"Neutralizziamo il telecomando, sigilliamo cavi e antennne, mettiamo il vecchio televisore alla finestra perché anche lui possa vedere qualcosa. Poi, finalmente liberi, riappropriamoci di tempi e spazi, incontriamo amici e nuove persone, riscopriamo la città e tutte le cose che si possono fare nell'immenso tempo che incautamente regaliamo alla televisione". E' il singolare appello lanciato da un gruppo di giovani milanesi che dal 12 al 14 dicembre hanno organizzato il primo sciopero nazionale dei telespettatori.
Basterà presentarsi con il proprio telecomando in mano per ottenere sconti e agevolazioni in molti musei, teatri, cinema, associazioni culturali e locali di tutt'Italia. A Milano per esempio il Museo Poldi Pezzoli concederà uno sconto del 40% sul biglietto d'ingresso, mentre a Madonna di Campiglio si scierà gratis. "Vogliamo semplicemente dimostrare che veramente la televisione non ci va. Senza polemiche e discussioni, semplicemente facciamo altro, azzerando i dati Auditel" dichiara Beniamino Saibene di "esterni" - il gruppo organizzatore della protesta - "Si fa molto parlare di televisione. Sempre più uguale a se stessa, autoreferenziale, conservativa, mossa da logiche puramente commerciali nel tentativo di racimolare qualche punto di share tra un pubblico sempre più inerme e annoiato. La verità è che siamo sazi: la televisione ci priva del tempo, ci depreda della curiosità di uscire e socializzare, di vedere e toccare la realtà. Lo sciopero, al di là di ogni schieramento politico, protesta contro l'uso smodato e alienante del piccolo schermo e vuole dimostrare che il potere di spegnere può far precipitare, anche se temporanemente, gli indici di ascolto".
Di sicuro l'impresa non è da poco. Anche assumendo che l'attuale campione Auditel sia rappresentativo, per ottenere un calo del 5%, ossia la soglia minima per far reagire le aziende, bisognerebbe coinvolgere 2,8 milioni di italiani
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Io l'ho scoperto oggi, per caso... che ne pensate? Utile in qualche modo? Necessario? Io la definirei una sfida con noi stessi.