Sotto le spinte frequenti di BILBAO, mi accingo ad aprire questo topic. Sottolineo che NON lo volevo fare, ma pazienza.
Chiunque voglia fare inutili commentini provocatori, o di insofferenza, può astenersi dal postare. Grazie.
Allora, cosa è il comunismo penso che lo sappiamo grossomodo tutti, quindi io cercherò di focalizzare questo topic sugli aspetti che sono venuti fuori in questi giorni, e anche di come la penso io.
Per ovvi motivi sarò costretto a fare una serie di copia incolla, da vari siti che cmq nominerò, anche perchè la disinformazione regna, e sono molti i siti fatti da pseudo comunisti che inneggiano a Stalin, e che non hanno capito nulla, come di capitalisti di destra che rinnegano TUTTO, e che non hanno capito nulla.
Partiamo dalla storia in breve:
"Il comunismo affonda le proprie radici negli ambienti socialisti che dal XIX secolo si diffusero in Europa: inizialmente comunismo e socialismo avevano egualmente significato la lotta al modello liberista, allo scopo di eliminare le ineguaglianze giuridiche, sociali ed economiche incarnate nella Rivoluzione Industriale dalla elite borghese."
"Proprio sui metodi della lotta della classe operaia il movimento socialista mostrava alla Seconda Internazionale (14 luglio 1889) le più evidenti divisioni: l'affermazione del sindacalismo di massa come strumento di mediazione fra lavoratori e mondo produttivo portava il mondo sindacale a distaccarsi da quello politico, cercando una maggiore specificità e rinunciando a rivendicazioni che non fossero di natura economica, seguendo in questo modo la linea guida tracciata dalll'SPD, il partito socialdemocratico tedesco. "
Perchè ho postato questo? Per far capire come l'ideologia comunista non abbia il benchè minimo paragone con fascismo o nazismo, e di come da subito sia stata oggetto di divisioni e di molteplici idee sui metodi ma anche sui concetti.
Quello di Marx è cmq, per alcuni, il fondamentale.
""I filosofi hanno finora soltanto interpretato il mondo in diversi modi; ora si tratta di trasformarlo"(cfr. Marx,11^ Tesi su Feuerbach). Con questa celebre affermazione – incisa pure sulla sua tomba – Marx intende rivendicare che quello che conta non è tanto la sola teoria quanto l’azione, e l’azione rivoluzionaria(praxis). L’uomo risolve i suoi problemi non solo con la speculazione quanto con una azione criticamente illuminata e diretta. Insomma, la teoria deve servire alla pratica. Marx ha cercato di realizzare una interpretazione del mondo e dell’uomo che sia, contemporaneamente, impegno di trasformazione e attività rivoluzionaria. "
"Alla base della teoria di Marx e della sua adesione al comunismo (esplicita dal 1848 col Manifesto del partito comunista; si noti che Marx usò in genere i termini di comunismo e di socialismo in modo equivalente, anche se dal 1848 in poi preferirà le espressioni comunisti e comunismo) vi è una critica radicale della società e dello Stato moderno. Nel mondo attuale l’uomo è costretto a vivere come due vite, diviso tra gli interessi particolari e privati e quelli comuni. I tratti essenziali della civiltà moderna sono l’individualismo e l’atomismo, nel senso che il singolo è separato ed anche escluso dalla comunità. E siccome lo Stato legalizza tale situazione, riconoscendo quali diritti il liberismo economico e la proprietà privata, esso non è altro che la proiezione politica di una società strutturalmente asociale. Marx ritiene che l’unico modo di realizzare una comunità solidale sia l’eliminazione delle disuguaglianze reali tra gli uomini, e in particolare il principio stesso di ogni disuguaglianza, cioè la proprietà privata (come già diceva Rousseau) dei mezzi di produzione. Per Marx sarà proprio la classe priva di ogni proprietà, cioè il proletariato, che è destinata a eseguire la condanna storica della civiltà egoistica e proprietaria e a realizzare la democrazia comunistica. "
Note di Gendo: L'idea di Marx qual'è? Creare uno stato esaltando la violenza, la guerra, la dittatura? No. Fondamentalmente fare del bene, dando quell'uguaglianza, quella libertà, quella democrazia che secondo lui il capitalismo non può dare.
"L’economia borghese viene accusata da Marx di considerare il sistema capitalistico come il modo naturale, immutabile e razionale di produrre e distribuire la ricchezza mentre è soltanto uno dei tanti modi possibili. Il lavoratore, nella società capitalistica, vive in una situazione di alienazione perché la proprietà privata lo ha trasformato in uno strumento di un processo impersonale di produzione che lo rende schiavo, senza alcun riguardo ai suoi bisogni. Il proprietario della fabbrica (capitalista) utilizza il lavoro di una certa categoria di persone (salariati) per accrescere la propria ricchezza secondo una dinamica che Marx descrive in termini di sfruttamento e di logica del profitto. La disalienazione dell’uomo dipenderà allora dal superamento della proprietà privata e dall’avvento del comunismo. "
Ovviamente, Marx non è Dio, Marx non è il comunismo. Marx è un sottoinsieme del comunismo, e la cosa più ovvia è che Lenin in parte ha eseguito l'ideologia Marxista. E su questi punti io e moltissimi comunisti moderni sono nettamente contrari.
"Nel Manifesto Marx individua come soggetto della storia la lotta di classe : Marx puntualizza che 1) le classi si definiscono in rapporto alla proprietà o meno dei mezzi di produzione, il che fa sì che in ogni epoca vi siano sempre due classi antagonistiche; 2) la lotta di classe conduce inevitabilmente, attraverso la dittatura del proletariato, alla soppressione delle classi e ad una società senza classi e quindi senza Stato. "
E per sentire una parere contrario e di parte:
"Il comunismo storico è stato fedele a Marx?Nella misura in cui è possibile esserlo, si può dire: sì. È vero che sia Lenin sia Mao hanno introdotto alcune varianti al marxismo, ma nulla di sostanziale è stato alterato. Se Lenin ha teorizzato (si vedano le sue Tesi di aprile) l'immediato passaggio alla rivoluzione proletaria senza passare attraverso la rivoluzione borghese e la necessità in Russia di una alleanza tra operai e contadini, mentre Mao ha addirittura affidato alla classe contadina il ruolo di classe rivoluzionaria, ciò non toglie che l'uno e l'altro, e quindi il comunismo sovietico e quello cinese hanno complessivamente applicato le categorie essenziali del marxismo.
Ossia l'idea che la storia è lotta di classe, la cui conclusione inesorabile è la rivoluzione e l'instaurazione violenta di un nuovo ordine sociale, che coinvolge tutto l'ambito umano (sfera privata e "spirituale" incluse) abbattendo l'ingiusta oppressione di una classe sull'altra e spianando la strada alla perfetta realizzazione del pieno benessere umano e al totale sradicamento di ogni forma di male."
Per finire con Marx:
"Per ottenere una sempre maggiore produttività nel lavoro, vi è la necessità nell’economia capitalistica di introdurre nuovi e più efficienti metodi e strumenti di lavoro. Proprio l’aumento di produttività genera il fenomeno delle crisi cicliche di sovrapproduzione. Essa porta anche alla distruzione dei beni e alla disoccupazione. Genera altresì la caduta tendenziale del saggio di profitto. Con tale termine Marx intende quella legge per cui aumentando smisuratamente il capitale costante (macchine e materie prime) diminuisce il saggio di profitto cioè il guadagno del capitalista. La legge equivale ad un andamento decrescente ed essa è il "tallone d’Achille" del sistema capitalistico, infatti essa, mettendo in difficoltà la borghesia, finisce per produrre la scissione della società in sole due classi antagonistiche : un giorno vi saranno solo più pochi capitalisti da una parte e molti salariati sfruttati dall’altra. Ma ciò porterà, come accennato più sopra, all’inevitabile rovesciamento del capitalismo e alla rivoluzione proletaria con la vittoria finale del comunismo. "
Noi oggi viviamo in un mondo che è frutto della storia, e quindi anche del comunismo. E quindi noi abbiamo idee in testa che sono frutto di quella lotta sociale dei primi comunisti che in Russia, ma anche in Europa in America reclamavano salari e orari di lavoro dignitosi.
Noi dobbiamo contestualizzare le idee di Marx, e l'ideologia comunista. Marx parla di lotta di classi, perchè? Perchè all'epoca, effettivamente era l'unica possibilità.
Oggi noi possiamo manifestare, possiamo essere contrari al sistema e dimostrarlo. Ma all'epoca? All'epoca era scontro, non sempre pacifico.
La domanda che ci dobbiamo porre è: Ma se nessuno all'epoca avesse teorizzato il comunismo, e avesse lottato contro il capitalismo, oggi noi avremmo la libertà che abbiamo?
Probabilmente no. Noi oggi viviamo dei frutti di quegli anni, della paura che un comunismo prendesse piede, e quindi delle concessioni che gli imprenditori impauriti hanno fatto.
Cosa deve fare per me il comunismo moderno? Deve CAPIRE i concetti, e le idee, contestualizzando. Marx era un pratico, e quindi la sua filosofia è pratica e concreta, e direttamente finalizzata a quei problemi.
Ma quei problemi ora hanno cambiato aspetto, ci sono, ma hanno cambiato aspetto. QUINDI, noi dobbiamo dare ragione a MArx nel senso che dobbiamo ANCHE NOI essere pratici e attualizzare oggi quelle idee che 60 anni fa erano attuali. Dobbiamo fare un upgrade del sistema, e ottimizzarlo per oggi, in pratica.
I concetti quali sono? Che il ricco è ovviamente più potente del povero. Che il ricco ha più possibilità, che il ricco studia meglio, può fare qualsiasi lavoro, può comandare, il povero no. Questo è il concetto. La risposta PER QUELL'EPOCA di Marx era la lotta di classe, oggi no. MA Marx stesso, se ci fosse oggi, non direbbe più la lotta di classe, ma proporrebbe un metodo diverso. Purtroppo Marx non è qui, e dobbiamo farlo noi.
L'idea di Marx è valida al 90%, il restante 10% è quella parte di ideologia STRETTAMENTE connessa al SUO periodo storico. Noi dobbiamo cambiare quel 10% e scriverci sopra una parte di ideologia connessa al NOSTRO periodo.
E significa, niente dittatura del proletariato. Non solo perchè è sbagliata, ma perchè OGGI, è inutile. Ci sono altri mezzi, che prima non c'erano, e che Marx non poteva scegliere, ma che oggi ci sono.
Vorrei far notare in conclusione come sia totalmente differente il tono, i valori, lo scopo tra comunismo e fascismo, tra questa ideologia di pace, di uguaglianza e di democrazia, con quella di razzismo, violenza e dittatura di quella fascista.
http://utenti.lycos.it/filosofiaedintorni/marx.htm
http://web.tiscali.it/no-redirect-ti...r/ideomarx.htm
http://www.culturanuova.net/storia/3.comunismo.php