Recensione: Max Payne
Anno: 2001
Casa: Take Two
Sviluppatori: Rockstars
Distributore: cidiverte
Piattaforma: Pc
Genere: azione\avventura 3D
Traduzione: tutto
Se esiste su Pc un personaggio veramente incredibile, per caratterizzazione e forza emotiva, questo è senza dubbio il signor Ma x Payne, protagonista dell’omonimo videogioco. Max è un semplice ed efficiente poliziotto newyorkese che vive una tranquilla vita in una confortevole casa insieme alla giovane moglie Michelle e alla loro creatura appena nata. Una maledetta sera però, rientrando a casa, il nostro eroe li trova entrambi morti, uccisi da delinquenti drogati, assuefatti da una potentissima droga: la Valchiria. Comincia così la vostra avventura, un’avventura mozzafiato che vi terrà incollati al monitor del vostro PC grazie ad una realizzazione stupefacente, che ancora oggi a due anni dall’uscita, fa gridare al miracolo. La veste grafica del titolo è spettacolare. Gli ambienti sono stupendamente dettagliati, realizzati con la massima cura per ogni minimo particolare, che sia un tappeto, un quadro, una finestra o una qualunque altra cosa. I personaggi sono disegnati in maniera superba, ognuno ha una propria fisionomia e un proprio abbigliamento caratteristico; raramente vedrete due volte di fila lo stesso nemico. Max e gli altri “attori” si muovono fluidamente, senza la minima incertezza, anche quando lo schermo è sovraffollato da nemici, scariche di mitra e fiammate improvvise. Inoltre, come non menzionare lo stupefacente “Bullet Mode”? Premendo il tasto destro del mouse attiverete questa modalità che ha dello straordinario, durante la quale l’azione rallenta, senza mai risultare scattosa, i fotogrammi vengono proposti alla moviola, dandovi la possibilità di esibirvi in spettacolari evoluzioni, roba da far invidia a Matrix. Potrete così far fuori i malcapitati nemici in modo cinematografico, esaltando nello stesso tempo lo straordinario sistema di inquadrature che non vi causerà mai problemi. Le uccisioni più spettacolari vi verranno riproposte al rallentatore, riuscendo ad immortalare uno spettacolare Head shot. Ma c’è una cosa in particolare che vi farà scappare un grande applauso: sparando col fucile di precisione, e mirando ad una zona vitale del nemico, vedrete il proiettile uscire lentamente dalla canna, puntare dritto al bersaglio, per poi accelerare all’ultimo istante, un attimo prima di colpire la povera vittima: STUPENDO. La giocabilità è sensazionale, semplice ed intuitiva. Vi verrà sempre più facile far fuori gli “ememies” con un singolo colpo alla testa, entrare in una stranza in tuffo ed eliminare tutti i presenti con una raffica di Uzi “akimbo”, esplorare ogni millimetro delle arene di gioco. La risposta ai comandi è istantanea, l’effetto visivo, come già detto, notevole: non vi stancherete facilmente di sgomberare il campo dai criminali. Un gioco d’azione però, non sarebbe tale senza una trama da Oscar, e anche qui Max Payne fa centro al primo colpo: cospirazioni governative, un mistrerioso progetto militare, gang mafiose in lotta, vendette personali, troverete tutto quello che cercate in questo gioco. Il modo di narrare la vicenda poi, ha molto da insegnare sia alle opere scritte che a quelle su celluloide: un mix sfavillante di filmati in stile di gioco e sequenze “fumettose” vi faranno presto sentire come Max. La sua rabbia sarà la vostra rabbia, il suo “payne” sarà il vostro “payne”, la sua vendetta sarà la vostra. Vi incanterete a sentire la superba interpretazione del doppiatore, un misto tra rabbia, rassegnazione, sete di vendetta e sottile ironia che farebbe la felicità di molti registi hollywoodiani. Anche il sonoro è ben fatto, anzi, stupendamente fatto. Il rombo del vostro uzi che squarcia il silenzio di una stanza, il fischiettare disinvolto dei criminali, gli squilli del telefono…. Tutto in Max Payne ha un fascino incredibile e coinvolgente. Quindi Max Payne= gioco perfetto? Non proprio. Purtroppo mi tocca elencare qualche difetto, come è doveroso fare. Cominciamo da quello che è il lato negativo di un pregio: il bullet mode. Spesso gli scontri si riveleranno una pura formalità, in quanto basterà attivarlo per uscire indenni anche dagli scontri più pericolosi, nonostante la straordinaria IA dei nemici. E questo toglie un pizzico di gusto alla sfida. Inoltre a volte anche l’eccellente sistema grafico si concede una piccola pecca, dato che talvolta i corpi, o parti di essi, tendono a sparire attraverso le pareti o le scale. Ma quello che è più grave, è che il gioco dura davvero poco, un giocatore esperto non impiegherà più di 6 ore a terminarlo la prima volta che lo giocherà, e nonostante la trovata dei livelli di difficoltà da sbloccare terminando il gioco a quelli inferiori sia in un certo senso innovativa, non riesce a sollevarne la longevità. Infatti una volta terminato non ha più molto gusto il rigiocarlo dato che se ne conoscono già i risvolti e i mille colpi di scena. Sembra destino dei migliori giochi avere una longevità “limitata”, così accadeva al mitico Metal Gear Solid per la mitica PSX, e così è stato per il grande Max. Resta comunque una delle esperienza videoludiche meglio riuscite, tra i migliori 5 giochi per Pc, tra i migliori in assoluto di sempre. Si tratta di un cocktail micidiale di adrenalina, azione e suspance: non lasciatevelo sfuggire in edizione speciale, ne varrà la “payne”.
Grafica: 9 un sistema perfetto con qualche piccola incertezza qua e là.
Giocabilità: 9,5 meravigliosa, davvero incredibile.
Sonoro: 9 uno dei migliori mai visti in un prodotto videoludico.
Trama: 10 da film.
Traduzione: 10 senza la minima incertezza e imperfezione.
Longevità: 7 l’unica grave pecca di un gioco altrimenti perfetto.
Globale: 9,5 COMPRATELO!
+ trama da favola
+ giocabilità innovativa
+ coinvolgente
- longevità non elevatissima
- Uhmmmm….
Consigliato a…. chiunque abbia buon gusto
Sconsigliato a…. nessuno.