Vita, Morte, Coscienza, Dio, Stato...
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Discussione: Vita, Morte, Coscienza, Dio, Stato...

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  1. #1
    Mietitore d'Anime L'avatar di respen
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    Vita, Morte, Coscienza, Dio, Stato...

    Esprimo un mio pensiero.

    Premessa
    Da qualche tempo a fasi alterne sentiamo parlare di vita generata in laboratorio, di clonazione, di inseminazione artificiale ecc ecc.
    E c'è sempre un alone di polemica sulla considerazione se sia giusto o meno che l'Uomo si "prenda" la responsabilità di creare la vita (con riferimenti alla religione, alla legittimità, all'aspetto giuridico, a quello sociale, alla coscienza...), andando "contro Natura" (nel senso che in teoria solo un uomo e una donna, unendosi, dovrebbero creare la vita [di un altro Uomo, ovviamente] ).
    Sentiamo spesso parlare anche di eutanasia e suicidio. E qui la polemica è se l'Uomo possa o meno "prendersi" la responsabilità di mettere fine a una vita, la propria o quella degli altri.
    ----------------------------------------------------------------------------------
    Ora, ciò che intendo è che sentiamo sempre dire che l'Uomo non ha dirittto (ma che bella parola...) di "creare" (passatemi il termine) la vita, e nemmeno di togliersela, perchè, sentiamo dire, solo Dio decide quando è ora di morire.
    E allora io mi chiedo: perchè mai curiamo le persone? A cosa servono i progressi in campo medico? Se l'Uomo non ha diritto di togliersi la vita da solo, che diritto ha di mantenerla, di prolungarla?

    Respen

    P.S. Vi pregherei, nelle risposte, di non confondere la premessa col resto
    Mentalista supremo

  2. #2
    vuole solo la juveh!1!1!! L'avatar di Vulcan Raven
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    Re: Vita, Morte, Coscienza, Dio, Stato...

    Inviato da respen
    Esprimo un mio pensiero.

    Premessa
    Da qualche tempo a fasi alterne sentiamo parlare di vita generata in laboratorio, di clonazione, di inseminazione artificiale ecc ecc.
    E c'è sempre un alone di polemica sulla considerazione se sia giusto o meno che l'Uomo si "prenda" la responsabilità di creare la vita (con riferimenti alla religione, alla legittimità, all'aspetto giuridico, a quello sociale, alla coscienza...), andando "contro Natura" (nel senso che in teoria solo un uomo e una donna, unendosi, dovrebbero creare la vita [di un altro Uomo, ovviamente] ).
    Sentiamo spesso parlare anche di eutanasia e suicidio. E qui la polemica è se l'Uomo possa o meno "prendersi" la responsabilità di mettere fine a una vita, la propria o quella degli altri.
    ----------------------------------------------------------------------------------
    Ora, ciò che intendo è che sentiamo sempre dire che l'Uomo non ha dirittto (ma che bella parola...) di "creare" (passatemi il termine) la vita, e nemmeno di togliersela, perchè, sentiamo dire, solo Dio decide quando è ora di morire.
    E allora io mi chiedo: perchè mai curiamo le persone? A cosa servono i progressi in campo medico? Se l'Uomo non ha diritto di togliersi la vita da solo, che diritto ha di mantenerla, di prolungarla?

    Respen

    P.S. Vi pregherei, nelle risposte, di non confondere la premessa col resto



    la tecnologia non è MAI sbagliata, che serva a creare una vita o a distruggerla. MAi sbagliata dal puntoi di vista della ragione (se così si può dire)
    scorretto dal punto di vista etico




    forse non mi so espresso bene.............

  3. #3
    Mietitore d'Anime L'avatar di respen
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    Infatti non ho capito molto bene...
    Mentalista supremo

  4. #4
    Rivoluzionario L'avatar di Gendo Ikari
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    Re: Vita, Morte, Coscienza, Dio, Stato...

    Inviato da respen
    Ora, ciò che intendo è che sentiamo sempre dire che l'Uomo non ha dirittto (ma che bella parola...) di "creare" (passatemi il termine) la vita, e nemmeno di togliersela, perchè, sentiamo dire, solo Dio decide quando è ora di morire.
    E allora io mi chiedo: perchè mai curiamo le persone? A cosa servono i progressi in campo medico? Se l'Uomo non ha diritto di togliersi la vita da solo, che diritto ha di mantenerla, di prolungarla?
    [/size]
    Il problema è dunque, se ho compreso appieno il tuo topyc, i diritti tecnologici dell'uomo di creare la vita, di modificare la vita, di clonare la vita, e se ciò è giusto o no, vero?
    Mettiamo da parte Dio e la religione, e ragioniamo sul concreto vivere di ogni giorno.
    E' giusto clonare l'uomo?
    E' giusto creare la vita in laboratorio?
    Queste domande non hanno senso. Per un motivo prettamente terminologico: cosa intendiamo con giusto o sbagliato? Esiste un giusto universale? La verità è relativa? Cos'è la vita?
    Prima di rispondere alle domande su dette, dovremo analizzare milioni di problemi, che aprirebbero altri problemi, eccetera.
    Allora eliminiamo il termine giusto o sbagliato, e ragioniamo da un'altro punto di vista, più vicino e realmente discutibile.
    Quali conseguenze porterebbe il legalizzare la clonazione dell'Uomo, della creazione della vita?
    Queste conseguenze sarebbero positive?
    E su questo si può rispondere con più tranquillità.
    Se capiamo che tutte queste tecnologie non sono dell'uomo, ma sono di alcuni uomini, proprietari di multinazionali, di laboratori, che hanno brevettato scoperte, macchinari, medicine, allora capiamo anche la pericolosità di lasciare loro ulteriore libertà di sviluppi pratici. Se crediamo che non si possano verificare eventi tragici solo utilizzando a sproposito scoperte delicate ed eticamente dubbie sbagliamo.
    Ritengo opportuno dire che la creazione della vita e l'utilizzo di tecnologie che hanno questo obbiettivo, siano pericolose e socialmente inaccettabili. Sono già troppe le libertà che hanno tali industrie (pensiamo alle ricerche di virus come armi..) il problema è come limitarle, non certo come estenderle.
    Viva l'Itaglia!

  5. #5
    Mietitore d'Anime L'avatar di respen
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    Re: Re: Vita, Morte, Coscienza, Dio, Stato...

    Inviato da Gendo Ikari
    Il problema è dunque, se ho compreso appieno il tuo topyc, i diritti tecnologici dell'uomo di creare la vita, di modificare la vita, di clonare la vita, e se ciò è giusto o no, vero?
    Mettiamo da parte Dio e la religione, e ragioniamo sul concreto vivere di ogni giorno.
    E' giusto clonare l'uomo?
    E' giusto creare la vita in laboratorio?
    Queste domande non hanno senso. Per un motivo prettamente terminologico: cosa intendiamo con giusto o sbagliato? Esiste un giusto universale? La verità è relativa? Cos'è la vita?
    Prima di rispondere alle domande su dette, dovremo analizzare milioni di problemi, che aprirebbero altri problemi, eccetera.
    Allora eliminiamo il termine giusto o sbagliato, e ragioniamo da un'altro punto di vista, più vicino e realmente discutibile.
    Quali conseguenze porterebbe il legalizzare la clonazione dell'Uomo, della creazione della vita?
    Queste conseguenze sarebbero positive?
    E su questo si può rispondere con più tranquillità.
    Se capiamo che tutte queste tecnologie non sono dell'uomo, ma sono di alcuni uomini, proprietari di multinazionali, di laboratori, che hanno brevettato scoperte, macchinari, medicine, allora capiamo anche la pericolosità di lasciare loro ulteriore libertà di sviluppi pratici. Se crediamo che non si possano verificare eventi tragici solo utilizzando a sproposito scoperte delicate ed eticamente dubbie sbagliamo.
    Ritengo opportuno dire che la creazione della vita e l'utilizzo di tecnologie che hanno questo obbiettivo, siano pericolose e socialmente inaccettabili. Sono già troppe le libertà che hanno tali industrie (pensiamo alle ricerche di virus come armi..) il problema è come limitarle, non certo come estenderle.
    no, il problema non riguarda la tecnologia. riguarda il diritto dell'Uomo a mantenere la vita. perchè non può crearla, non può toglierla, ma può mantenerla???
    Mentalista supremo

  6. #6
    Utente L'avatar di cerberus
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    Re: Re: Re: Vita, Morte, Coscienza, Dio, Stato...

    Inviato da respen
    no, il problema non riguarda la tecnologia. riguarda il diritto dell'Uomo a mantenere la vita. perchè non può crearla, non può toglierla, ma può mantenerla???
    Perchè la vita è fatta di compromessi.
    Engineers do it better
    "Lo scienziato non studia la natura perché è utile, ma perché ne prova piacere e ne prova piacere perché è bella. Se la natura non fosse bella, non varrebbe la pena studiarla e la vita non varrebbe la pena di essere vissuta”.( Henri Poincaré )
    "Scientists discover the world that exists; engineers create the world that never was."

  7. #7
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    Re: Vita, Morte, Coscienza, Dio, Stato...

    Inviato da respen
    Esprimo un mio pensiero.

    Premessa
    Da qualche tempo a fasi alterne sentiamo parlare di vita generata in laboratorio, di clonazione, di inseminazione artificiale ecc ecc.
    E c'è sempre un alone di polemica sulla considerazione se sia giusto o meno che l'Uomo si "prenda" la responsabilità di creare la vita (con riferimenti alla religione, alla legittimità, all'aspetto giuridico, a quello sociale, alla coscienza...), andando "contro Natura" (nel senso che in teoria solo un uomo e una donna, unendosi, dovrebbero creare la vita [di un altro Uomo, ovviamente] ).
    Sentiamo spesso parlare anche di eutanasia e suicidio. E qui la polemica è se l'Uomo possa o meno "prendersi" la responsabilità di mettere fine a una vita, la propria o quella degli altri.
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    Ora, ciò che intendo è che sentiamo sempre dire che l'Uomo non ha dirittto (ma che bella parola...) di "creare" (passatemi il termine) la vita, e nemmeno di togliersela, perchè, sentiamo dire, solo Dio decide quando è ora di morire.
    E allora io mi chiedo: perchè mai curiamo le persone? A cosa servono i progressi in campo medico? Se l'Uomo non ha diritto di togliersi la vita da solo, che diritto ha di mantenerla, di prolungarla?

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    P.S. Vi pregherei, nelle risposte, di non confondere la premessa col resto


    è certo che se un uomo piange, le sue lacrime colmeranno un vuoto.nessuna. nn esitevano inutili

    circostanze che le potevano aiutare. separate, , e la loro vita scivolà via in una fragola di

    pensiero. un uomo, poco grande e bello decise di aiutare il destino di due scolare. laureate,

    decisero di separarsi, dcisero di staccarsi.

    "coloro che riusciranno a farlo, saRANNO benedetti all'unisono dagli angeli."

    ed è proprio degli angeli, questa volta, la colpa. frà tante ostilità territoriali, per una

    volta gli angeli misero il piede in mezzo allo zampiglio vitale di quelle due povere creature

    laureate. un angelo, grande, bianco, giallo e vitreo, decise di dir di far finita con la vita, e

    la sua culla fu così restata virtrea. Vitrea d'amore e vitrea di passione, nonchè piena di

    candore, di pazzia e di maliconconia.sole acuqa e pioggia nn vedranno, vino acqua e birra nn

    berrano, "amore sole e cuore" nn canteranno, ma solo una cosa potranno far: gridando, le loro anime

    unite ma staccate nell'angolo mortuario, si divisero e si unisero all'unisono, quasi a voler

    prolungare un legame territoriale e duratoro di pazzia. ed ora, si sono scinte.

    ed è prorio quell'angelo, che ci protegge

    tutti, che questa volta ha detto NO.

    un no secco,assoluto e ricercato da chi quelle ragazza le amava ma le odiava per la loro

    bruttezza e per la lor forza vitale. perchè quel'angelo, che nn si sa chi è (alcuni lo chiamano

    DIO) nn è ne ceco, ne attaccato ne staccato a se stesso e agli altri, ma in questo caso si è rivelato sordo, muto e sordo

    e riluttante alla vita di due ragazze poco educate. Educate alal vita e alla pazzia, alla

    sofferenza e al dolore, alla vena portante (e urtante) che separarono cuore e vena cerebrale alle due fate, che in

    tondo trionferanno. trionferanno e canteranno, al + cercando quel magone, che tanto triste ha

    reso il nome, di angela e gabriella,

    che forman l'angelo gabriele. mitico e soave responsabile

    della sofferenza altrui, ma unico al mondo a poter decidere, quasi incazzosamente,di dir ciao e

    e *********o all'altra via. e allora, uomini e puttane, uccidete la pazzia, e mangiatevi le mani,

    perchè angela e gabriele, l'uomo donna poco bella,dopo un ultimo bacio (s)canzonato, nn ci sono +.

    il loro volo è stato breve, la loro anima il nulla a raggiunto, gialla ardrice di rancore e

    delusa fin dentro all'anima dell'anima loro. perchè morire a 30 anni, attaccata al proprio amore

    fraterno, nn val la pena di sperare, ma solo di ridere per dimenticare. ridere e divertirsi,

    ridere e viver bene, e viver sani e belli (ndr) ridendo a più n posso, per cercar di far

    sboccare, quel fiore troppo grande da sopportarne due. due, come le braccia, due, come le loro

    gambe. due, come le loro vite, due, come le loro speranze di vittoria, due, come le vittorie

    della loro vita, due, come gli occhi che esclamavano quando una se ne andava,

    uno, come il loro

    cervello, una, come la loro vena,

    zero, come le parole che potranno ancora pronunciare. MORTE, vita altrui, siamo

    tutti galli gialli, e zompiamo e poi parliamo, che il triste dolor nn ci riguarda, ma nessuno di

    noi sa, che se qualcun c'è pure morto, potrebbe anche toccare a noi. e allora, perchè nn vivere

    senza pensare a scriver cose????perchè nn godersi la propria vita cercando di ridere al fluoro(ababuabuabu) e

    di parlare alla marmellata(abnabubua)...e allora canto...e allora allora canto..., e canto e mi diverto, e

    scrivo e dico (il momento è catartico) W LA MORTE NELLA VITA; E W LA VITA POETICA E FISICA.

    E WIWA LA FIGAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

    dedicato alle due gemelli siamesi MORTE DOPO 53 ORE DI OPERAZIONE PER SEPARARE IL LORO CERVELLO, UNICO CERVELLO, PARTE ORGANICA DI DUE CORPI FREDDI.
    Se io potessi vivere nuovamente la mia vita, nella prossima cercherei di commettere più errori.
    Non tenterei di essere tanto perfetto, mi rilasserei di più, sarei più stolto di quello che sono stato, in verità prenderei poche cose sul serio.
    Correrei più rischi, viaggerei di più, scalerei più montagne, contemplerei più tramonti e attraverserei più fiumi, andrei in posti dove mai sono stato, avrei più problemi reali e meno problemi immaginari.
    Io sono stato una di quelle persone che vivono sensatamente, producendo ogni minuto della vita.
    E' chiaro che ho avuto momenti di allegria.
    Ma, se potessi tornare a vivere, cercherei di avere solamente dei momenti buoni.
    Perché di questo è fatta la vita, solo da momenti da non perdere.
    Io ero una di quelle persone che mai andava da qualche parte senza un termometro, una borsa d'acqua calda, un ombrello e un paracadute: se tornassi a vivere, viaggerei più leggero.
    Se io potessi tornare a vivere, comincerei ad andare scalzo all'inizio della primavera e continuerei così fino alla fine dell'autunno.
    Girerei più volte nella mia strada, contemplerei più aurore e giocherei di più con i bambini.
    Se avessi un'altra volta la vita davanti ......... ma, vedete, ho ottantacinque anni e non ho un'altra possibilità.
    (Jorge Luis Borges)

  8. #8
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    Re: Re: Re: Vita, Morte, Coscienza, Dio, Stato...

    Inviato da respen
    no, il problema non riguarda la tecnologia. riguarda il diritto dell'Uomo a mantenere la vita. perchè non può crearla, non può toglierla, ma può mantenerla???
    Poichè il coseddetto "diritto alla vita" non è nient'altro che la razionale e logica constatazione che se si vive non è merito di qualche uomo, e così la vita non è in nessuna parte se non nell'uomo che vive. La vita è un "oggetto" posseduto dalla persona, e come tale appartiene alla persona, ed è quindi un suo diritto tenersela.
    Viva l'Itaglia!

  9. #9
    Mietitore d'Anime L'avatar di respen
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    Re: Re: Re: Re: Vita, Morte, Coscienza, Dio, Stato...

    Inviato da Gendo Ikari
    Poichè il coseddetto "diritto alla vita" non è nient'altro che la razionale e logica constatazione che se si vive non è merito di qualche uomo, e così la vita non è in nessuna parte se non nell'uomo che vive. La vita è un "oggetto" posseduto dalla persona, e come tale appartiene alla persona, ed è quindi un suo diritto tenersela.
    se fosse davvero così, avrebbe diritto anche a disfarsene...
    Mentalista supremo

  10. #10
    RAPPER L'avatar di giocatoresvizzero
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    credo che l'uomo abbia il diritto di togliersi la vita e di crearla al laboratorio senza però usarla per scopi disumani.
    sul fatto che dicevi che se curiamo le persone andiamo contro dio non credo sia giusto dirlo perchè in fondo non esiste una medicina che possa guarire tutti i mali e quindi rendere l'uomo invincibile.se l'uomo è così avanzato nel settore medico in fondo è dio che lo vuole perchè puoi prenderti tutti i farmaci che vuoi o fare tutte le operazioni possibili ma se dio vuole che muori...
    rifuta i mezzi termini e combatti chi ti oscura grida la tua rabbia e fotti la censura

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