11 settembre: gli ultimi minuti del volo 93
Il quarto aereo dirottato fu fatto precipitare dai kamikaze senza colpire l'obiettivo, probabilmente la Casa Bianca, per evitare che la rivolta dei passeggeri riuscisse.
WASHINGTON – “Nella cabina, nella cabina”: al grido di “facciamoci sotto” i passeggeri del volo 93 United Airlines, uno dei quattro dirottati l’11 settembre 2001, riuscirono a fare irruzione nella cabina di pilotaggio e tener testa ai terroristi facendosi scudo di un carrello porta-vivande. Fu il loro intervento, forse, a evitare che l’aeroplano finisse sulla Casa Bianca, facendolo precipitare nelle campagne della Pennsylvania.
L’eroismo dei passeggeri – sostiene il quotidiano americano Washington Post – è confermato dalle registrazioni recuperate nella scatola nera dell’aereo, che però sono ancora coperte da segreto. Lo ha confermato, secondo il giornale, anche il capo dell’Fbi, Robert Mueller, in una testimonianza al Congresso, contenuta nel rapporto sugli attentati dell'11 settembre, presentato il 24 luglio, sull'analisi delle registrazioni audio nella cabina di pilotaggio.
Pochi minuti prima che l'aereo si schiantasse al suolo, uno dei dirottatori disse al pilota kamikaze Ziad Jarrah, l’unico dei quattro con licenza di pilota, di far precipitare l'aereo per porre fine al tentativo di alcuni passeggeri di riprendere il controllo dell'aereo.
Ne è convinta anche Alice Hoglan, che nell’attentato perse il figlio Mark Bingham; ad aprile a lei e agli altri familiari dei passeggeri sono state fatte ascoltare in privato le registrazioni. Secondo la donna, da quello che si sente nei nastri, “non ci sono davvero molti dubbi sul fatto che i passeggeri erano riusciti a tenere aperta la porta della cabina di pilotaggio”.
Lo conferma la stessa Fbi, per cui “sebbene nessuno saprà mai con esattezza cosa accadde negli ultimi minuti del volo 93, ogni briciolo di indizio indica che questo aereo si schiantò a causa dell'eroica azione dei passeggeri”, come ha detto la portavoce Susan Whitson.
Pochi minuti prima che l'aereo su schiantasse al suolo uno dei dirottatori “disse a Jarrah di far precipitare l'aereo e di porre fine al tentativo dei passeggeri di riprendere il controllo del velivolo”. Nella cabina nasce una violenta colluttazione e un dirottatore chiede in arabo a un altro: “La facciamo finita ora?”. La risposta, ricorda la madre del passeggero, fu "Aspetta" o "Non ora".
Poi si sente un rumore di vetro infranto, forse di qualcosa del carrello delle vivande e qualcuno dei dirottatori gridare “No”.
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Per non dimenticare8( ...