IL NUOVO
Telekom-Serbia: Prodi contro Marini
"La colpa più grave è accusare persone innocenti sapendo benissimo che sono innocenti". Il presidente Ue dopo le accuse del faccendiere. Pera e Casini chiedono un clima più sereno, ma Taormina chiama Ciampi.
ROMA- Mentre la commissione che, senza i membri dell'opposizione, ha ascoltato due giorni fa Marini pensa ora di sentire Fassino, Dini e Prodi, il presidente Ue rompe il silenzio. "La colpa più grave di tutte è quella di accusare persone innocenti sapendo benissimo che sono innocenti. Questa è la colpa più grave".
Prodi risponde così a una domanda dei giornalisti che gli chiedono cosa provi di fronte alle nuove accuse che il faccendiere Igor Marini gli ha lanciato nell' ambito della vicenda Telekom Serbia, mentre su quell'inchiesta e sull'attendibilità di Marini non si placa la polemica opposizione-maggioranza.
Teste inattendibile, dunque, Igor Marini? Non ne è convinto l'avvocato Taormina che chiama in causa il presidente della Repubblica proprio per verificare le parole del faccendiere. "Il Presidente Ciampi è invitato a smentire o confermare pubblicamente la conoscenza o frequentazione dell'avvocato Paoletti, come dichiarato da Igor Marini", dice l'onorevole di Forza Italia, secondo il quale "anche per questo tramite può essere riscontrata l'attendibilità o inattendibilità dello stesso Marini, sempre che - aggiunge - l'avvocato Paoletti abbia detto il vero allo stesso Marini".
Non soltanto Ciampi, Taormina chiede, "a Prodi, Fassino e Dini di smentire pubblicamente la detenzione tramite interposte società della parte residua delle tangenti ad essi riferite".
Sul fatto che la commissione voglia sentire i tre leader dell'opposizione interviene Renzo Lusetti, membro della medesima commissione ed esponente della Margherita minacciando di chiederne la revoca: "Dopo un anno di lavoro della commissione d'inchiesta Telekom Serbia non è emerso assolutamente nulla a carico del presidente della commissione Ue, Romano Prodi, del vice presidente del Senato, Lamberto Dini, e del segretario dei Ds, Piero Fassino se non calunnie pretestuose. Non vedo quindi la necessità di alcuna audizione delle alte personalità chiamate in causa strumentalmente dai vertici di maggioranza della commissione".
Lusetti si rivolge dunque all'esponente di An: "Se il presidente Trantino ed il suggeritore Taormina insistono nel tirare la corda basandosi solo sulle menzogne, recitate ad arte ma non provate, di un faccendiere ridotto alla disperazione dalla sua tendenza all'imbroglio e alla inettitudine, allora si rischia un grosso conflitto istituzionale. Saremo costretti a chiedere la revoca della commissione d'inchiesta".
Prodi, stamattina, pronunciando l' orazione funebre per il presidente della Provincia di Parma, Borri, e ricordandone le grandi doti umani e politiche, ha preso spunto per spiegare che "n on si possono avere risultati positivi per la comunità in cui viviamo se c'é un' aggressione continua e se non c'é un rispetto per le persone".
Nessun riferimento diretto, ma le parole dell'ex premier dell'Ulivo non sono piaciute ad Enzo Trantino, An, presidente della Commissione d'inchiesta: . "Al presidente Prodi e al senatore Dini rivolgo l'invito - dice Trantino - di risparmiare dalla polemica una Commissione che cerca responsabilità politiche, senza costruzioni aprioristiche e che non ha il compito di contestare condotte penali che se fossero rinvenute apparterrebbero alla competenza dell'autorità giudiziaria".
Il presidente della Commissione parlamentare che ha avuto oggi un colloquio telefonico coi presidenti delle Camere spiega che Casini e Pera auspicano che si abbassi il livello delle polemiche tra maggioranza e opposizione. " Se si tiene conto di questo auspicio , sottolinea Trantino, "sono convinto che tutti, opposizione e maggioranza, gioveremo al buon andamento delle istituzioni".
Trantino fa richieste precise ai due schieramenti: "le opposizioni partecipino ai lavori perché solo così si ha diritto alla critica e alla confutazione di argomenti che si conoscono senza incorrere nella tentazione di demonizzare preventivamente chiunque appare scomodo". Quanto alla maggioranza tenga "ben saldo il principio del riserbo degli atti, senza cadere nella tentazione di cavalcare tigri polemiche"."Nella mia qualità devo governare gli opposti, ma ciò sarà possibile - avverte Trantino - solo con il concorso alla ragionevolezza dei due fronti".
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Ancora non è stato processato nessuno, si tratta di una commissione parlamentare che vuole fare chiarezza sui fatti e su presunte tangenti percepite da alcuni politici italiani(si fanno i nomi di Prodi-Fassino e Dini).
Resta il fatto che con la transazione telekom Serbia lo stato italiano e quindi NOI cittadini, ha perso svariate centinaia di miliardi...e come al solito nessuno paga le conseguenze.
Occorrerà vedere se di negligenza si tratta, o proprio di malafede(aspettando i documenti dalla Svizzera), in quel caso si tratterà di un terremoto politico devastante!