Provate a scrivere nel browser un qualunque url che termini con .net o .com che sapete non esistere.
Fino a poco giorni fa, giustamente, ricevevate un messaggio di errore che vi diceva che il dominio era inesistente; ora viene caricato un sito: sitefinder.verisign.com
Cosa è successo?
Semplice: Verisign, l'azienda che gestisce il registro dei domini .net e .com, ha modificato i suoi server, contro ogni ogni standard, sostituendo un redirect al messaggio d'errore.
Le implicazioni di questa decisione sono notevoli.
Da un punto di vista tecnico migliaia di applicazioni che attendono il messaggio di errore per scegliere come comportarsi adesso non sono più in grado di farlo (pensate a cosa succede quando mandate un'email ad un indirizzo inesistente: prima ricevevate un bounce, ora non più).
Da un punto di vista commerciale Verisign ha preso il controllo di una discreta fetta del traffico web senza spendere niente, potenzialmente erodendo quote di mercato agli altri motori di ricerca: in termini pratici è come se avesse registrato a costo 0 tutti i domini non registrati terminanti com .net e .com
Da un punto di vista etico ha screditato il già poco credibile Icaan, mostrando che è semplice per una azienda privata cambiare le regole di Internet senza interrogare gli organismi proposti al suo controllo.
Non ho per parole per esprimere il mio disappunto per questa decisione: se voi ne avete, commentate.