure avrebbero preferito Terminator, a bordo del Titanic combatte contro il T-1912 (evoluzione del T1000) e con un razzo perfora la prua della nave!, oppure avrebbero trasformato la tragedia della morte di oltre 1000 uomini in una commedia o parodia! In poche parole sono tutte sciocchezze in cui non vedo altro che balordaggine: chi ritiene il Titanic un film privo di significati vuol dire che non è in grado di capire la tragedia che vi si racconta, attraverso una vita normale, forse anche banale e patetica, attraverso un amore melenso, come è anche nella realtà; il mondo non è popolato di demoni ed eroi, ma di persone che forse saranno anche semplici e banali, ma nella loro semplicità, banalità ed ingenuità, riescono a realizzare grandi gesti, degni di nota e ricordo.
    I film non sono dei libri, non devono raccontare soltanto una morale, anzi, quando non la raccontano è addirittura meglio, perché essi sono anche uno specchio sul mondo reale, su come altri lo vedono e lo vivono.
    Matrix da questo punto di vista ci racconta molto di più di quanto non si creda; inoltre i personaggi che definisci inespressivi e banali appaiono molto più realistici di qualsiasi altro, nella realtà non ci sono scene madri, non ci sono parlate storiche, non ci sono grandi discorsi filosofici; per il 70% delle volte la gente resta senza parole, mormora qualcosa, cerca di difendersi, oppure scoppia di rabbia, comincia a farneticare e se si potesse rivedere, risentendo quello che ha detto, si sentirebbe come un verme e avrebbe voglia di nascondersi; se per inespressività s’intende il fatto che Neo non si dispera fino alla morte quando scopre il mondo fittizio che gli era stato posto davanti, perché non si strappa i capelli oppure non finisce col restarne sconvolto per dei mesi, significa che si è tragicamente infettati dai schemi illogici e banali delle soap-opere, significa che si crede che nella vita vi siano le emozioni sconvolgenti che non passano per degli anni e che ci fanno disperare per tutto quel tempo, quando invece lasciano soltanto un segno indelebile, un vuoto inespressivo e presto s’impara a conviverci, perché le lacrime si sono esaurite, anche se il dolore non è passato!
    Quello di Matrix è un tema molto profondo e delicato, difficile da capire se ci si butta davanti al televisore con la birra in mano, oppure con le patatine e si spera che riusciranno a trarci qualche patetica commozione! Per quello che riguarda i combattimenti, le scene impressionanti, ricordo che stiamo parlando di un film, non di un libro; i libri difatti non se lo possono permettere, possono soltanto esprimere un pensiero, cercare di stimolare la nostra fantasia tramite descrizioni e non scene, tramite lunghi momenti e non un istante; un film si basa invece sugli istanti, su quei baleni che riescono ad entusiasmarci, a stimolare la nostra fantasia con forza, mostrandoci qualcosa che altrimenti non avremmo immaginato, che non ci appare banale! Quella che in una poesia è una metafora o similitudine, è in un film, come Matrix, la scena delle combattimento impossibile, sovrannaturale! Si tratta di arte e lo scopo dell’arte è proprio quello di testare sempre nuove esperienze, che queste siano scrittorie, foniche o visive!
    Mi piacerebbe proprio sapere quale film consideri buono, quale reputi un capolavoro, perché se non ne hai significa che non hai neppure metro, che questo è nullo o infinito e perciò fittizio, che non è adatto al mondo reale e che dunque non puoi neppure giudicare.
    Nella vita bisogna avere un metro per tutto, altrimenti tutto quanto potrebbe apparire nulla; molte persone credono che quello che hanno nell’immaginazione possa essere un metro valido, quando si rendono conto che se tentano di dargli vita non ne sono capaci, come a dire che non valgono niente e chi reputa se stesso niente o cambia il metro o si suicida!

  13. #13
    Inviato da gardos
    ti sbagli invece perche è il pubblico che decide se un film è bello o no,NON TU CARO MIO!!!CHE NON SEI NESSUNO!!!!!!! ! ! ! !

    pero visto che ho notato che rompi i maroni ovunque sui post sul cinema mi piacerebbe che tu mi facessi un esempio di film che ti è piaciuto,motivando la tua scelta ovviamente

    attendo risposta
    quoto al 100%

  14. #14
    Utente L'avatar di Atlas
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    Leggere con più attenzione i messaggi prima di criticare qualcuno mi pare sia sinonimo di buon senso, ho più volte e in diverse occasioni esternato i miei apprezzamenti nei confronti di molti piccoli o grandi film, motivando fra l'altro sempre i motivi per cui li reputo tale.

    No, io credo piuttosto che a certa utenza non piaccia leggere critiche motivate sui film che reputa capolavori assoluti, i più belli che abbiano mai visto. Il messaggio di Fibrizio, dispiace dirlo, denota davvero una scarsa conoscenza del mezzo cinematografico oltre ad una pochezza di idee e di rispetto nei confronti dei commenti altrui. Pertanto ritengo con lui il discorso chiuso in partenza, stessa cosa per Gardos che invece di controbattere alle mie parole con discorsi sensati se ne esce con "è il pubblico che decide se un film è bello o no". E poi suvvia, basta con questo "quotare" pensieri altrui, come pecore che si uniformano a cose già dette.

    Potrei ora fare una lista di grandi successi al box office dalla qualità veramente deprecabile o autentici filmoni che non hanno mai recuperato il costo di produzione. La verità secondo me non sta nel mezzo.

    Quelli che Fibrizio reputa critici cialtroni sono in realtà rinomati professionisti che hanno fatto del cinema una ragione d'essere, scrivendo sui principali quotidiani o riviste specializzate (e no, non mi riferisco a quel modaiolo dei poveri chiamato Ciak).

    Ma avete ragione voi, Matrix è un capolavoro, probabilmente il miglior film che sia mai uscito da sempre. Contenti? Ora me la merito una carezza?
    No Tears Please, It's a Waste of Good Suffering..

  15. #15
    Bene, dal momento che sembra tu t’intendi di cinematografia saprai sicuramente dirmi perché tutti quei critici che si ostinano per le loro astruse vie di critica sono tutt’altro che registi! Non ho letto la critica di un solo esegeta che fosse contrario a qualcuno dei grandi capolavori del cinema e che allo stesso tempo avesse minimamente studiato una qualsiasi cosa per darsi al proprio mestiere! E’ come i ministri che stanno al governo, che soltanto una volta ogni tanto s’intendono del settore a cui presiedono, mentre per il resto è gente come tutti gli altri: è come se io andassi a fare il ministro alla cultura oppure alla salute! Ma siamo seri!

    Basta leggere le loro critiche per capire che non c’incastrano niente e che non hanno studiato! Non è questione di dire il film è bello o brutto, ma di riuscire a farne una critica oggettiva e completa! Mi piacerebbe leggere soltanto una critica che riesca a valutare oggettivamente il Titanic, oppure Matrix e moltissimi altri!

    Inoltre, senza offesa alcuna, devi essere propri duro di coccio! Continui a ribattere senza motivazione alcuna, legandoti ad ideali che veramente hanno del paradossale e che stanno al di fuori di questo mondo! Ma siccome sei così convinto sono sicuro che sapresti darci valide indicazioni su come avresti realizzato film come Matrix e Titanic, quali sarebbero stati i cambiamenti che avresti apportato!

    PS Dimentichi ancora di indicarci qualche capolavoro da andare a vedere, così almeno ci stupiamo un po’! Inoltre consigliaci anche qualche rivista del settore, ma attento a non confonderla con una di quelle che cercano di dare voce a tutti!

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