Sì definitivo alla legge Stanca
sulle tecnologie per i disabili
17 dicembre 2003
ROMA. La cosiddetta «Legge Stanca», approvata oggi in via definitiva dal Senato, contiene «disposizioni per favorire l' accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici», evitando che le nuove tecnologie determinino forme di emarginazione ancora più pericolose di quelle tradizionali e, anzi, promuovendo l' uso delle tecnologie stesse come fattore abilitante e di superamento delle disabilità e delle esclusioni.
OBIETTIVO DELLA LEGGE - Lo scopo della legge, in applicazione del principio costituzionale di eguaglianza, è quello di abbattere le «barriere virtuali» che limitano l' accesso dei disabili alla «società dell' informazione» e li escludono dal mondo del lavoro, dalla partecipazione democratica, da una migliore qualità della vita. La normativa, dunque, si propone di garantire anche ai cittadini disabili il diritto di accesso alle risorse informatiche e ai servizi telematici, assicurando anche a loro una migliore opportunità di conoscenza, istruzione, lavoro, informazione ed intrattenimento.
I PUNTI FONDAMENTALI DEL PROVVEDIMENTO - Sono essenzialmente tre: 1) La legge Stanca si pone come strumento incentivante nei confronti dei privati, mentre nei confronti della pubblica amministrazione reca degli obblighi, anche sorretti da sanzioni. È previsto infatti che i nuovi contratti stipulati dalla pubblica amministrazione per la realizzazione di siti Internet siano colpiti da nullità, qualora non rispettino i requisiti di accessibilità; in generale, 'inosservanza delle disposizioni della legge da parte del pubblico amministratore comporta responsabilità dirigenziale e responsabilità disciplinare. 2) All' articolo 5, la legge stabilisce che siano assicurati l'accessibilità e la fruibilità degli strumenti didattici e formativi: ad esempio i testi scolastici per gli studenti disabili, con particolare riguardo agli studenti non vedenti o ipovedenti. 3) La legge fissa delle regole generali, chiare e vincolanti, rimandando, per la sua concreta attuazione, ad un regolamento governativo, per la precisa disciplina delle situazioni giuridiche, ed ad un decreto ministeriale che stabilisca le metodologie tecniche per la verifica dell' accessibilità dei siti Internet. Entrambi i provvedimenti rispetteranno le linee guida fissate in materia dalla normativa internazionale. In particolare, il regolamento governativo sarà adottato sentite le Associazioni dei disabili e dopo aver acquisito il parere delle Commissioni parlamentari competenti, d' intesa con la Conferenza Unificata. In seguito, il decreto ministeriale fisserà il contenuto concreto degli obblighi previsti dalla legge. Tale decreto sarà periodicamente aggiornato per il tempestivo recepimento delle innovazioni tecnologiche nel frattempo intervenute.
«Quella appena approvata è una legge di grande civiltà e il pieno consenso che si è realizzato su di essa onora il Parlamento», ha detto Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie. Il ministro ha sottolineato come questo provvedimento, che ha riunito in un disegno di legge governativo diverse proposte di legge parlamentari, «consentirà di abbattere le barriere digitali e creare invece rilevanti opportunità per consentire agli oltre 3 milioni di disabili italiani di poter studiare, lavorare e partecipare attivamente alla vita sociale, senza esclusioni». Il ministro ha posto in evidenza come «il non riconoscere questa forte esigenza di totale inclusione può causare tre ordini di deficit: economico, in quanto non impiegare le risorse disponibili comporta una perdita onerosa; sociale, perchè non integrare qualsiasi categoria crea emarginazione; democratico, perchè non permettere la partecipazione significa negare la piena cittadinanza». Il provvedimento appena approvato - riferisce, infine, la nota ministeriale - in occasione di un recente vertice sulla disabilità, a Washington, tra il Governo Usa e quello UE, è stato indicato «come modello di legge da prendere ad esempio»
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Finalmente un ottima legge portata avanti da questo governo...
Una legge che garantisce ai disabili un accesso totale delle nuove realtà tecnologiche.
Voi che ne pensate?