"Al bando i pitbull e i rottweiler"
Il ministro della Salute Sirchia propone una "classifica delle razze canine più pericolose". In testa i pitbull e i rottweiler, che potrebbero essere messi al bando.
ROMA – “Una classifica sulla pericolosità delle razze canine, che permetta di disciplinare l'allevamento di ognuna". In testa i pitbull e i rottweiler che potrebbero, dunque, esser messi al bando. Così il ministro della Salute Girolamo Sirchia, che affronta la questione delle aggressioni da parte di alcune razze di animali agli esseri umani.
E per alcune altre razze, i doberman ad esempio, potrebbe essere introdotto un "patentino": lo Stato dovrà assicurarsi che chi li alleva sia in grado di farlo.
“Sappiamo bene, - ha detto il ministro - che quando durante l'allevamento l'animale è stato in condizioni di brutalità o di addestramento all'attacco diventa automaticamente pericoloso, ma per altre razze non è così”. E dunque potrebbe essere deciso di vietarne “allevamento e importazione”. "Il pitbull, per esempio - ha aggiunto il ministro - è un animale che probabilmente bisognerà evitare di importare e allevare".
Sul fronte opposto i Verdi. “Non sono le razze ad essere pericolose, ma l’uso improprio che ne fanno gli uomini”. "La Lega – spiega il deputato Laura Zanella - ha impedito, prima della pausa estiva, che il parlamento approvasse una legge per salvaguardare pitbull e altre razze animali dall'uso improprio fatto dagli umani". “Gli episodi – aggiunge - come quelli accaduti ripetutamente in questi giorni, insieme ai combattimenti clandestini di cani, che coinvolgono ogni anno 15.000 animali, non si arresteranno senza sanzioni severe. Occorre una legge rigorosa non contro i cani ma contro chi li usa per fini impropri dal benessere animale”.
Intanto la Lega Antivivisezione ha chiesto l’affidamento dei due cani responsabili dell’aggressione ad una signora di Padova. "Criminalizzare un cane, chiederne la soppressione - afferma l'associazione - non servirà ad affrontare le cause di simili episodi che risiedono nella superficialità dimostrata da alcuni proprietari di animali e nella inosservanza delle più elementari regole di buon senso. I cani - ribadisce la Lav anche a proposito di quelli del Veneto - non devono essere abbattuti "tanto più che allo stato dei fatti la responsabilità dei possessori dei due pitbull sembra evidente".
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