Probabilmente , calandovi per anni nei panni di svariati avventurieri che per qualche strano motivo attirano su di se ogni tipo di sventura e creatura con intenti poco meno che omicidi , vi sarete accorti che qualcosa nei vostri combattimenti non rispecchiava esattamente ciò che in realtà avrebbe dovuto succedere .
Dopo qualche mese di studio e pratica sono finalmente giunto a sconcertanti rivelazioni : in realtà tutto il combattimento in AD&D si svolge secondo antichi rituali di cui noi possiamo solo intuire le regole e i funzionamenti , e nulla , NULLA è assegnato al caso : se vi siete sempre chiesti perchè un paladino non possa specializzarsi nell'uso di un arma , o perchè il vostro agilissimo ladro non possa accoltellare ripetute volte una persona in un minuto di tempo , anche se essa è immbile , leggete questo testo e traete le vostre considerazioni personali.

Ecco qui alcuni esempi di ciò che ho scoperto nei miei studi

CODICE D'ONORE


Due guerrieri combattono : uno armato di martello da guerra, e l'altro di pugnale.
NELLA REALTA', Il guerriero armato di pugnale avrebbe la possibilità di colpire velocemente diverse volte prima che l'altro guerriero cali il martello su di lui.

IN AD&D , nel tempo che il guerriero impiegherebbe ad alzare il martello e colpire quello con il pugnale , esso potrebbe colpirlo ripetutamente con la sua velocissima arma , ma non lo fa ! Perchè !?

Semplice !Probabilmente esiste un tacito accordo tra tutti i persnaggi di AD&D , un patto di onore stabilito nella notte dei tempi e così radicato nell'animo di ogni guerriero da non poterlo scavalcare.
Difatti nessuno può colpire più di una volta l'avversario prima che possa controbattere , nell'arco di una clessidra (un minuto/round) di tempo.
Però , un qualsiasi guerriero che raggiunga il settimo livello di esperienza può scavalcare questa regola , colpendo una volta in più ogni due clessidre di combattimento , mentre uno che abbia raggiunto il tredicesimo puo addirittura colpire due volte per clessidra.
Un'eccezione è fatta per una ignobile casta di guerrieri , noti con il nome di specialisti , che contravvenendo a ogni regola attaccano più volte di quelle loro concesse dal loro status .
Difatti non è un caso che i Paladini (notoriamente leali e giusti ) non possano specializzarsi nell'uso di un arma .


CODICE D'ONORE APPLICATO ALLA DIFESA


ESEMPIO 1
Due guerrieri si combattono , uno è armato di spada e l'altro è disarmato .

NELLA REALTA' , l'uomo disarmato si troverebbe in una situazione di notevole svantaggio nei confronti di quello armato in quanto non potrebbe nè parare i colpi di spada , ne cercare di colpire l'uomo armato , perchè la sua difesa armata sarebbe impossibile da passare senza essere trafitto.

IN AD&D , l'uomo disarmato non sarebbe per niente svantaggiato nei confronti dell'avversario armato , in quanto il guerriero armato non userà mai la sua spada per difendersi o allontanare l'uomo disarmato.

ESEMPIO N°2
Due guerrieri combattono , entrambi indossano una corazza di cuoio e portano con se una spada lunga .
Il primo è un novizio guerriero , l'altro è uno spadaccino di fama nazionale .

NELLA REALTA' , il maestro non potrebbe essere sconfitto dal novizio poichè la sua esperienza gli consentirebbe di parare ogni colpo a lui diretto.

IN AD&D , il maestro non potrebbe essere sconfitto dal novizio , poichè la sua esperienza gli consentirebbe di sopportare dozzine di fendenti portati a segno dal novizio .

Seconda regola del codice d'onore dei Guerrieri : nessuno può utilizzare la propria esperienza per parare un colpo a lui diretto , questo infatti spiega perchè degli abilissimi guerrieri dotati di alto rango non ricevano bonus alla difesa per la loro esperienza .

Qualcuno potrebbe obiettare sul fatto che nel Manuale del perfetto guerriero sia descritta una regola per la parata , in realtà tale regola non è una vera parata , in realtà è tutta una messinscena per far credere ai disattenti giocatori che una parata in AD&D sia possibile , in realtà ciò non è possibile perchè va contro la seconda legge del Codice del guerriero .


Ecco spiegato perchè la parata del manuale non è una vera parata :
In un combattimento reale , quando si cerca di parare un colpo a noi diretto , si tende a colpire la lama dell'arma dell'avversario , o comunque di sbilanciare o scaricare l'effetto del colpo .
In AD&D (Manuale del Perfetto Guerriero) si utilizza regola per la parata che comporta un tiro per colpire contro l'avversario , con relativa classe dell'armatura . Un colpo andato a segno vuol dire che il colpo dell'avversario è andato a vuoto .
Quantomeno bizzarro , qualcuno potrebbe interpretarlo come che , chi para riesca a ferire l'attaccante facendogli così perdere la concentrazione necessaria per il colpo , ma non è così , dato che anche se si buca l'armatura con il TPC il "bersaglio" della parata non prende alcun danno !

ESEMPIO
Due agilissimi scout elfici , armati di velocissimi pugnali magici (+3) affrontano un coraggioso paladino che indossa la sua lucente armatura sacra (Full plate +5)
NELLA REALTA' (ammettendo l'esistenza della magia) I due elfi si scaraventano sullo sventurato paladino che prontamente cerca di parare i colpi a lui diretti , senza però riuscirci a causa della velocità delle armi dell'avversrio , che ben presto iniziano a scalfire la sua armatura .
IN AD&D (usando la regola per la parata del manuale del perfetto guerriero) Il paladino , conscio della impenetrabilità della sua armatura si getta nella mischia , i poveri elfi cercano prontamente di parare i colpi a loro diretti , senza però riuscirci a causa dell'impenetrabilità dell'armatura del paladino.

Se ne deduce quindi che in AD&D la possibilità di parare non è proprio presa in considerazione e che ogni tentativo di fare sembrare il contrario non è altro che una misera copertura.

Meditate gente meditate .....