Ditemi se ho ben capito.
Dunque, abbiamo davanti quest'isola misteriosa, probabilmente di origine naturale, sperduta in qualche luogo non meglio definito. È leggittimo sospettare che l'isola si sia spostata molto nel corso di tutti questi millenni, consentendo di naufragarvi persino ad egizi e romani.
Su quest'isola sembra che dimori un'imponente fonte d'energia elettromagnetica, che ha dei poteri al limite del miracoloso. Non sono del tutto certo che la fatidica fonte sia semplicemente un nodo elettromagnetico in versione powah, ma non mi dispiacerebbe se così fosse. L'alternativa del "pozzo di bontà" mi piaceva poco, dava un'impostazione più trash alla cosa.
La cosa un po' più complicata da comprendere è questa storiella del protettore: infatti, questo tipo è dotato di differenti facoltà, quali l'immortalità e la capacità di donarla ad altri ( per non parlare del giochetto che è stato fatto dalla madre su Jacob/Esaù ). Inoltre, sembra che possa rinunciare a propria discrezione al dono, incantanto un vino ( ma immagino anche altri oggetti ) con una sorta di formula orale, ritornando ad essere mortale ( ecco, questa per esempio mi è andata di traverso, ma magari semplicemente non l'ho capita ). ( nb: un protettore può morire. Sembra che semplicemente non invecchi. È questa la differenza rispetto a Richard o Esaù - due esempi di natura differente )
Non è da escludere che le svariate generazioni di protettori si risolvano in un loop: ad un certo punto della storia, ad un individuo viene l'idea di giocare con il tempo, e diventa lui stesso la causa dei propri antenati. Sennò, molto più semplicemente, c'è un protettore capostipite ( ma come avrà fatto ad assumere i poteri? ).
Dunque, Jacob è diventato un protettore, con lo scopo di proteggere l'isola dagli invasori ( e non da Esaù in particolare, non inizialmente ). Quest'ultimo però, colto dalle sue indoli più spiccatamente umane, anche se non proprio per colpa sua, è finito dritto in mezzo alla "sorgente".
Ora, rimanendo fissi sulla teoria per cui la sorgente è un enorme campo elettromagnetico, il contatto tra questa immensa energia ed un corpo umano ha generato una singolarità davvero curiosa. Non ne sono del tutto certo, ma mi sembra d'aver intuito che Esaù sia stato in qualche modo legato all'isola ( o ancora meglio, alla fonte ). Il fumo nero non è altro che una manifestazione di quest'enorme carica elettromagnetica ( che, per ovvie ragioni, non si può muovere dall'isola. Ricordate la battuta di Sawyer, in cui chiedeva a "locke" perché semplicemente non si trasforma in smokie e vola via? ).
Per le medesime ragioni, Esaù può assumere forme corporee e bla bla. Insomma, un bello spasso.
Quel che mi ha lasciato più l'amaro in bocca della puntata è quel senso di superficialità, come se i produttori non fossero più capaci di ricreare spettacolarità ed atmosfera. A tratti, questa puntata mi è sembrata davvero forzata.
Però, per lo meno sono state delineate bene le personalità dei due fratelli. Jacob mi dà l'impressione di sapere molto meno di quanto si credesse, così come probabilmente nemmeno sua madre possedeva tutte le risposte. Ci è stato presentato come una personalità ingenua, messa in secondo piano rispetto al suo fratello acuto e vigoroso ( per inciso, ci avrebbero fatto un bel regalo dicendoci il suo nome. Mi sembra di essere tornato a giocare a gothic
).
Per quanto riguarda Esaù, la sua motivazione mi sembra un po' flebile: la voglia di vedere oltre l'oceano e di ritrovare la propria casa era uno stimolo sufficiente per un adolescente o per un 30enne, ma qua stiamo parlando d'uno spirito vecchio oltre 2000 anni ( jeff ha detto qualcosa del genere ).
Ad ogni modo, sappiamo che vuole andarsene. Partendo dal presupposto che intenda un metodo simile a quello adoperato da ben nella 4 stagione ( a proposito, a che serve l'acqua in quel processo? ), non rimane che da chiedersi: dal momento che si è mischiato alla fonte fino a farne quasi del tutto parte, come conterebbe di andarsene? Anche estirpando la stirpe dei protettori, cosa gli cambierebbe? Si tratterebbe di "proiettare" l'enorme sacca di energia elettromagnetica su tutto il mondo?
È questo l'enorme pericolo a cui alludono tutti con quei toni profetici? Il vino della metafora, il "male", non sarebbe altro che l'enorme potenziale dell'isola personificato in uno spirito incazzoso? È questo "il male"? Ed in che modo Jacob gli impediva questo? Con la semplice volontà?
E Jacob, che può liberamente vagare per tutto il mondo, probabilmente è molto più terreno di Esaù: da dove trae i suoi poteri, che sembrano essere altrettanto prodigiosi, ma di natura palesemente differente?