Son seduto sul divano, controllo l'email, parte il telegiornale, "Baggio lascia il calcio a fine stagione"...
Un tonfo al cuore.
Italia 90, Schillaci e Baggio che mi fanno sognare quando avevo vent'anni.
USA 94, la resurrezione contro la Nigeria, quando Roberto prese per mano la squadra e ci portò fino in finale. Quel rigore sbagliato...
...e poi il rigore segnato contro il Cile, a Francia '98, appena entrato, la prima volta in nazionale dopo la finale persa... le lacrime che quasi giunsero a solcarmi il viso.
E quel tiro a lambire il palo contro la Francia... quando si capì che nel suo destino di giocatore di talento, baciato dalla fortuna in molti sensi, non c'era la grande vittoria, quella che rimane nella storia.
Baggio che arriva all'Inter, la mia squadra. La sua maglietta autografata, regalo di compleanno di amici che passarono una giornata sotto la neve alla Pinetina... i contrasti con Lippi.
Baggio che fa di tutto per arrivare ai Mondiali del 2002, che non ce la fa e deve vedere la sua Italia cadere contro la Corea...
Baggio che tira diritto e continua a far parlare il suo talento.
Baggio che lascia.
Ciao Roberto, per me il calcio non sarà più lo stesso senza di te.
Grazie di tutto.