TOPIC UFFICIALE
Lo ri-posto perché ci sono stati problemi la prima volta...
Quella che segue è una mia prima stesura, a rileggerla ora la trovo superficiale e confusa, chiedo a chiunque fosse interessato alla lettura di tenerne conto.
Non posso modificare il testo con la versione attuale che è (molto) migliore perche non sta nei limiti, quindi amen
Siccome presto ci sarà un sito: http://storiaantica.altervista.org/Index.htm
LA CIVILTA’ GRECA
IN GENERALE
La civiltà greca prende forma attorno 2.000 a.C. nell’Egeo con i Cretesi e i Micenei pionieri nell’arte, nella cultura e nella società che in seguito alle colonizzazioni/migrazioni/invasioni di popoli dal nord in special modo dei Dori (ma anche Ioni e Eoli) devono cedere il passo e scompaiono, la Grecia perde gran parte della civiltà, la scrittura ecc… Inizia il medioevo ellenico con un generale imbarbarimento della Grecia, questa è un’epoca molto confusa conosciuta in parte grazie all’Iliade e all’Odissea che ci trasmettono la filosofia di vita basata sul coraggio, la lealtà, la devozione e l’onore in un territorio diviso in numerosi stati.
Attorno all’anno mille riappare la scrittura e un’organizzazione politica-sociale, inizia l’età arcaica caratterizzata da molti ceti emergenti che vogliono prendere parte alla vita politica, numerose sono finalmente le leggi scritte per limitare i vantaggi ai ricchi in una sorta di proto democrazia; inoltre appaiono le polis, città indipendenti ed autosufficienti (nasce l’agorà piazza dei cittadini per le decisioni e affari di rilievo) dove ogni cittadino aveva il diritto di far sentire la propria voce, importante l’isonomìa che intende: la legge deve valere per tutti, ogni persona ha il diritto di esercitare i propri diritti e ha la facoltà di parola nelle assemblee (era più un dovere del cittadino che un diritto)
Dall’800 al 600 la seconda colonizzazione, dalla prosperosa Attica alla ricerca di colonie, cause: sovrappopolamento e ricerca di avventura per una cultura come quella Greca (ma anche ragioni economiche e politiche)
SPARTA
Attorno all’anno 1000 a.C. viene fondata Sparta da popolazioni di stirpe Dorica, in una fertile vallata, da una serie di villaggi rurali si trasforma in un centro urbano (la mancanza di mura ed edifici monumentali portano a resti archeologici insignificanti)
L’ordinamento politico-sociale degli Spartani viene da loro riconosciuto alla quasi mitica figura del legislatore Licurgo(colui che da la luce); ad ogni spartiate è assegnato un lotto di terra(Kleros) ereditario, solo gli spartiati erano uomini liberi, uguali tra oro con diritti e proprietà mentre le popolazioni del luogo non di origine dorica erano da loro soggiogati (iloti e perieci); si calcola che attorno al 600 a.C. vivevano 9.000 spartiati, 100.000 perieci, 200.000 iloti.
Gli iloti erano privi di alcun diritto, costretti a lavorare nei Kleros mentre i perieci erano relativamente liberi con l’obbligo però in caso di necessità di partecipare alla guerra
La civiltà spartana si basò sempre sull’esaltazione delle virtù guerriere, morire in battaglia per la città era il massimo dell’onore, dai 7 ai 20 anni lo spartiate era sottratto alla famiglia e soggetto all’addestramento militare (ogni comodità era bandita), la famiglia perse ogni valore ma la donna senza più doveri domestici e di prole aveva notevoli libertà e raggiunge considerevoli poteri politici (per il tempo).
Tallone d’Achille di questa società era che l’educazione militare bloccava la possibile formazione di uomini politici e artisti, di fatto Sparta fu sempre condizionata da una società chiusa e rigida
Sparta fu sempre rivale di Argo, anche durante le guerre persiane e combatté 2 guerre messeniche con i…Messeni che Sparta vinse entrambe
Attorno al 500 a.C. Sparta che influenzava l’intero Peloponneso nel periodo di suo massimo splendore fondò la lega peloponnesica, un’alleanza puramente militare permettendo comunque l’autonomia delle città e non chiedendo tributi
ATENE 1
Come molte città greche all’inizio la popolazione di piccoli villaggi si unì fino a fondare la città: Atene, viene fondata attorno al 1100 a.C. e per secoli sarebbe stata principale centro di cultura, arte e società per l’intera Grecia anche nei periodi più bui
Attorno al 700 a.C. la situazione politica e sociale era oltremodo confusa, si assunse il compito di riportare ordine Dracone stabilendo norme e divulgando leggi senza però creare una costituzione
Le sue leggi rimasero famose per la loro severità (l’aggettivo “draconiano” ancora oggi indica un atteggiamento di grande durezza) ma rimaneva un momento di grande tensione ed emerge sulla scena politica Solone, questi cancello tutte le ipoteche sulla persona e sui beni (molti ateniesi avevano contratto ipoteche che non potevano pagare), Solone proibì che un cittadino potesse diventare schiavo di un altro per estinguere un debito; proibì l’esportazione di prodotti indispensabili al nutrimento degli strati poveri e introdusse unità di misura per gli alimenti con relativi controllori: i metrònomi
Ancora Solone abolì le distinzioni basate sulla nascita, i diritti e i doveri erano ora in relazione al censimento e la popolazione viene divisa in 4 parti; tramonta il regime aristocratico e per la prima volta in Grecia nasce un principio di democrazia grazie al tribunale popolare
Solone compiuto il suo dovere si allontana da Atene per 10 anni per non influire sul corso delle vicende politiche della città, ritorna per poi morirvi proprio quando Pisistrato stava ponendo le basi della sua “lungimirante” tirannia
Lo scontento dei nobili per le riforme Soloniane era tale che non fu neanche più possibile eleggere rappresentanti del popolo e nell’intera Attica il disordine regnava sovrano tanto che si crearono tre partiti in lotta tra loro: gli abitanti della costa, della pianura e delle regioni montuose
Pisistrato che si era distinto durante un conflitto con Megera sfrutta la sua popolarità per impadronirsi del potere di Atene, riesce a procurarsi una guardia armata con la quale occupò l’acropoli e assunse poteri assoluti.
Tuttavia dopo 5 anni viene esiliato ma dopo diversi disordini interni ad Atene dei quali i nemici ne approfittano per sottrargli territori Pisistrato entra nella città da trionfatore dopo aver sbaragliato un esercito mandato per fermarlo, rimane al potere per 18 anni nei quali la sua “tirannide” portò una regolazione di governo equilibrata e saggia, mantenne le riforme della costituzione Soloniana riservando a se ogni decisione; inoltre sotto di lui Atena vide sorgere costruzioni imponenti e favorì il lavoro degli artisti
Il figlio Ippia però non riesce a seguire la linea equilibrata del governo del padre, perde molti territori e trasforma la sua linea politica in una sanguinosa dittatura tanto che venne chiesto l’intervento armato di Sparta per cacciarlo
Gli Spartani però erano un alleato scomodo: non lasciarono Atene, appoggiarono un colpo di stato in loro favore e lasciarono un contingente armato che fece insorgere la città fino alla loro fuga
Successivamente Clistene che in un certo senso fu fautore della vera democrazia ad Atene, ristrutturò radicalmente la società, divise la popolazione in nuove unità sociali e amministrative alle quali i cittadini appartenevano in base alla nascita e non più al censimento, queste divisioni erano a più “strati”: demos, tribù e le tre zone (pianura,costa,monti); nasce la democrazia rappresentativa
Il governo è fondato dall’ecclesia che è l’assemblea del popolo la quale approvava leggi, eleggeva magistrati ecc… Invece il potere giudiziario venne delegato a diverse corti di giustizia
La Boulè o consiglio dei 500 (50 per ogni tribù, non potevano essere rieletti per più di 2 volte) vigilava sulla sicurezza del territorio, decideva della pace o della guerra e stendeva leggi che venivano sottoposte all’approvazione del consiglio dei 500
Per combattere e scongiurare il pericolo della tirannide nasce l’ostracismo che decreta l’esilio di cittadini giudicati come pericolosi per la città, l’esilio durava 10 anni nei quali il patrimonio dei condannati rimaneva intoccabile