Il caso: Telekom Serbia
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Discussione: Il caso: Telekom Serbia

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  1. #1
    Inno alla gioia L'avatar di IL CONTE
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    Il caso: Telekom Serbia

    IL NUOVO
    Telekom-Serbia: Prodi contro Marini


    "La colpa più grave è accusare persone innocenti sapendo benissimo che sono innocenti". Il presidente Ue dopo le accuse del faccendiere. Pera e Casini chiedono un clima più sereno, ma Taormina chiama Ciampi.


    ROMA- Mentre la commissione che, senza i membri dell'opposizione, ha ascoltato due giorni fa Marini pensa ora di sentire Fassino, Dini e Prodi, il presidente Ue rompe il silenzio. "La colpa più grave di tutte è quella di accusare persone innocenti sapendo benissimo che sono innocenti. Questa è la colpa più grave".

    Prodi risponde così a una domanda dei giornalisti che gli chiedono cosa provi di fronte alle nuove accuse che il faccendiere Igor Marini gli ha lanciato nell' ambito della vicenda Telekom Serbia, mentre su quell'inchiesta e sull'attendibilità di Marini non si placa la polemica opposizione-maggioranza.

    Teste inattendibile, dunque, Igor Marini? Non ne è convinto l'avvocato Taormina che chiama in causa il presidente della Repubblica proprio per verificare le parole del faccendiere. "Il Presidente Ciampi è invitato a smentire o confermare pubblicamente la conoscenza o frequentazione dell'avvocato Paoletti, come dichiarato da Igor Marini", dice l'onorevole di Forza Italia, secondo il quale "anche per questo tramite può essere riscontrata l'attendibilità o inattendibilità dello stesso Marini, sempre che - aggiunge - l'avvocato Paoletti abbia detto il vero allo stesso Marini".

    Non soltanto Ciampi, Taormina chiede, "a Prodi, Fassino e Dini di smentire pubblicamente la detenzione tramite interposte società della parte residua delle tangenti ad essi riferite".

    Sul fatto che la commissione voglia sentire i tre leader dell'opposizione interviene Renzo Lusetti, membro della medesima commissione ed esponente della Margherita minacciando di chiederne la revoca: "Dopo un anno di lavoro della commissione d'inchiesta Telekom Serbia non è emerso assolutamente nulla a carico del presidente della commissione Ue, Romano Prodi, del vice presidente del Senato, Lamberto Dini, e del segretario dei Ds, Piero Fassino se non calunnie pretestuose. Non vedo quindi la necessità di alcuna audizione delle alte personalità chiamate in causa strumentalmente dai vertici di maggioranza della commissione".

    Lusetti si rivolge dunque all'esponente di An: "Se il presidente Trantino ed il suggeritore Taormina insistono nel tirare la corda basandosi solo sulle menzogne, recitate ad arte ma non provate, di un faccendiere ridotto alla disperazione dalla sua tendenza all'imbroglio e alla inettitudine, allora si rischia un grosso conflitto istituzionale. Saremo costretti a chiedere la revoca della commissione d'inchiesta".

    Prodi, stamattina, pronunciando l' orazione funebre per il presidente della Provincia di Parma, Borri, e ricordandone le grandi doti umani e politiche, ha preso spunto per spiegare che "n on si possono avere risultati positivi per la comunità in cui viviamo se c'é un' aggressione continua e se non c'é un rispetto per le persone".

    Nessun riferimento diretto, ma le parole dell'ex premier dell'Ulivo non sono piaciute ad Enzo Trantino, An, presidente della Commissione d'inchiesta: . "Al presidente Prodi e al senatore Dini rivolgo l'invito - dice Trantino - di risparmiare dalla polemica una Commissione che cerca responsabilità politiche, senza costruzioni aprioristiche e che non ha il compito di contestare condotte penali che se fossero rinvenute apparterrebbero alla competenza dell'autorità giudiziaria".

    Il presidente della Commissione parlamentare che ha avuto oggi un colloquio telefonico coi presidenti delle Camere spiega che Casini e Pera auspicano che si abbassi il livello delle polemiche tra maggioranza e opposizione. " Se si tiene conto di questo auspicio , sottolinea Trantino, "sono convinto che tutti, opposizione e maggioranza, gioveremo al buon andamento delle istituzioni".

    Trantino fa richieste precise ai due schieramenti: "le opposizioni partecipino ai lavori perché solo così si ha diritto alla critica e alla confutazione di argomenti che si conoscono senza incorrere nella tentazione di demonizzare preventivamente chiunque appare scomodo". Quanto alla maggioranza tenga "ben saldo il principio del riserbo degli atti, senza cadere nella tentazione di cavalcare tigri polemiche"."Nella mia qualità devo governare gli opposti, ma ciò sarà possibile - avverte Trantino - solo con il concorso alla ragionevolezza dei due fronti".


    ___________________________________________

    Ancora non è stato processato nessuno, si tratta di una commissione parlamentare che vuole fare chiarezza sui fatti e su presunte tangenti percepite da alcuni politici italiani(si fanno i nomi di Prodi-Fassino e Dini).

    Resta il fatto che con la transazione telekom Serbia lo stato italiano e quindi NOI cittadini, ha perso svariate centinaia di miliardi...e come al solito nessuno paga le conseguenze.
    Occorrerà vedere se di negligenza si tratta, o proprio di malafede(aspettando i documenti dalla Svizzera), in quel caso si tratterà di un terremoto politico devastante!
    Ultima modifica di IL CONTE; 10-08-2003 alle 01:43:09

  2. #2
    Utente L'avatar di cavallo goloso
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    Le accuse nei confronti di Prodi, Dini e Fassino si basano UNICAMENTE sulla testimonianza di questo Igor Marini.

    Bene ! Vediamo di che personaggio si tratta.


    Chi e' igor marini ? Ecco la risposta.

    Dal pettegolezzo estivo ai torbidi traffici di denaro che fanno balenare lo spettro di una nuova, presunta Tangentopoli. Dagli amori ostentati sulle spiagge a uso e consumo dei fotografi all'umidità di un carcere svizzero. Igor Marini, il promotore finanziario (ma non è iscritto all'Albo) che ha accusato davanti a una commissione parlamentare l'ex presidente del Consiglio Romano Prodi, l'ex ministro degli Esteri Lamberto Dini e il segretario dei Ds Piero Fassino, di essersi spartiti una tangente per favorire l'acquisto, da parte di Telecom Italia, di una quota della Telekom serba, ha una doppia vita.

    Prima di diventare un fiero accusatore di eminenti personalità del centro-sinistra, protagonista delle cronache finanziarie e giudiziarie, è stato un protagonista delle cronache rosa. Aspirante attore, figlio di un'attrice polacca, Marini era noto come marito di Isabel Russinova, all'epoca (primi anni '90) show-girl tra le più conosciute e apprezzate, diventata attrice di cinema e di fiction dopo aver condotto Discoring.


    (Igor Marini su Visto)


    Va detto che per ora la carriera di «gola profonda» di Marini sembra avere lo stesso destino di quella artistica, vale a dire fallimentare: il primo tentativo di trovare conferma alle accuse contro i leader dell'Ulivo ha avuto esito imbarazzante. Due parlamentari che accompagnavano Marini in Svizzera, alla ricerca di documenti depositati da un notaio e che, a suo dire, provavano la maxitangente, sono stati fermati e interrogati. Il loro comportamento infatti è stato giudicato non rispettoso della sovranità elvetica. Marini è finito in un carcere svizzero con l'accusa di riciclaggio di denaro, mentre fioccano le querele per diffamazione.

    Anche l'ingresso di Marini nel mondo dello spettacolo e dei «vip» aveva fatto clamore. Figlio di Halina Zalewska, bella attrice polacca che aveva ottenuto una piccola parte in Il gattopardo di Luchino Visconti, e un ruolo importante in Leoni al sole di Vittorio Caprioli (un film sui «vitelloni» napoletani che nel 1963 ottenne un buon successo), Igor, dopo una particina in Noi uomini duri con Montesano e Pozzetto, esordisce da protagonista nel 1988 in un film importante. È Gli invisibili, diretto da Pasquale Squitieri, pellicola che raccontava le ansie e le tentazioni violente dei ragazzi ribelli del 1977. Il cast era formato da giovani, raccontano le cronache del tempo, provenienti dalle file del «movimento» (quindi dall'estrema sinistra). Tra loro c'era Igor Marini, che allora si faceva chiamare Igor Zalewsky, con il cognome della madre. Una coincidenza: il regista Squitieri, allora vicino all'estrema sinistra, diventerà nel 1994 senatore di Alleanza nazionale, lo stesso partito di cui fa parte Enzo Trantino, presidente della Commissione Telekom Serbia che ha interrogato Marini.


    (Igor Marini su Visto)


    Gli invisibili è un film-scandalo che crea una lunga scia di polemiche, ma non porta fortuna a Igor Zalewsky-Marini, che praticamente con il cinema chiude qui, a parte qualche ruolo da controfigura. Il suo nome compare soltanto nel cast di film tv: Desideria, l'anello del drago, con Anna Falchi e Franco Nero, e A cena col vampiro, al fianco di Valeria Milillo, Yvonne Sciò e la moglie Isabel Russinova. Sì, perché il successo che non trova sul set, Igor lo ha ottenuto nella vita sentimentale, sposando nel 1986 la bella attrice. Un amore da favola scandito, ogni estate, dalle foto che riprendono le affettuosità quasi hard dei due coniugi.
    Il matrimonio però si conclude nel 1993, e nel peggiore dei modi. «Forse abbiamo chiuso per causa mia», confidava proprio in quei giorni la Russinova a un giornalista, «con mio marito ho cercato di fare insieme la donna e l'uomo». Una frase che lascia trapelare l'insoddisfazione per l'immaturità del compagno. Oggi la Russinova è ancora più severa: «Ho rimosso del tutto gli anni passati con Igor: anzi, è stata un'esperienza talmente negativa che ancora adesso mi vengono i brividi solo a parlarne».


    (Igor e Isabel su Novella 2000)


    Dopo il divorzio, Marini scompare completamente dalla scena artistica, per dedicarsi agli affari. Già nei primi anni '90 diceva di occuparsi di costruzioni, anzi attribuiva la fine del rapporto con la moglie alla sua necessità di trasferirsi per un lungo periodo di tempo in Venezuela. In realtà, scompare nel nulla, per poi riapparire a Roma nel 1999 come esperto di intermediazioni finanziarie, in società con un avvocato di Roma, Fabrizio Paoletti, a cui si presenta come un alto funzionario dello Ior, la banca del Vaticano. Ed è lui, almeno così giura di fronte alla commissione parlamentare Telekom Serbia, a smistare una maxitangente nei conti esteri di Prodi, Dini e Fassino. Se esiste verità in queste accuse, lo stabiliranno i giudici e il tempo. Per ora resta il sospetto che Marini abbia voluto dimostrare, quindici anni dopo, di meritare ancora un ruolo da attore protagonista.
    Ultima modifica di cavallo goloso; 10-08-2003 alle 03:28:43

  3. #3
    Utente L'avatar di cavallo goloso
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    Se si da' credito a Marini, perchè non darne a Paoletti, da Marini più volte citato come teste chiave ? Ecco una sua intervista sul Corriere della Sera. C'è da ridere, ve lo garantisco.

    Da
    http://www.corriere.it/edicola/inde...LI&doc=PAOLETTI


    L’AVVOCATO PAOLETTI / Parla l’uomo considerato figura chiave dell’inchiesta dal consulente finanziario: non c’entro nulla e lo dimostrerò


    «Igor mi ha raggirato e dice solo bugie: non ho mai conosciuto quei tre politici»

    «Lo conobbi alla fine del 1999 e gli diedi tre incarichi per operazioni mai andate a buon fine»



    ROMA - «E’ un incubo, divento pazzo. Spero di resistere fino al 20 agosto, quando sarò messo a confronto con Marini a Torino, e potrò chiarire tutte le falsità che dice sul mio conto». Fabrizio Paoletti, avvocato romano, secondo Igor Marini è l’uomo chiave dell’affare Telekom Serbia: avrebbe pagato le tangenti a Prodi, Fassino e Dini, consegnato una valigia di dollari a sua moglie, nonché minacciato e tentato di uccidere lo stesso Marini. E ora, dopo un anno di silenzio, si sfoga. Marini ieri avrebbe confermato tutto.
    «Può dire solo bugie. Io non ho mai conosciuto né Prodi, né Dini, né Fassino, né loro emissari, segretari o autisti. Mai. Né io, né il mio amico e socio Erik Vatten».
    E’ vero che Vatten ha dato alla Commissione parlamentare prove sul giro di denaro?
    «Ma le pare? Anzi, ieri Vatten ha scritto a Trantino, che ancora non lo ha ascoltato, negando qualsiasi coinvolgimento nei fatti che Marini racconta».
    La valigetta data al club di Sutri alla signora Dini?
    «Vatten gioca regolarmente a golf alle Querce. Io ci sarò stato due o tre volte, e mai con Marini. Non conosco la signora Dini, non le ho mai dato denaro. Sono bugie, come tante altre che racconta Marini: Vatten non è mai stato un diplomatico, mia moglie non ha mai lavorato all’ambasciata di Norvegia presso la Santa Sede, che non esiste».
    Conosce la Zara International, società di cui parla Marini?
    «Zara? No, non mi pare. Con Marini facemmo un contratto alla Sarason di La Spezia, ma non ricordo quale fosse la controparte acquirente. Ma finì male anche quell’affare, perché la Sarason fallì».
    Come conobbe Marini?
    «Si presentò nel nostro studio legale a fine ’99, come broker del San Paolo Invest. A Marini demmo tre incarichi, per tre operazioni che non sono mai andate a buon fine».
    Marini sostiene di aver consegnato ai magistrati le prove delle tangenti che transitavano da lei. Garanzie della Negara Bank indonesiana, della Industrial Bank of China. Ne sa qualcosa?
    «Sono titoli che abbiamo trattato con Marini, sui quali peraltro c’è un’inchiesta a Torino, ma che non c’entrano niente con Telekom Serbia. La garanzia indonesiana era intestata a una società di Marini, la Jundor Trading, di cui il notaio Boscaro era rappresentante legale».
    E i pagamenti ricorrenti di una banca sammarinese?
    «Quelli, che poi sono stati falsificati da Marini, riguardavano solo l’impegno di una banca a onorare certe scadenze, una volta che il titolo fosse arrivato, verificato e incassato dallo Ior. Impegno che non è mai scattato. Perché il titolo non è mai arrivato. O meglio...»
    Si spieghi.
    «Marini fece denuncia sostenendo che il titolo era stato rubato. Mi arrestarono, mi fermarono per due giorni. Era tutto preordinato».
    In che senso?
    «Ho dato ai magistrati le prove che Marini, nel frattempo, contattò il mio cliente, dicendogli di parlare direttamente con lui perché io ero ormai fuori gioco. Ma Marini non ottenne mai il titolo, perché nel frattempo il mio cliente me lo aveva spedito presso lo studio con il Dhl. Altro che rubato».
    Insomma Marini tentò di soffiarle l’affare...
    «Veda lei...».
    E come è finita?
    «Che io l’ho denunciato. E non è l’unica denuncia che ho fatto, anche se i magistrati non mi hanno mai ascoltato».
    Marini sostiene di aver subito minacce e attentati da parte sua...
    «Lo nego nel modo più assoluto. Perché bisogna credere a certe cose? Dica quando, come, dove e perché».
    La Dia ha trovato nella borsa di tal Cannizzaro, dopo il suo arresto all’aeroporto di Catania, la foto di Trantino e la fotocopia della sua convocazione in Parlamento. Come lo spiega?
    «Ho già detto alla Dia che non ne so nulla. Non me lo spiego, come non mi spiego tante altre cose strane in questa storia».
    Ultima modifica di cavallo goloso; 10-08-2003 alle 03:33:32

  4. #4
    °°Troppo il Migliore°° L'avatar di Raistlin²
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    è successa la stessa identica cosa con quel processo di Berlusconi....
    la teste come si chiamava .... era la Alletto?
    Li invece era il teste è attendibile anche se ha smentito e poi confermato diverse volte la sua testimonianza..?

    Bha son tutti sporchi uguale...
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  5. #5
    "'nnaggiaasandaaa!!"(cit) L'avatar di Felix486
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    Inviato da Raistlin²
    è successa la stessa identica cosa con quel processo di Berlusconi....
    1) quale dei 15 processi?

    2) che c'entra telekom-serbia con berlusconi?
    -=Felix486=-

  6. #6
    °°Troppo il Migliore°° L'avatar di Raistlin²
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    Inviato da Felix486
    1) quale dei 15 processi?

    2) che c'entra telekom-serbia con berlusconi?
    Intendo che in un processo Berlusconi è stato imputato sulle sole accuse di un teste (mi pare Gabriella Alletto)....
    Qui con Mortadella grissino e l' altro è successa la stessa identica cosa

    Dicono pure che le prove sono in svizzera......bha...

    Poi si vede troppo come la giustizia faccia ridere:

    se un pentito accusa un "savatore battelapesca" qualunque, esso viene immediatamente arrestato per poi essere rilasciato innocente dopo essere fatto un paio di anni in galera; quante volte lo abbiamo sentito al tg?
    Raistlin² ®

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  7. #7
    101 Airborne L'avatar di maverick84
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    Il tutto ci deve fare riflettere su 2 cose principalmente:
    1)non esistono politici non corrotti
    2)che la sinistra prima di accusare berlusconi dovrebbe guardare a se stessa e al proprio passato(sporco)
    "I fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti"
    Ennio Flaiano


  8. #8
    101 Airborne L'avatar di maverick84
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    Inviato da Felix486
    1) quale dei 15 processi?
    veramente sono 14
    "I fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti"
    Ennio Flaiano


  9. #9
    "'nnaggiaasandaaa!!"(cit) L'avatar di Felix486
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    Inviato da maverick84
    2)che la sinistra prima di accusare berlusconi dovrebbe guardare a se stessa e al proprio passato(sporco)
    stesso dicasi per la destra... (certo però che è "comodo" dividere in destra e sinistra... 8( )
    -=Felix486=-

  10. #10
    °°Troppo il Migliore°° L'avatar di Raistlin²
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    Già son tutti sporchi ripeto...

    la magistratura è solo uno strumento per pulire la piazza dagli avversari....

    è successo nel 93 con tangentopoli dove solo UNA parte politica è stata toccata (della quale la stragrande maggioranza assolta, meno i leader, come dire un' operazione mirata) è successo allo stesso DI pietro, indagato perkè stava diventando scomodo forse, è successo a Berlusconi, sta succedendo alla sinistra
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  11. #11
    Utente L'avatar di vegeth85
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    Inviato da cavallo goloso
    Le accuse nei confronti di Prodi, Dini e Fassino si basano UNICAMENTE sulla testimonianza di questo Igor Marini.

    Bene ! Vediamo di che personaggio si tratta.


    Chi e' igor marini ? Ecco la risposta.

    Dal pettegolezzo estivo ai torbidi traffici di denaro che fanno balenare lo spettro di una nuova, presunta Tangentopoli. Dagli amori ostentati sulle spiagge a uso e consumo dei fotografi all'umidità di un carcere svizzero. Igor Marini, il promotore finanziario (ma non è iscritto all'Albo) che ha accusato davanti a una commissione parlamentare l'ex presidente del Consiglio Romano Prodi, l'ex ministro degli Esteri Lamberto Dini e il segretario dei Ds Piero Fassino, di essersi spartiti una tangente per favorire l'acquisto, da parte di Telecom Italia, di una quota della Telekom serba, ha una doppia vita.

    Prima di diventare un fiero accusatore di eminenti personalità del centro-sinistra, protagonista delle cronache finanziarie e giudiziarie, è stato un protagonista delle cronache rosa. Aspirante attore, figlio di un'attrice polacca, Marini era noto come marito di Isabel Russinova, all'epoca (primi anni '90) show-girl tra le più conosciute e apprezzate, diventata attrice di cinema e di fiction dopo aver condotto Discoring.


    (Igor Marini su Visto)


    Va detto che per ora la carriera di «gola profonda» di Marini sembra avere lo stesso destino di quella artistica, vale a dire fallimentare: il primo tentativo di trovare conferma alle accuse contro i leader dell'Ulivo ha avuto esito imbarazzante. Due parlamentari che accompagnavano Marini in Svizzera, alla ricerca di documenti depositati da un notaio e che, a suo dire, provavano la maxitangente, sono stati fermati e interrogati. Il loro comportamento infatti è stato giudicato non rispettoso della sovranità elvetica. Marini è finito in un carcere svizzero con l'accusa di riciclaggio di denaro, mentre fioccano le querele per diffamazione.

    Anche l'ingresso di Marini nel mondo dello spettacolo e dei «vip» aveva fatto clamore. Figlio di Halina Zalewska, bella attrice polacca che aveva ottenuto una piccola parte in Il gattopardo di Luchino Visconti, e un ruolo importante in Leoni al sole di Vittorio Caprioli (un film sui «vitelloni» napoletani che nel 1963 ottenne un buon successo), Igor, dopo una particina in Noi uomini duri con Montesano e Pozzetto, esordisce da protagonista nel 1988 in un film importante. È Gli invisibili, diretto da Pasquale Squitieri, pellicola che raccontava le ansie e le tentazioni violente dei ragazzi ribelli del 1977. Il cast era formato da giovani, raccontano le cronache del tempo, provenienti dalle file del «movimento» (quindi dall'estrema sinistra). Tra loro c'era Igor Marini, che allora si faceva chiamare Igor Zalewsky, con il cognome della madre. Una coincidenza: il regista Squitieri, allora vicino all'estrema sinistra, diventerà nel 1994 senatore di Alleanza nazionale, lo stesso partito di cui fa parte Enzo Trantino, presidente della Commissione Telekom Serbia che ha interrogato Marini.


    (Igor Marini su Visto)


    Gli invisibili è un film-scandalo che crea una lunga scia di polemiche, ma non porta fortuna a Igor Zalewsky-Marini, che praticamente con il cinema chiude qui, a parte qualche ruolo da controfigura. Il suo nome compare soltanto nel cast di film tv: Desideria, l'anello del drago, con Anna Falchi e Franco Nero, e A cena col vampiro, al fianco di Valeria Milillo, Yvonne Sciò e la moglie Isabel Russinova. Sì, perché il successo che non trova sul set, Igor lo ha ottenuto nella vita sentimentale, sposando nel 1986 la bella attrice. Un amore da favola scandito, ogni estate, dalle foto che riprendono le affettuosità quasi hard dei due coniugi.
    Il matrimonio però si conclude nel 1993, e nel peggiore dei modi. «Forse abbiamo chiuso per causa mia», confidava proprio in quei giorni la Russinova a un giornalista, «con mio marito ho cercato di fare insieme la donna e l'uomo». Una frase che lascia trapelare l'insoddisfazione per l'immaturità del compagno. Oggi la Russinova è ancora più severa: «Ho rimosso del tutto gli anni passati con Igor: anzi, è stata un'esperienza talmente negativa che ancora adesso mi vengono i brividi solo a parlarne».


    (Igor e Isabel su Novella 2000)


    Dopo il divorzio, Marini scompare completamente dalla scena artistica, per dedicarsi agli affari. Già nei primi anni '90 diceva di occuparsi di costruzioni, anzi attribuiva la fine del rapporto con la moglie alla sua necessità di trasferirsi per un lungo periodo di tempo in Venezuela. In realtà, scompare nel nulla, per poi riapparire a Roma nel 1999 come esperto di intermediazioni finanziarie, in società con un avvocato di Roma, Fabrizio Paoletti, a cui si presenta come un alto funzionario dello Ior, la banca del Vaticano. Ed è lui, almeno così giura di fronte alla commissione parlamentare Telekom Serbia, a smistare una maxitangente nei conti esteri di Prodi, Dini e Fassino. Se esiste verità in queste accuse, lo stabiliranno i giudici e il tempo. Per ora resta il sospetto che Marini abbia voluto dimostrare, quindici anni dopo, di meritare ancora un ruolo da attore protagonista.
    stai riportando solo stupidi pettegolezzi...
    “Dunque, la vera e perfetta comprensione del bello nell'arte non può ottenersi se non attraverso la visione degli originali stessi e, più che altrove, a Roma. A tutti quelli che dalla natura sono stati dotati della capacità di comprendere il bello e che a ciò sono stati sufficientemente istruiti, è da augurarsi che facciano un viaggio in Italia. Fuori di Roma bisogna, come molti amanti, contentarsi d'uno sguardo e d'un sospiro, cioè apprezzare il poco e il mediocre.”[J.J.Winckelmann];

  12. #12
    Utente L'avatar di vegeth85
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    Inviato da Raistlin²
    Intendo che in un processo Berlusconi è stato imputato sulle sole accuse di un teste (mi pare Gabriella Alletto)....
    Qui con Mortadella grissino e l' altro è successa la stessa identica cosa

    Dicono pure che le prove sono in svizzera......bha...

    Poi si vede troppo come la giustizia faccia ridere:

    se un pentito accusa un "savatore battelapesca" qualunque, esso viene immediatamente arrestato per poi essere rilasciato innocente dopo essere fatto un paio di anni in galera; quante volte lo abbiamo sentito al tg?
    mi sembra fosse la pseudo contessina ariosto

    e felix non dire che il dicorso non c'entra nulla perche' c'entra eccome...tutti pronti a dar credito agli accusatori quando si tratta di pentiti che diffamano andreotti o di pseudo nobili che attaccano berlusconi,poi la stessa cosa avviene per l'altra sponda e che succede?"ma no!non e' possibile!igor marini?bwahahahahahah"

    per favore,su
    “Dunque, la vera e perfetta comprensione del bello nell'arte non può ottenersi se non attraverso la visione degli originali stessi e, più che altrove, a Roma. A tutti quelli che dalla natura sono stati dotati della capacità di comprendere il bello e che a ciò sono stati sufficientemente istruiti, è da augurarsi che facciano un viaggio in Italia. Fuori di Roma bisogna, come molti amanti, contentarsi d'uno sguardo e d'un sospiro, cioè apprezzare il poco e il mediocre.”[J.J.Winckelmann];

  13. #13
    Inno alla gioia L'avatar di IL CONTE
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    Ecco, i soliti paragoni ariosto-marini.

    Sono due casi differenti, e anche se i personaggi hanno entrambi la fama di millantatori...l'Ariosto ha portato delle prove oggettive, mentre marini per adesso no.

    Quindi aspettiamo le rogatorie con la svizzera per farsi un'idea più globale

  14. #14
    101 Airborne L'avatar di maverick84
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    Ecco, i soliti paragoni ariosto-marini.

    Sono due casi differenti, e anche se i personaggi hanno entrambi la fama di millantatori...l'Ariosto ha portato delle prove oggettive, mentre marini per adesso no.

    Quindi aspettiamo le rogatorie con la svizzera per farsi un'idea più globale
    c'e tanta carne al fuoco,te lo assicuro...
    "I fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti"
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  15. #15
    "'nnaggiaasandaaa!!"(cit) L'avatar di Felix486
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    Inviato da vegeth85
    mi sembra fosse la pseudo contessina ariosto

    e felix non dire che il dicorso non c'entra nulla perche' c'entra eccome...tutti pronti a dar credito agli accusatori quando si tratta di pentiti che diffamano andreotti o di pseudo nobili che attaccano berlusconi,poi la stessa cosa avviene per l'altra sponda e che succede?"ma no!non e' possibile!igor marini?bwahahahahahah"

    per favore,su
    ma ciò non toglie che berlusconi non c'entra nulla con telecom-serbia... se ne vuoi parlare vai nel suo topic unico... ma non qui. è off-topic.
    -=Felix486=-

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