Inviato da Atlas Qualcuno dovrebbe ricordare a Gans che se si vuole scimmiottare un certo modo di fare cinema a stelle e strisce, bisogna possedere anche i requisiti per farlo (non solo economici). C'è chi in passato ci è riuscito molto bene (Besson, tanto per rimanere in Francia) e chi invece ha fallito clamorosamente (Pirès, Pitof o appunto Gans). Non basta prendere una vecchia leggenda e dare una interpretazione spettacolare per infarcirla di trovate improbabilissime (un indiano nella Francia del 700?!?) e sequenze girate/interpretate in modo veramente rozzo.
Un tempo in Francia avevano la Nouvelle Vague, oggi gli scarti della produzione americana.
penso che il film di Gans sia un dignitosissimo esempio di azione e fantasy priva della strabordante retorica tipica dei film americani. Le scene d'azione sono ben fatte, la trama è avvincente, certe riprese hanno un raffinato gusto della messa in scena, e alcune trovate hanno danno un tocco di originalità e stravaganza al tutto ( secondo me l'inserimento dell'indiano è stata una vera genialata perchè infonde un alone di mistero alla pellicola ).
Per quanto riguarda gli altri registi, su Pires concordo, ma Pitof merita un discorso a parte. Premetto che ho visto solo Vidoqc, e devo dire che, nonostante molto spesso sembra di giocare colla plystation, anche in questo film si denota un certo gusto estetico in molte inquadrature; i visi sudati, i vari cromatismi della maschera dell'alchimista, i personaggi al limite del grottesco e una Parigi visualizzata in maniera estremamente particolare.
Mi rendo conto che tutto questo può non piacere e risultare eccessivo, ma va riconosciuta ai due registi una qualità estetica notevole.
Il Patto Dei Lupi è senza dubbio un film di grande impatto visivo, a prescindere dal fatto che possa piacere o meno.
L'inserimento dell'indiano per me è stata una trovata sì improbabile, ma comunque geniale... sono d'accordo con grullo.
Io mi sono divertito a guardarlo, percui secondo me è un buon film d'intrattenimento.
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