Centrodestra al 50%, Ulivo al 39,2
Sondaggio Datamedia - Le polemiche non spaventano gli elettori che continuano a premiare la Cdl nelle intenzioni di voto: FI sale al 27%, An al 14,8. Nell'Ulivo cresce la Margherita, lieve calo per i Ds.
Le intenzioni di voto degli italiani
ROMA - La strategia di attacco di Berlusconi, anche se accompagnata dai mal di pancia dell'Udc e dei moderati, evidentemente paga. E Forza Italia, proprio nel momento in cui la parabola polemica che la oppone al centrosinistra raggiunge il suo apice, incrementa i propri consensi. Mentre l'Ulivo resta sostanzialmente stabile, con i Ds in lieve flessione e la Margherita in ripresa.
E' quanto emerge dalle intenzioni di voto degli italiani rilevate da Datamedia ricerche per il settimanale Panorama. E scorrendo i dati, si evince che quando il premier dice di non essere affatto pentito per aver riservato parole di fuoco ai giudici, sostiene di dare voce a quel che pensa la gente e soprattutto vanta la sua sostanziale lontananza dai professionisti della politica, sa di poter contare su una fedeltà sostanziale del proprio elettorale. A cui, come hanno analizzato nei giorni scorsi alcuni autorevoli osservatori, non dispiace affatto che il Cavaliere rinunci al vocabolario classico della politica e ribatta colpo su colpo alle accuse che gli rivolge la opposizione. E si tolga ogni tanto qualche sassolino dalla scarpa senza troppo pensarci sopra.
E l'elettorato di centrodestra, lungi dall'avere quella mobilità che gli attribuiscono taluni sociologi, non sembra affatto spaventato da un centrodestra pugnace. Le intenzioni di voto premiano infatti non solo la Casa delle libertà ma anche quei partiti della coalizione, come Alleanza nazionale, che non hanno apertamente criticato parole e scelte del leader.
Il sondaggio, realizzato il 2 settembre su un campione di 4 mila persone, vede la casa delle Casa delle Libertà al 50%, con una crescita dell'1,9% rispetto alla precedente rilevazione di luglio. L'Ulivo appare sostanzialmente fermo al 39,2%, con una crescita dello 0,2%.
Per quanto riguarda i partiti, Forza Italia si confermerebbe come il più votato: secondo il sondaggio, il partito azzurro sarebbe scelto oggi dal 27% degli elettori, il 3% in più rispetto allo scorso luglio. In crescita, come detto, anche An che si assesterebbe oggi sul 14,8% (a luglio aveva il 13,5%). Calo per i centristi: l'Udc avrebbe oggi il 4,2%, contro il 5,5% di luglio, mentre la Lega Nord arriverebbe al 3,5%, mezzo punto in meno rispetto a luglio. Gli altri partiti del centrodestra arriverebbero allo 0,5%.
Per quanto riguarda i partiti del centrosinistra, i Ds avrebbero il 19,6%, cioé lo 0,9% in meno rispetto a luglio. La Margherita otterrebbe l'11,5% (mezzo punto in più rispetto a luglio), l'Udeur confermerebbe l'1% di luglio, lo Sdi sarebbe all'1,2%. I Verdi si attesterebbero all'1,8%, l'Italia dei Valori al 2,7% e gli altri alleati l'1,4%.
A conferma che l'attuale momento politico privilegia in qualche modo le posizioni più "forti" dello schieramento politico, la sorpresa di Rifondazione comunista che si conferma in forte crescita: secondo il sondaggio Datamedia il partito di Bertinotti passerebbe dal 6 al 6,8%.
Positiva sorpresa anche per i radicali che le intenzioni di voto accreditano al 2,9%, con un incremento dello 0,6% rispetto a luglio.
Le critiche e le gaffe non fanno perdere al premier il primato, almeno secondo l'autorevole Datamedia