[70] Che film avete visto oggi?
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Discussione: [70] Che film avete visto oggi?

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  1. #1
    Utente L'avatar di Metal2001
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    [70] Che film avete visto oggi?

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  2. #2
    不动如山 L'avatar di Yanagi tfoa
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    I'm gonna win. There's no way I'm goin' down. I don't go down for nobody

    My idea of heaven is a place where the Tyne meets the Delta, where folk music meets the blues.



  3. #3
    life is not a song L'avatar di Worthless
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    Ho visto "Paura nella città dei morti viventi" di Fulci, niente male davvero.

  4. #4
    Regrets L'avatar di squall92
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    Ieri ho visto: Le ali della libertà, più che un film è un esperienza di vita, un qualcosa di indimenticabile che ti rimane dentro.
    Purtroppo il titolo in Italiano è la merda, ma conta poco, non mi vengono davvero parole negative per giudicare il titolo, questo perchè lo considero un capolavoro, suvvia..
    Dal 08 in memorabilia. 1

  5. #5
    Raoul Duke L'avatar di Intrinseco
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    Rivisto L'uomo che visse nel futuro
    di George Pal

    I vecchi film di fantascienza sono sempre un pò ingenuotti nonostante le ottime basi letterarie, ma è anche vero che li rivedo sempre con enorme piacere.

    Sei donne per l'assassino
    di Mario Bava

    Orpolà di Bava non avevo ancora visto niente e mi stavo perdendo degli ottimi film.
    Questo, pur essendo un giallo poco originale e relativamente prevedibile, mi ha preso dall'inizio alla fine, buono il ritmo che si mantiene sempre costante, discreta la storia, seria e senza cadute di stile troppo vistose.
    Le cose che più hanno catturato la mia attenzione sono lo stile e l'organizzazione dell'immagine, tutto estremamente elegante come l'ambiente in cui si svolgono i fatti(un'atelier).
    Gli oggetti di scena sono posizionati con criterio in modo da far risaltare le scenografie estremamente suggestive, ulteriormente arricchite da un vivace uso di colori e luci(a volte anche troppo), con risultati spesso davvero originali come nel caso dell'inseguimento all'interno del negozio di antiquariato.
    Purtroppo non mancano le solite piccole sbavature, dovute perlopiù al budget ridicolo di cui il regista spesso disponeva. Inoltre gli attori in generale sono piuttosto rigidi e un paio di passaggi sembrano del tutto incoerenti, eppure il risultato resta molto raffinato.
    Mentalmente non ho potuto evitare di confrontarlo con Dario Argento, un regista che ha avuto delle ottime idee penalizzate a mio avviso da uno stile spesso rozzo e grottesco.

    Operazione Paura
    di Mario Bava

    Pellicola dall'impostazione più fantastica e vicina agli horror classici(evidente la citazione iniziale a Dracula o a Nosferatu), ripropone l'idea dell'uomo di scienza messo di fronte ad eventi soprannaturali inspiegabili, in un paesino medievaleggiante immerso nelle solite superstizioni.
    Il problema qui è forse proprio l'eccesso di fantasy. Infatti, dopo una prima metà ben riuscita e suggestiva, gli elementi orrifici(!!!) prendono il sopravvento e i toni si abbassano troppo, fino a toccare il ridicolo in un paio di occasioni.
    Non aiutano il calo di ritmo e lo stiracchiamento di alcuni dialoghi, dove si avverte la tendenza a ribadire concetti già sufficientemente chiari.
    Il finale mi è stato spoilerato dal riassunto della trama di sky, comunque non si fatica affatto a intuire chi si nasconde dietro la lunga serie di delitti. L'unica sorpresa è il modo in cui questi crimini si consumano, però come ho già detto la virata fantasy è davvero eccessiva. Sarebbe stato forse più efficace un finale che avesse fornito una spiegazione perfettamente logica dei fatti, anche se in quel caso sarebbe risultato ancora meno originale.
    Splendida la scena in cui il protagonista (Giacomo Rossi Stuart) si lancia all'inseguimento di una figura scura attraverso una serie di stanze tutte uguali fino a scoprire che sta inseguendo se stesso.


    Tra i due film Sky Cinema Italia ha trasmesso un breve documentario su Mario Bava, presentato da Joe Dante e arricchito da interviste di numerosi registi ed attori, tra cui Mario Monicelli, John Landis, Tim Burton, Quentin tarantino e Roger Corman.
    Un ritratto lusinghiero ma abbastanza malinconico di un regista che nonostante il grande talento e le ottime idee era confinato in un genere ritenuto minore, e che quindi disponeva di budget limitatissimi.
    Gran parte del suo talento stava proprio nel tocco artigianale, e nella capacità di creare trucchi e scenografie di grande impatto con mezzi ridicoli.
    Spero che Sky Cinema proponga altre serate a tema.

  6. #6
    Blood Raven L'avatar di dj_lethal04
    Registrato il
    03-04
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    "Crossing over" di W. Kramer.
    Dramma corale ricco di vicende differenti il cui denominatore comune è l'immigrazione e tutti i problemi ad essa correlati.
    Al confine tra Stati Uniti e Messico, vengono narrate storie di gente comune, in lotta per avere e garantire ai propri cari un futuro migliore. Tra le tante vale la pena ricordare Max Brogan, agente dell'ICE, che combatte l'immigrazione clandestina senza poter evitare un forte coinvolgimento personale; Hamid Baraheri, collega di Max, che ha un padre in procinto di acquisire la cittadinanza USA e una sorella dai comportamenti lascivi; Denise Frankel, avvocato difensore, che cerca di salvaguardare i diritti degli irregolari.
    Lo schema generale è il medesimo di pellicole del calibro di "Amores Perros" o, tanto per restare in tema, di "Crash – Contatto fisico". A dispetto di ciò, del titolo e delle numerose inquadrature dedicata all'intricata rete stradale di Los Angeles e dintorni però, le vite dei personaggi sono quasi sempre a sé stanti, prive di un ragionato e necessario incrocio tra di loro. E' anche vero che i protagonisti sono parecchi (troppi?), che la produzione ha tagliato un'abbondante mezzora del film e che l'argomento trattato non è dei più semplici ma la sensazione di essere di fronte a vicende slegate tra loro permane. Senza contare poi che le situazioni che vengono affrontate rappresentano spesso dei casi limite della realtà quando invece l'intento era di fornire un ritratto fedele della quotidianità di chi sogna l'America. A tal proposito, il confronto con la suddetta opera di P. Haggis è impietoso.
    Il cast si dimostra sempre all'altezza del compito. H. Ford compreso. R. Liotta però pare avere più di un problema a gestire il suo stereotipato personaggio, oltre che ad aprire in maniera consona la bocca.
    Arrivati a questo punto si potrebbe pensare che la pellicola sia di pessima qualità. Trovo invece che il risultato sia tutto sommato sufficientemente valido. Le pecche sono numerose ed evidenti ma il taglio dato dal regista è efficace e le storie narrate hanno la capacità di far riflettere su un argomento scottante ed attuale. Speravo in qualcosa di più ma non mi sento di condannarlo. 6/10.
    Jacksonville's on the map...

  7. #7
    Utente
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    03-10
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    711
    Stasera ho visto il film CROSSING OVER:

    Bel film corale incentrato sul tema dell'immigrazione negli Stati Uniti, che racconta la vita di immigrati illegali e i loro sforzi per ottenere l'integrazione in tutti i modi più o meno leciti....
    La narrazione è pulita, le storie dei tanti personaggi(forse un po troppi) si intersecano senza creare troppa confusione, alcune storie raccontate forse un po troppo frettolosamente e in modo tiepido senza suscitare forti emozioni...Secondo me Kramer avrebbe potuto calcare un po più la mano...
    Bellissime le musiche...

    Da vedere soprattutto per il tema affrontato...

    Voto:7



  8. #8
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    11-09
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    5.195
    la trilogia di Indiana Jones

    una di quelle trilogie che chiunque dovrebbe conoscere e venerare all'infinito

    L'Ultima Crociata la so praticamente a memoria

  9. #9
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    Là dove non c'è tenebra
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    visto per la prima volta e ascoltato per la seconda
    Una giornata particolare di Ettore Scola
    Scritto dallo stesso Scola, Maccari e da Costanzo, ispirato in qualche modo alla figura di un annunciatore radiofonico omosessuale in epoca fascista (ora non mi ricordo il nome) , è uno splendido film che si regge in piedi su due enormi interpretazioni di Sofia Loren e di Marcello Mastroianni.
    L'inizio è splendido. La macchina da presa che con un lungo piano sequenza riprende tutto il palazzo (una casa popolare) che si sveglia alle 5 di mattina e si prepara per andare all'adunata fascista del sabato. La macchina da presa svolazza da una finestra all'altra come a controllare che tutti gli inquilini si sveglino in tempo. E con la loro sveglia inizia anche il film.
    Una giornata particolare appunto è il racconto di una giornata intera. Dalla partenza per l'adunata fino al ritorno a casa dei fascisti del palazzo a sera. Antonietta (Sofia Loren), dopo aver svegliato tutti i suoi 6 figli e il marito brontolone, rimane a casa (come gli ricorda una vicina "e voi non c'avete la serva") a rassettare i letti, a preparare la cena, fare il bucato etc.. L'ennesima giornata segregata in casa a sgobbare. Sicura poi che al ritorno, nessuno dei suoi parenti le dirà grazie, anzi, saranno pronti a criticarla.
    Antonietta è una donna impotente, succube del marito, uno zotico che appena esce di casa se la spassa con le altre donne. E quando è in casa la critica e la possiede carnalmente, senza amore, solo per arrivare a sette figli e avere l'assegno di "famiglia numerosa". I figli, una ragazza emancipata e svogliata (Alessandra Mussolini, nipote della Loren), uno che sta crescendo come il padre e un altro che fuma in bagno di nascosto, la trattano come una pezza da piedi, una povera scema. Però lei fà tutto per loro senza (potersi) lamentare.
    La fuga dalle gabbietta della sua cornacchia, la porta a conoscere il vicino del sesto piano, Gabriele, mai visto prima, trasferitosi li due mesi prima. Gabriele stava pnsando al suicidio. Appena cacciato dalla EIAR perchè omosessuale, per evitare il confino, preferisce uccidersi, ma viene salvato proprio da Antonietta che bussa alla sua porta. La cosa lo fà sorridere e in qualche modo la ringrazia per averle salvato la vita. Tenta di offriel un caffè, di farla sorridere, ma lei è restia, e corre a casa. E' così che avviene il loro primo incontro.
    Sono due persone molto simili. Chiuse in casa dal fascismo, impotenti davanti, una al marito e uno al regime. E sono due perosne molto differenti. Gabriele è una persona colta, che ama la letteratura, l'arte, che fà un lavoro di cervello. Antonietta è una povera sciattona costretta a fare la casalinga, senza un pò di tempo per sè stessa, per farsi bella (il marito glielo dice pure, mentre si pulisce sul suo vestito e lei lo sgrida "e che te frega? sei semrpe conciata come na stracciona"). E' ignorante ma per colpa non sua ma dell'amniente in cui vive e ovviamente del regime. Non ha davvero il tempo nè il modo per leggere I 3 moschettieri.
    Gabriele può essere la sua salvezza. Come lei, inconsapevolmente ha salvato lui, ora lui può e vuole salvare lei. Il dono del libro è la chiave per portarla via da quel mondo, almeno con la fantasia.
    Gabriele si reca da lei per donarle il libro e per farsi offrire un caffè. I due incominciano a conoscersi e si vede come lei si sia invaghita di lui, bell'uomo, colto, simpatico. E' una ventata fresca. Ma incombe la terribile portinaia, una donna terribile che odia Gabriele, che sospetta che ci sia qualcosa che non vada con il suo licenziamento dalla radio. Dice che è un disfattista, un antifascista (e risponderà poi Mastroianni con una bellissima frase "forse non è l'inquilino del sesto piano a essere antifascista, ma è il fascismo a essere anti inquilino del sesto piano), insomma meglio perderlo che trovarlo e mette in guardia Antonietta, che, scoperte queste verità, si preoccupa e tenta di cacciarlo da casa sua.
    Arriva la scena più importante, quella sul terrazzo, un luogo-elemento molto importante per Scola (basti pensare a La terrazza). Una scena splendida che culmina con un inferocito monologo di Mastroianni.
    E' il punto di rottura tra i due, si sono confessati le loro debolezze più profonde.
    Non aggiungo altro, per non rovinare questo bellissimo film. Dico solo che il finale è molto triste e senza speranza.
    Un film che è pieno di silenzi, quasi semrpe in interni (e guarda caso, l'unica scena all'aperto è quella dove i due si lasciano andare di più, come se le 4 mura opprimevano loro), teatrale, con una regia accorta e minimale accompagnata da un ottima colonna sonora.
    E' vero ci sono molti silenzi, molte attese, ma il vero silenzio non c'è mai, perchè irrompe sulla scena, dalla finestra, la terza grande protagonista del film, la radio. E' una presenza ossessiva che non molla mai, che non tace mai, semrpe pronta a ricordare l'epoca in cui vivono, cosa li aspetta a sera. I due protagonisti non possono rilassarsi e vivere sciolti, lontano dalla vita di tutti i giorni che la radio ruggisce nella stanza come a zittirli, a sgridarli. Anche se tutti i fascisti sono via, loro sono soli, quella palazzina vuota è un porto franco, loro sono "osservati".
    Mastroianni e Loren formano una coppia formidabile. Lui bravissimo dall'inizio alla fine, con un apice in quella sfuriata a Antonietta sulle scale. Lei bellissima nonostante sia stata truccata per abbruttirla. Un ruolo strano per Sofia Loren che intepreta una donna che subisce, lei semrpe così attiva e combattiva nei suoi film precedente e futuri. Eppure riesce benissimo in un ruolo in cui si cala alla perfezione.
    Ottimamente scritto e contestualizzato co il periodo con tutte quelle citazioni di Mussolini o i riferimenti all'assegno per famiglia numerosa e la multa per celibato e bellissimi i dialoghi alla fine della famiglia che torna dalla parata. "Bell'alleato che ce siamo scelti! Se facciamo na guera vedi che bucio che facciamo a tutti" e anche "L'america nun sa fà niente a guera. So rimasti ancora con le frecce degli indiani. So bravi solo con il cinematografo", già...vero.
    La giornata in cui si svolge tutto il film è una data epocale nel ventennio fascista. Il 3 maggio 1938, quando Hitler venne a far visita all'Italia.

  10. #10
    Dante989
    Ospite
    Stasera ho visto Iron Man di Favreau, non ho voglia di scrivere molto, però dico che mi è risultato godibile. Non conosco il fumetto per cui non posso commentare quanto fosse aderente ad esso, soprattutto come caratterizzazione e introspezione di Stark, come eventi in linea generale non mi sembrava messo male. Le figure sono tutte abbastanza convenzionali, nulla di originale o particolare, però le interpretazioni non sono male, forse la Paltrow mi è sembrata poco espressiva. Non ce lo vedevo Bridges a fare "il cattivone" e invece non se l'è cavata affatto male secondo me, anzi mi sono ricordato che fosse lui solo ai titoli di coda. Ottimo Robert Downey Junior, tiene bene la scena e regge il film. Il ritmo non cala mai, o almeno non in maniera vertiginosa, la pellicola scorre bene e non annoia. Insomma, nulla di eccezionale, ma comunque si lascia vedere bene
    Ultima modifica di Dante989; 28-04-2010 alle 09:35:12

  11. #11
    Utente
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    03-10
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    711
    Iron Man è tra i migliori(se non il migliore) film del genere personaggi dei fumetti Marvel....

    -3 al sequel...

  12. #12
    Dante989
    Ospite
    Non ho visto proprio tutti i film sui Marvel, ma tra quelli che ho visto è sicuramente il migliore per me. Non mancherò di vedere il 2
    Ultima modifica di Dante989; 28-04-2010 alle 09:34:26

  13. #13
    Bannato
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    12-09
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    In un quadrato amoroso.
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    2.124
    2 or 3 choses que je sais d'elle

    Mamma mia che depressione, che angoscia, che tormento: apatia allo stato puro.
    La vita fa proprio schifo, e poi non ha senso, e poi tanto prima o poi morirò.
    Ok, vado ad ammazzarmi prima io ciao.

  14. #14
    we are motorhead L'avatar di shevaable
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    hill valley
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    visto blade runner di ridley scott a mio parere un ottimo film voto 9

  15. #15
    Regrets L'avatar di squall92
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    Ieri ho visto carlito's way finalmente per intero, che dire, è un bel film, diciamo che mi ha fatto cambiare il mio giudizio riguardo a sean penn, non è un attore che mi piace particolarmente, non mi convince però con questo film un pò si è ripreso..
    Dal 08 in memorabilia. 1

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